Macugnaga, paura sulla funivia del Passo Moro: cabina fuori controllo, feriti e cento persone bloccate a 2.800 metri.
Guasto al sistema di frenata sulla funivia del Monte Moro: sei feriti, evacuazione completata nel pomeriggio e impianto sotto verifica.
Macugnaga, paura sulla funivia del Passo Moro: cabina fuori controllo, feriti e cento persone bloccate a 2.800 metri.
Momenti di forte tensione nella tarda mattinata di oggi a Macugnaga, dove un grave incidente ha coinvolto l’impianto funiviario che collega il paese al Monte Moro, a circa 2.800 metri di altitudine. L’allarme è scattato intorno alle 11.25, quando una cabina in arrivo alla stazione di monte non ha rallentato correttamente, urtando violentemente le paratie di ingresso. Il contraccolpo ha interessato anche la cabina gemella diretta verso valle, che ha a sua volta impattato contro la struttura della stazione inferiore.
Feriti a bordo e soccorsi immediati
Nell’incidente sono rimaste coinvolte complessivamente due cabine. In quella di monte, con quindici passeggeri a bordo, sei persone hanno riportato conseguenze sanitarie: per cinque si è trattato di contusioni ed escoriazioni lievi, mentre un uomo di 59 anni ha subito una ferita più seria a un braccio. Tra i feriti anche una bambina, medicata per alcune abrasioni al volto. A valle è rimasto contuso il manovratore della cabina che stava rientrando vuota, colpito alla schiena dall’urto. Tutti i feriti sono stati soccorsi tempestivamente, anche grazie alla presenza fortuita di un medico e di un infermiere in quota, e trasferiti in elicottero all’ospedale San Biagio di Domodossola. Nessuno, secondo quanto riferito, è in pericolo di vita.
Cento persone bloccate in quota e evacuate in elicottero
Il fermo improvviso dell’impianto ha lasciato bloccate al Passo Moro circa cento persone, tra cui numerosi bambini e cinque dipendenti, estranee all’impatto, ma impossibilitate a rientrare a valle. Gli escursionisti e i turisti sono stati accolti nei rifugi della zona in attesa dell’evacuazione. Le operazioni di recupero, condotte con elicotteri dei vigili del fuoco e della Guardia di Finanza, si sono protratte per diverse ore in un contesto ambientale complesso. Poco prima delle 15 tutte le persone sono state riportate a valle in sicurezza e le operazioni di evacuazione si sono concluse senza ulteriori criticità.
Le prime ipotesi tecniche sul guasto
Secondo una prima ricostruzione, all’origine dell’incidente ci sarebbe stato un malfunzionamento del sistema di decelerazione. L’impianto avrebbe frenato in modo non corretto in fase di ingresso in stazione, attivando i sistemi di emergenza. Il tecnico presente a bordo, accortosi dell’anomalia, avrebbe azionato manualmente il freno, riuscendo a ridurre la violenza dell’impatto e limitando le conseguenze per i passeggeri. “Abbiamo avuto un inconveniente tecnico, la cabina non ha decelerato come previsto e ha urtato la barriera della stazione”, ha spiegato Filippo Besozzi, amministratore della società di gestione Macugnaga Trasporti e Servizi, sottolineando come non vi siano feriti gravi.
Un impianto rinnovato di recente
La funivia del Monte Moro, costruita nel 1962, era stata sottoposta a una revisione generale all’inizio del 2023, con la sostituzione di motori, pulegge e cabine. L’intervento, del valore complessivo di due milioni di euro, era stato finanziato in larga parte dalla Regione Piemonte, con un contributo del Comune di Macugnaga. Nonostante i lavori recenti, l’impianto resterà ora fermo per consentire tutte le verifiche tecniche e gli accertamenti necessari a chiarire con precisione le cause dell’incidente.
Piste chiuse e indagini in corso
A seguito dell’accaduto, le piste da sci servite dall’impianto sono state immediatamente chiuse e l’intero sistema di risalita è stato bloccato. Sul posto hanno operato vigili del fuoco, Soccorso alpino, Guardia di Finanza e carabinieri, che dovranno ora fare piena luce su quanto avvenuto. L’episodio si inserisce in una stagione particolarmente difficile per la località ai piedi della parete Est del Monte Rosa, già segnata da problemi sugli impianti e da un inverno complesso sotto il profilo della sicurezza e della gestione.
La reazione delle istituzioni
La Regione Piemonte ha assicurato il massimo coordinamento con i gestori e i soccorritori. “La priorità è stata garantire la sicurezza delle persone coinvolte e prestare assistenza a chi è rimasto bloccato”, hanno fatto sapere gli assessori regionali competenti, evidenziando l’efficacia del sistema di protezione civile attivato fin dai primi minuti dopo l’incidente. Ora l’attenzione si sposta sulle verifiche tecniche e sui tempi di ripristino di un impianto strategico per il turismo invernale della valle.
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