fbpx
CAMBIA LINGUA

Milano, la storica Libreria Bocca ospita la personale “Arianna e Teseo” di Iaia Filiberti

La mostra inaugura il 3 aprile 2022 alle ore 15

Milano, la storica Libreria Bocca ospita la personale “Arianna e Teseo” di Iaia Filiberti.

La personale Arianna e Teseo di Iaia Filiberti arriva alla Libreria Bocca, in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, dal 3 al 23 aprile 2022. L’esposizione era già stata ospitata al Mia Fair al SuperstudioMaxi di Milano e presso la galleria Il Chiostro Arte Contemporanea di Saronno nel 2021. La mostra, ora curata da Vera Agosti, si trasforma e si adatta agli spazi della storica libreria con numerosi inediti e una selezione accurata di oltre 20 pezzi.
Si tratta di piccoli teatrini, cornici autoportanti, disegnate dall’artista stessa, in cui è rappresentato il suo mondo tramite fotografie elaborate in digitale. Questo piccolo universo squisitamente personale appartiene alla natura: è il verdissimo giardino di Iaia sopra Stresa, sul Lago Maggiore, per lei un luogo del cuore, trasfigurato dalla sua abilità creatrice. Ecco allora i dettagli di alberi contro cieli rosa chewingum; boschi fitti, simbolo della nostra con ponente irrazionale, spesso contro tramonti calati in una dimensione fiabesca; rami forti e rigogliosi, dettagli psichedelici, dati dalla forza della cromia e dal taglio dell’inquadratura.

Alcuni lavori recentissimi si aprono al bianco e alla luce: maggiormente tragici, sono talvolta attraversati da una fitte rete di rami che sembrano comunicare tra loro e rispecchiarsi come vasi sanguigni e reti neuronali, talvolta invece lo scenario diventa ancora più pulito e minimale, lasciando maggiore spazio al cielo. È un cammino verso la luce, da intendersi anche in chiave spirituale.

E ancora Iaia stessa ritratta tra i fiori (Al Milite ignoto) o sull’erba, persa su di un prato, circondata dai libri (American beauty). Il libro per l’artista è l’oggetto fisico reale che può con durre all’irreale, un elemento fondamentale della sua esistenza, una sorta di estensione del sé. Per questo, e come omaggio alla Libreria Bocca, figurano in mostra molti ritratti di Iaia insieme ai libri (The Student I e II): La cage aux livres, in cui l’artista pare imprigionata entro uno scaffale, simile alla bacheca della Libreria Bocca; Frozen, con una Iaia azzurra, congelata e cristallizzata; Proserpina, con Iaia divenuta dea, tra variopinti arabeschi. Le serie nascono nel periodo del lockdown, quando l’artista si interroga sulla risposta della natura a situazioni di tale portata, ed evolvono nel presente.

Il titolo è una bellissima metafora: Iaia è Arianna stessa che con il suo filo guida Teseo, ovvero il pubblico dell’esposizione, attraverso il labirinto delle sue immagini e delle sue memorie. In questo caso è un labirinto vegetale, ovvero una struttura antica e universale, che ritorna in più culture, simbolo di sfida, rischio e mistero. Per fortuna Iaia non ci abbandona, ma ci prende per mano, addentrandoci tra i suoi segreti, ma allo stesso tempo la sciandoci liberi di scoprire e percorrere i sentieri che più desideriamo.

Iaia Filiberti

Iaia Filiberti vive e lavora tra Milano e Stresa.
La sua ricerca è legata da anni anche al simpaticissimo e ironico personaggio di Pepita, da lei ideato e disegnato, e al ciclo delle Cappelline, un progetto performativo e fotografico che la vede protagonista in pellegrinaggio presso le cappelle mariane. Ha vinto diversi Premi e ha esposto in mostre spesso spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Ricordiamo per esempio la collaborazione con la galleria Giuseppe Pero di Milano, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Museo Pecci di Prato, la Fon dazione Adriano Olivetti di Roma; la Bernice Steinbaum Gallery di Miami, la Smack Mellon di New York, la nGbK di Berlino, il MuBE di San Paolo e il Mocak di Cracovia.

 

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano