Udine, sparatoria in via della Roggia: la Polizia di Stato ferma il presunto autore, quattro feriti di cui due gravi
Un quarantenne udinese è stato fermato all’alba dagli agenti della Polizia di Stato. La sparatoria sarebbe nata da una lite tra due famiglie.
Udine, sparatoria in via della Roggia: la Polizia di Stato ferma il presunto autore, quattro feriti di cui due gravi.
La Polizia di Stato di Udine ha eseguito all’alba il fermo di un uomo di 40 anni, ritenuto il presunto autore della sparatoria avvenuta nella serata dell’11 novembre 2025, in via della Roggia, dove quattro persone sono rimaste ferite, due delle quali in gravi condizioni.
L’allarme era scattato intorno alle 18:30, quando numerose chiamate al Numero Unico di Emergenza 112 avevano segnalato una sparatoria nei pressi del civico 9, nella zona del comprensorio Ater.
La Sala Operativa della Questura di Udine ha immediatamente inviato sul posto le Volanti, i Reparti Prevenzione Crimine, la Polizia Scientifica e personale della Squadra Mobile, coordinando le operazioni con l’Arma dei Carabinieri.
Gli agenti hanno trovato tre persone ferite da colpi d’arma da fuoco a terra, mentre una quarta, anch’essa colpita, si era recata autonomamente all’Ospedale Santa Maria della Misericordia.
Le prime ricostruzioni hanno fatto emergere che nel tardo pomeriggio, tra due famiglie udinesi residenti nella zona, sarebbe scoppiata una violenta lite legata a vecchie ruggini e contrasti passati.
Nel corso del confronto, uno dei presenti avrebbe estratto una pistola e sparato più colpi ad altezza uomo, ferendo quattro persone.
I feriti, tutti uomini, si trovano ricoverati all’ospedale di Udine: due di loro, di 38 e 23 anni, sono in codice rosso per le ferite riportate all’addome; gli altri due versano in condizioni meno gravi.
La Squadra Mobile e la Polizia Scientifica, coordinate dalla Procura della Repubblica di Udine, stanno ricostruendo la dinamica esatta degli spari, la sequenza dei colpi e il ruolo dei soggetti coinvolti.
Il presunto responsabile è stato fermato all’alba e si trova ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per chiarire le motivazioni e l’origine del conflitto tra le due famiglie.
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