Tragedia sulla A31: tir travolge due operai in cantiere, un morto e un ferito grave.
Un mezzo pesante ha sbandato all’altezza di Noventa Vicentina investendo due lavoratori impegnati in un cantiere regolarmente segnalato. La vittima è Nazario Pontellato, 61 anni. Il collega è ricoverato in rianimazione al San Bortolo.
Tragedia sulla A31: tir travolge due operai in cantiere, un morto e un ferito grave.
Un drammatico incidente ha sconvolto nel primo pomeriggio di martedì 2 dicembre l’autostrada A31 Valdastico, nel tratto compreso tra Noventa Vicentina e Agugliaro. Poco dopo le 13, un tir ha travolto due operai impegnati in un cantiere stradale. L’impatto è stato violentissimo: Nazario Pontellato, 61 anni, è morto sul colpo, mentre il collega quarantenne è stato elitrasportato in condizioni gravissime all’ospedale San Bortolo di Vicenza.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, i due operai stavano ultimando la rimozione della segnaletica dopo alcuni interventi legati alla videosorveglianza autostradale. Il cantiere risultava regolarmente segnalato, ma il mezzo pesante – per cause ancora da accertare – ha improvvisamente sbandato invadendo l’area operativa. Il camionista, sotto shock, avrebbe immediatamente allertato i soccorsi insieme ad alcuni automobilisti di passaggio.
I soccorsi e la chiusura dell’autostrada
L’intervento del Suem 118 è stato rapido ma, nonostante i tentativi, per Pontellato non c’è stato nulla da fare. Il collega ferito è stato stabilizzato sul posto e poi trasferito d’urgenza con l’elisoccorso giunto da Verona. L’autostrada è stata temporaneamente chiusa nel tratto tra Noventa Vicentina e Agugliaro in direzione Piovene Rocchette, per consentire le operazioni di soccorso, la messa in sicurezza dell’area e i rilievi di legge.
Gli operai coinvolti
La vita di Nazario Pontellato, 61 anni, da poco residente a Villamarzana, si è spezzata in pochi istanti. Era un operaio esperto, impegnato nei lavori di manutenzione e supporto tecnico dei cantieri autostradali. Lascia la famiglia e una comunità profondamente scossa dalla notizia, mentre i colleghi e i responsabili dell’impresa per cui lavorava hanno espresso cordoglio e incredulità per l’improvvisa tragedia.
Il secondo operaio, quarantenne, è ora ricoverato in condizioni critiche nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Bortolo. I medici mantengono la prognosi riservata. La violenza dell’impatto ha provocato traumi multipli e la sua situazione resta estremamente delicata.
Le indagini della Polstrada e dello Spisal
Sul luogo dell’incidente sono intervenute due pattuglie della Polstrada, i vigili del fuoco e i tecnici dello Spisal, come previsto nei casi di incidente mortale sul lavoro. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze, registrazioni e rilievi per ricostruire con precisione la traiettoria del mezzo pesante e le eventuali responsabilità. Al momento non si esclude alcuna ipotesi: sbandata accidentale, malore del conducente o distrazione.
Un cantiere regolarmente segnalato
Le prime verifiche indicano che il cantiere fosse predisposto nel rispetto delle norme di sicurezza e adeguatamente evidenziato lungo la carreggiata. Ciò rende ancora più complesso comprendere come il mezzo possa aver perso il controllo fino a travolgere la zona di lavoro, confermando quanto gli operai in strada siano comunque esposti a rischi elevati anche in condizioni di apparente sicurezza.
Le reazioni del mondo sindacale e politico
La tragedia ha suscitato immediate reazioni. Il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo, ha sottolineato l’urgenza di un cambio di passo nella tutela dei lavoratori, denunciando come l’indifferenza e la rassegnazione siano i primi nemici della sicurezza. Anche la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, ha richiamato l’attenzione sulla pericolosità dei cantieri stradali, ricordando come la sicurezza sia una priorità ribadita anche dal Presidente della Repubblica.
Il tema irrisolto della sicurezza sul lavoro
L’incidente della A31 si aggiunge a una lunga serie di episodi che nel corso del 2025 hanno coinvolto operai impegnati in cantieri stradali. Anche quando le procedure vengono rispettate, chi lavora lungo le arterie di traffico rimane esposto alla vulnerabilità derivante dal comportamento dei conducenti. La tragedia di Noventa Vicentina riapre così una ferita mai chiusa e rilancia con forza il dibattito sulla necessità di misure più incisive per prevenire incidenti che continuano a costare vite umane.
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