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Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro: Riccardo Boni, 17 anni, muore sepolto dalla sabbia mentre scava un tunnel

Riccardo Boni, 17 anni, muore sepolto dalla sabbia su una spiaggia libera di Montalto di Castro mentre scavava un tunnel. A dare l’allarme il fratellino di 5 anni.

Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro: Riccardo Boni, 17 anni, muore sepolto dalla sabbia mentre scava un tunnel

Montalto di Castro (VT), 10 luglio 2025 – Una giornata che doveva essere di relax e divertimento si è trasformata in una tragedia irreparabile per una famiglia in vacanza. Riccardo Boni, 17 anni, è morto nel pomeriggio di ieri dopo essere rimasto sepolto sotto la sabbia su una spiaggia libera di Montalto di Castro. Il giovane, originario di Roma, era arrivato al vicino campeggio California appena due giorni prima insieme alla madre, al padre e ai suoi tre fratelli.

Una buca diventata una trappola

Secondo le prime ricostruzioni, Riccardo si era allontanato dalla spiaggia attrezzata del campeggio per recarsi in quella libera accanto, dove ha iniziato a scavare una buca profonda più di un metro e mezzo. L’intenzione del ragazzo, stando alle ipotesi avanzate dagli inquirenti, era quella di creare un tunnel sotterraneo, forse collegandolo in un secondo momento ad un’altra buca. Una dinamica che ha trasformato il gioco in una trappola mortale.

L’incidente sarebbe avvenuto mentre Riccardo era disteso all’interno dello scavo. A quel punto la sabbia, instabile e pesante, ha ceduto improvvisamente, seppellendolo e impedendogli ogni possibilità di movimento o di respirare.

L’allarme lanciato da un fratellino

I primi e unici testimoni della scena sono stati i fratellini del ragazzo, che lo avevano accompagnato inizialmente nel gioco. Poco dopo, si sarebbero allontanati, lasciandolo solo. La madre, non trovandolo più, ha iniziato a cercarlo in preda al panico, senza sapere dove fosse finito. A quel punto uno dei fratelli più piccoli, di appena cinque anni, le avrebbe detto con insistenza: “Riccardo è sotto la sabbia”.

Una frase difficile da credere, che inizialmente è sembrata solo il frutto di un’incomprensione infantile. Ma è stato proprio questo indizio, alla fine, a guidare i soccorritori verso la zona precisa in cui scavare. Quando i vigili del fuoco hanno raggiunto il corpo di Riccardo, per lui era però ormai troppo tardi.

Ipovedente, forse più vulnerabile

Tra le indiscrezioni trapelate nelle ore successive, ce n’è una che aggiunge un ulteriore elemento di dolore e riflessione: Riccardo, secondo alcune fonti, era ipovedente. Una condizione che potrebbe aver contribuito alla difficoltà di comprendere la pericolosità dell’azione che stava compiendo, o che comunque potrebbe avergli impedito di reagire efficacemente nel momento in cui la sabbia ha iniziato a crollare su di lui.

La salma e le indagini

Il corpo del giovane è stato trasportato al cimitero di Montalto di Castro, dove si trova da ieri sera a disposizione dell’autorità giudiziaria di Civitavecchia, che ha aperto un fascicolo per chiarire ogni aspetto della vicenda. Non si esclude che venga disposta un’autopsia per accertare le cause esatte della morte.

Nel frattempo, la comunità locale e quella del campeggio sono sotto shock. Sulla spiaggia, dove si è consumata la tragedia, restano ancora visibili i segni della buca che ha inghiottito un giovane la cui unica colpa è stata quella di voler giocare come ogni ragazzo della sua età.

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