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CAMBIA LINGUA

Milano, al via una mostra di Andrea Bowers

Quarta edizione del progetto Furla Series

Milano, al via una mostra di Andrea Bowers.

Ha aperto oggi, nelle sale espositive della Galleria d’Arte Moderna di Milano, “Moving in Space without Asking Permission”, una mostra di Andrea Bowers.

Ha aperto oggi, nelle sale espositive della Galleria d’Arte Moderna di Milano, “Moving in Space without Asking Permission”, una mostra di Andrea Bowers a cura di Bruna Roccasalva. Il progetto espositivo rappresenta la quarta edizione del progetto Furla Series, frutto della collaborazione tra GAM e Fondazione Furla.

Prima mostra personale di Andrea Bowers in un’istituzione italiana, “Moving in Space without Asking Permission” offre un’esperienza immersiva all’interno del lavoro dell’artista e del suo impegno nella lotta per la parità di genere e l’emancipazione della donna.

Andrea Bowers è un’artista e attivista americana la cui ricerca combina pratica estetica e impegno politico da una prospettiva femminista. Da circa trent’anni l’artista indaga questioni fondamentali come la parità di genere, i diritti della donna e dei lavoratori, l’immigrazione e l’ambientalismo, attraverso un approccio formale di forte impatto visivo e una sperimentazione linguistica che abbraccia un’ampia varietà di mezzi espressivi, dal disegno al video, dall’installazione al neon. La sua capacità di restituire argomenti complessi in un vocabolario accessibile e diretto è il perfetto esempio di come l’arte possa, attraverso il potere estetico dei suoi linguaggi, veicolare messaggi socialmente rilevanti.

La “mostra Moving in Space without Asking Permission” fa parte di una più ampia riflessione sul femminismo che Bowers porta avanti da tempo, e si concentra in particolare sulla relazione tra femminismo e autonomia corporea, con uno sguardo rivolto sia al presente sia alla storia del nostro Paese.

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