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Genova, nel convoglio diretto a Milano non fanno sedere nei posti riservati 27 ragazzi disabili

I ragazzi disabili sono stati costretti costretti a scendere e hanno raggiunto Milano a bordo di un bus dedicato.

Genova, nel convoglio diretto a Milano non fanno sedere nei posti riservati 27 ragazzi disabili.

Quello che è accaduto oggi su un treno diretto da Genova a Milano è vergognoso, un episodio da stigmatizzare. Segna la totale mancanza di rispetto e sensibilità verso le persone disabili. Nonostante siano intervenuti gli operatori di Trenitalia e gli agenti della Polfer non c’è stato niente da fare“.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino a seguito di quanto accaduto su un treno diretto dal capoluogo ligure e quello lombardo: 27 ragazzi disabili, con i loro accompagnatori non si sono potuti sedere nei posti a loro riservati i posti nella carrozza di testa, già occupati da altri passeggeri.

Secondo quanto riferito da Trenitalia, il primo problema si è verificato a Savona dove è stato necessario sostituire il convoglio diretto a Milano perché oggetto di atti vandalici. L’azienda ha predisposto bus sostitutivi e un nuovo treno, con i posti riservati per il gruppo di persone con disabilità.

Arrivato alla stazione di Principe, nonostante cartellini affissi, i posti tenuti liberi fino a Genova in testa treno, nonostante la presenza di personale di Trenitalia e agenti della Polfer, i giovani disabili non sono stati fatti sedere da altri viaggiatori, saliti anch’essi nel capoluogo.

I giovani con disabilità sono stati quindi costretti a scendere con l’aiuto dei loro accompagnatori e hanno raggiunto Milano a bordo di un bus dedicato messo a disposizione da Trenitalia con loro personale dedicato in assistenza.

“Nonostante i treni siano stati presi d’assalto soprattutto dai vacanzieri di rientro verso le destinazioni del nord Italia, il sistema del trasporto ferroviario ha retto. E quello che è accaduto è un fatto doppiamente grave, non solo perché il treno è stato vandalizzato da ignoti passeggeri – conclude Berrino – ma soprattutto per quanto accaduto poi a Genova, un episodio inqualificabile che va condannato con fermezza”.

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