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Varese: sequestrati 26mila euro a un evasore con 530mila euro di debiti fiscali.

Fermato al confine con la Svizzera un cittadino italiano con importanti pendenze fiscali. Denuncia per documenti falsi e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Varese: sequestrati 26mila euro a un evasore con 530mila euro di debiti fiscali.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito dei servizi a presidio della legalità economico-finanziaria in zona di confine, hanno intercettato un traffico di valuta verso la Svizzera da parte di un cittadino italiano con importanti pendenze fiscali.

Durante il controllo, effettuato dai militari della Compagnia di Gaggiolo, l’uomo è stato fermato prima dell’attraversamento del confine e gli è stata posta la classica domanda di rito: “Ha qualcosa da dichiarare?”. Inizialmente, il soggetto ha dichiarato di avere con sé solo 8.000 euro, cifra sotto la soglia di 10.000 euro che obbliga alla dichiarazione valutaria. Tuttavia, i finanzieri, insospettiti dalle dichiarazioni, hanno effettuato un controllo approfondito in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Scoperta e sequestro

Il controllo ha rivelato la presenza di 14.000 euro, cifra superiore alla soglia consentita. Successivamente, grazie alla perquisizione personale e locale, sono stati trovati altri 12.000 euro nascosti in uno stivaletto da motociclista all’interno di uno zaino nel portabagagli.

Gli approfondimenti della polizia economico-finanziaria hanno inoltre portato alla luce gravi pendenze fiscali: l’uomo risultava debitore al fisco di oltre 530.000 euro, frutto di cartelle esattoriali mai saldate. Titolare di una società nel settore del commercio di motoveicoli, l’uomo era classificato come evasore totale, avendo chiuso l’attività senza versare alcuna imposta.

Ulteriori reati scoperti

Il controllo ha anche fatto emergere:

  • Documenti contraffatti intestati a Gibilterra.
  • Un ordine di carcerazione per una condanna a 1 anno e 3 mesi di reclusione, ancora da scontare.

Prima di essere trasferito presso la casa circondariale di Varese, l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per:

  • Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
  • Possesso di documenti falsi.

Tutela del credito erariale

Quanto ai 26.000 euro in contanti, i finanzieri hanno disposto il sequestro preventivo d’urgenza. La Procura della Repubblica ha convalidato gli atti di perquisizione e sequestro, e il Giudice competente ha disposto con decreto il trasferimento della somma al Fondo Unico Giustizia. In caso di condanna, il denaro sarà confiscato e destinato alla tutela del credito erariale.

Impegno della Guardia di Finanza

Questa operazione testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel recupero delle somme derivanti da evasione fiscale e altri illeciti economico-finanziari, a beneficio della collettività.

Va ricordato che l’attività si trova nella fase delle indagini preliminari e che, secondo il principio della presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza sarà accertata solo con una sentenza irrevocabile.

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