Udine: arrestato evaso 28enne, si era diretto presso una struttura ricettiva nonostante gli arresti domiciliari.

La Polizia di Stato di Udine, nel pomeriggio di venerdì 20 settembre, ha deferito all’Autorità Giudiziaria un noto pregiudicato cittadino italiano, di anni 28, arrestato in flagranza di reato per evasione.

Nell’ambito del quotidiano controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati, personale della Squadra Volante di questa Questura si portava presso una struttura ricettiva sita in questo viale Trieste, in quanto era stata segnalata dalla titolare una lite verbale piuttosto accesa tra due ospiti della struttura.

Giunti sul posto, gli operanti identificavano, tra i soggetti coinvolti, un cittadino italiano residente in questo capoluogo, già gravato da plurimi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio, a carico del quale veniva accertata la misura cautelare in atto degli arresti domiciliari.

Gli accertamenti di seguito esperiti consentivano di verificare che l’uomo aveva lasciato di propria iniziativa l’abitazione presso cui doveva scontare la misura cautelare restrittiva della propria libertà, sistemandosi temporaneamente presso la predetta struttura ricettiva, senza tuttavia precedentemente ottenere l’autorizzazione dalla competente Autorità Giudiziaria. Si accertava, altresì, che l’uomo, dal giorno della sua arbitraria sistemazione presso la struttura, si era allontanato più volte da essa, anche in orario notturno, in palese violazione finanche delle autorizzazioni che gli erano state concesse dall’Autorità Giudiziaria.

Condotto presso questi Uffici e sottoposto ai necessari rilievi foto-dattiloscopici, il cittadino italiano veniva deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di arresto per il reato di evasione e ricondotto presso il suo temporaneo domicilio in attesa della celebrazione del giudizio di convalida.

In sede di convalida il G.I.P., ravvisata la correttezza dell’arresto eseguito nella flagranza di reato e ritenuta la particolare pericolosità sociale del soggetto, nonché la sua manifestata inettitudine al rispetto dei provvedimenti dell’Autorità e delle prescrizioni impostegli, disponeva per il cittadino italiano la più afflittiva misura della custodia cautelare in carcere.