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Udine, arrestato cittadino afghano per reingresso illegale in Italia: 68 espulsioni eseguite dall’Ufficio Immigrazione

L’uomo, già destinatario di un provvedimento di espulsione, era rientrato nel territorio nazionale in violazione del divieto. Intensificata l’attività di controllo della Questura di Udine contro l’immigrazione irregolare: 18 rimpatri e oltre 3.800 permessi di soggiorno rilasciati in estate.

Udine, arrestato cittadino afghano per reingresso illegale in Italia: 68 espulsioni eseguite dall’Ufficio Immigrazione.

La Polizia di Stato di Udine ha arrestato un cittadino afghano di 23 anni per reingresso illegale nel territorio italiano, nonostante fosse già destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Imperia e del relativo divieto di ritorno per tre anni in Italia e nei Paesi dell’Area Schengen.

L’uomo è stato individuato durante i rafforzati servizi di controllo del territorio disposti dalla Questura di Udine per contrastare i fenomeni di microcriminalità e immigrazione irregolare.

Dopo l’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato della Polizia di Stato, disponendo tuttavia la liberazione immediata dell’arrestato, in quanto lo stesso ha manifestato la volontà di richiedere protezione internazionale.

L’operazione rientra nella più ampia azione di prevenzione e repressione dell’immigrazione irregolare portata avanti dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine, che negli ultimi mesi ha intensificato controlli, espulsioni e provvedimenti amministrativi.

Nel periodo compreso tra giugno e settembre 2025, sono state eseguite 68 espulsioni dal territorio nazionale, disposte dal Prefetto di Udine o dalla Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale.

Tra queste:

  • 22 ordini di allontanamento emessi dal Questore di Udine;

  • 14 accompagnamenti e trattenimenti presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.);

  • 14 misure alternative con ritiro del passaporto e obbligo di presentazione in Questura;

  • 18 rimpatri eseguiti, di cui 3 attraverso la procedura di rimpatrio volontario assistito.

La procedura di rimpatrio volontario assistito offre ai cittadini di Paesi terzi l’opportunità di rientrare in patria in modo sicuro e dignitoso, con un progetto individuale di reinserimento sociale ed economico.

Il programma prevede consulenza pre-partenza, assistenza logistica, supporto finanziario per il viaggio e accompagnamento nel reinserimento nel Paese d’origine. Chi intende accedere a questa misura può rivolgersi direttamente all’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine.

Nel corso dell’estate, l’Ufficio Immigrazione ha inoltre eseguito il trattenimento presso i C.P.R. di due cittadini extracomunitari richiedenti asilo, ritenuti socialmente pericolosi.

Altri 10 stranieri sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per violazione delle misure alternative al rimpatrio, disposte con provvedimento del Questore di Udine.

3.800 permessi di soggiorno rilasciati e 55 revoche

Durante la stagione estiva, sono stati rilasciati oltre 3.800 permessi di soggiorno, a fronte di 55 revoche o rifiuti, che hanno comportato l’adozione di nuovi provvedimenti di allontanamento o di misure propedeutiche al rimpatrio.

L’intensificazione delle attività investigative e amministrative da parte della Questura di Udine dimostra l’impegno costante nel monitorare i flussi migratori, contrastare la permanenza irregolare e garantire sicurezza e legalità nel territorio provinciale.

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