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Venezia, giovane trovato morto in un campo a Mira con una ferita da arma da fuoco alla tempia: indagini per omicidio.

Rinvenuto in un campo a Mira il corpo di un giovane con una ferita alla tempia: nessuna arma trovata, indagini aperte per chiarire le cause della morte.

Venezia, giovane trovato morto in un campo a Mira con una ferita da arma da fuoco alla tempia: indagini per omicidio.

Tragica scoperta nell’ultimo giorno dell’anno a Mira, dove il corpo senza vita di un giovane uomo, dall’età apparente compresa tra i 25 e i 30 anni, è stato rinvenuto in un campo incolto, a poca distanza da un fossato per l’irrigazione. A lanciare l’allarme, poco prima di mezzogiorno, è stato un passante – secondo quanto emerso un fotografo dilettante – che si era inoltrato nella zona agricola per scattare alcune immagini e ha immediatamente avvertito i carabinieri.

Le prime evidenze sul corpo

Il cadavere è stato trovato vestito, riverso su un fianco, in una zona rurale poco frequentata e distante circa cento metri dalla strada più vicina. Sul capo, in prossimità della tempia, è stata riscontrata una ferita profonda ritenuta compatibile con un colpo di arma da fuoco. Il corpo appariva integro e non in avanzato stato di decomposizione, elemento che fa ipotizzare un decesso avvenuto alcuni giorni prima del ritrovamento.

Intervento degli inquirenti e rilievi sul posto

Sul luogo sono intervenuti il medico legale e il magistrato di turno, affiancati dai carabinieri del Nucleo investigativo dell’Arma di Venezia. Presenti anche il comandante del Nucleo investigativo, Giuseppe Battaglia, e il comandante provinciale, Marco Aquilio. L’ispezione cadaverica è stata lunga e approfondita, con rilievi tecnico-scientifici mirati a chiarire le cause e le modalità della morte.

L’ipotesi di omicidio e le piste investigative

Al momento, gli inquirenti procedono per l’ipotesi di reato di omicidio. Nessuna pista viene ufficialmente esclusa, nemmeno quella di un gesto volontario, sebbene l’assenza dell’arma sul luogo del ritrovamento renda quest’ultima eventualità meno plausibile. Tra le ipotesi al vaglio figura anche quella di un possibile regolamento di conti: secondo alcune informazioni, la vittima potrebbe essere un cittadino dell’Est Europa, ma l’identità non è stata ancora accertata.

Una zona isolata tra campagna e area industriale

L’area del ritrovamento si trova nella frazione di Malcontenta, al confine con Marghera, a pochi chilometri dalla zona industriale di Porto Marghera e dal terminal di Fusina. Si tratta di una vasta proprietà agricola incolta, lontana da abitazioni e facilmente raggiungibile senza attirare l’attenzione, un dettaglio che potrebbe rivelarsi significativo per le indagini.

Accertamenti in corso e prossimi passi

Gli accertamenti sono proseguiti anche con il calare della luce, alla presenza del sostituto procuratore Christian Del Turco, che coordina l’inchiesta. L’autopsia, già programmata per venerdì 2 gennaio, sarà determinante per stabilire con precisione l’epoca della morte, la traiettoria del proiettile e ogni altro elemento utile a ricostruire la dinamica dei fatti. Gli investigatori continuano a indagare a 360 gradi, nella speranza di dare presto un nome alla vittima e fare luce su un episodio che ha scosso la tranquillità della campagna veneziana.

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