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L'arte del Trecento e del Quattrocento in confronto con la scultura di Ballantini allo Studio Trivoli di Milano

Nello studioa Milano  del noto collezionista d’arte e figura autorevole nell’ambito delle case d’asta internazionali Ernesto Trivoli, avvocato di professione, si potrà assaporare la bellezza eterea e sublime di opere appartnenti al Trecento e al Quattrocento italiano, dando visione di un percorso artistico che ci rappresenta l’importanza del Gotico italiano.

L’esposizione, curata dallo stesso avvocato Trivoli, si potrà apprezzare un periodo imprescindibile nella storia dell’arte, conoscendo, così, i fondamenti artistici, tecnici e stilistici che caratterizzeranno, più tardi, la grande stagione del Rinascimento: il gotico italiano, dolce nelle architetture rispetto ai gotici francese e nordeuropeo, si presenta con una propria caratteristica nel nostro Paese, dal momento in cui possiamo notare non esserci una separazione netta con il Romanico, periodo precedente, seppure le tonalità dei dipinti ci appaiano più essenziali, maggiormente lineari, cromaticamente più scure ed espressioni di sentimenti e di emozioni umane.

Si presenta, così, nella mostra, ingresso gratuito, una serie di opere, ventuno in tutto, tavole, tavole cuspidate, anconette, tempere e oli, piuttosto originali come opere, in quanto la tecnica a olio avrà maggiore sviluppo nel Rinascimento, ben tenute e ottimamente conservate, attestate nella loro autenticità attraverso documenti e certificati. Le opere sono quelle che trovano nomi importanti, precursori del Rinascimento, divenuti popolari qualche secolo dopo, come autori: Giotto, l’inventore della prospettiva, Antonio da Viterbo, Cenni di Francesco di Ser Cenni, Bartolo di Fredi, Lorenzo Bicci, citandone solo alcuni.

L’interesse della mostra consiste nel confrontare due gotici differenti, seppure simili nella loro portata: quello del Trecento e Quattrocento e quello moderno e attuale, una ripresa seppure molto originale da parte di Dario Ballantini, che esporrà tre sculture all’interno dell’itinerario con la storia dell’arte. L’originalità della mostra concede la percezione di stili e di tecniche simili, divise da settecento anni di storia dell’arte, altrettanto ricca di citazioni e di riferimenti nei generi e nei soggetti affrontati attraverso i secoli. Dario Ballantini è nome ormai conosciuto nell’arte contemporanea, tanto da vedere nelle sue sculture, quelle presenti nella mostra, la capacità di dare potenza incisiva e portata monumentale a sculture che sembrano “statiche”, come sottolinea il curatore, avvocato Ernesto Trivoli.

Le opere presenti in mostra sono fondi oro custoditi presso collezioni private o presso raccolte, individuati dopo anni di ricerca attenta e puntuale, e hanno potuto, così, offrire al pubblico una visione completa di quello che fu l’arte Gotica italiana, periodo fervido di creatività e importante per la storia dell’arte successiva. La mostra, inaugurata il 12 Ottobre, prosegue fino al 23 Ottobre presso lo studio dell’Avvocato Ernesto Trivoli.

Articolo di Alessandro Rizzo

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