Udine, la Polizia di Stato nelle ultime settimane ha tratto in arresto alcuni soggetti destinatari di misure coercitive nonché reso possibile l’esecuzione all’estero di Mandati di Arresto Europeo
La Polizia di Stato, con il personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto alcuni soggetti destinatari di misure coercitive; inoltre, sono stati eseguiti tre Mandati di Arresto Europeo
Udine, la Polizia di Stato nelle ultime settimane ha tratto in arresto alcuni soggetti destinatari di misure coercitive nonché reso possibile l’esecuzione all’estero di Mandati di Arresto Europeo
La Polizia di Stato, con il personale della Squadra Mobile nelle ultime settimane ha tratto in arresto alcuni soggetti destinatari di misure coercitive; inoltre, con il coordinamento della locale Procura e della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, sono stati eseguiti tre Mandati di Arresto Europeo.
La Polizia di Stato, con il personale della Squadra Mobile ha dato corso ad alcune misure coercitive della libertà personale, ed in particolare nei confronti di un 22 enne pakistano, senza fissa dimora, rintracciato in questo centro, che deve scontare una condanna ad 1 anno e 3 mesi, per fatti attinenti lo spaccio di sostanze stupefacenti avvenuti nel 2021 e 2022.
E’ stata data esecuzione al provvedimento della Procura di Udine nei confronti di un 76 enne di origine marchigiana, condannato per reati in materia fallimentare, avvenuti in questa provincia ed in quella di Ferrara, e che deve scontare 5 anni e 9 mesi.
E’ stata eseguita una detenzione domiciliare nei confronti di un 30 udinese, che deve scontare una pena di anni 2 per bancarotta.
In questo centro è stato rintracciato un 37 enne cittadino rumeno, ricercato dalle Autorità tedesche, in quanto accusato di aver, unitamente ad altri due complici, minacciato con un’arma e tentato di estorcere del denaro alla ex compagna che abita nella città di Ulm. Dopo una breve attività investigativa, il ricercato veniva localizzato e tratto in arresto, per essere messo a disposizione della Corte D’Appello di Trieste, che provvederà agli adempimenti correlati alla sua eventuale estradizione in Germania.
Si segnala anche che sono stati rintracciati in Spagna, Austria e Repubblica Ceca tre latitanti, che devono scontare pene detentive in Italia. Il primo è un 31 rumeno, ricercato dal mese di settembre scorso, facente parte di un sodalizio transfrontaliero dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che deve scontare la pena di anni 2 di reclusione, comminata dal Tribunale di Udine. L’uomo è stato arrestato a Parla in Spagna, in esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo della Procura di Udine. In precedenza, l’attività investigativa della Squadra Mobile aveva permesso in due distinte operazione, coordinate dal Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, compiute in Romania, di trarre in arresto anche gli altri 4 soggetti, componenti del gruppo criminale.
A Vienna, in Austria, invece è stato arrestato un 44 enne cittadino serbo, che in Italia deve scontare anni 5 e mesi 10 di reclusione a seguito di plurime condanne per fatti reato avvenuti in questa provincia, fra il 2018 e 2019, che hanno visto coinvolto il condannato in almeno 3 ricettazioni di autovetture oggetto di furto, a cui venivano allocate targhe straniere falsificate, utilizzate per successivi furti in private abitazioni ed esercizi commerciali. L’indagine per la sua localizzazione, aveva dato modo di accertare che questi aveva variato, legalmente le sue generalità, e lasciato la nazione di origine. Le successive verifiche davano modo di appurare che questi si trovava in Austria dove è stato localizzato e tratto in arresto in esito al Mandato di Arresto Europeo emesso dalla Procura di Udine. Nei giorni scorsi, l’interessato è stato estradato in Italia.
L’ultimo, in ordine temporale, è il 34 enne originario della Repubblica ceca, che deve scontare anni 5 e 6 mesi di reclusione perché organico ad una consorteria criminale transnazionale, con articolazioni in Italia, Romania, Repubblica Ceca e Slovacca, che fra il 2007 ed il 2009 aveva fatto giungere in Italia, un numero considerevole di immigrati clandestini, originari dell’India e del Pakistan. L’indagine, compiuta dalla Squadra Mobile di Udine, aveva permesso di disarticolare l’intero gruppo. Ad avvenuta condanna, la Procura Generale di Trieste ha emesso il provvedimento di carcerazione, ed il relativo Mandato di Arresto Europeo, rintracciando l’uomo nella nazione di origine a Strani, grazie al coordinamento del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia. L’interessato è stato successivamente estradato in Italia per scontare la pena detentiva.
I risultati ottenuti denotano la costante attenzione posta in essere dalla Questura di Udine nell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dalle varie Autorità Giudiziarie.
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