Striscia la notizia: torna la 37esima edizione con Michelle Hunziker e Nino Frassica
"Striscia la notizia– la voce della complottenza" riparte con tante conferme e tante novità: inviati, collaborazioni e... per la prima volta un velino!
Striscia la notizia: torna la 37esima edizione con Michelle Hunziker e Nino Frassica
“Striscia la notizia – la voce della complottenza” riparte!
La 37esima edizione del programma ideato da Antonio Ricci tornerà da lunedì 23 settembre, alle ore 20:35 su Canale 5, con tante novità e sorprese.
«“Complottenza” è un neologismo che indica la cifra del momento: ormai tutto viene letto come un complotto», spiega Antonio Ricci riguardo al sottotitolo della 37esima stagione del tg satirico.
Questo pensiero è stato perfettamente ripreso dalle parole dell’ideatore del programma alla conferenza stampa avvenuta oggi. Ricci ha infatti parlato della morte della verità come conseguenza dell’attuale ricerca spasmodica della creazione di contenuti: «ciò che cattura l’attenzione è il falso».
Le novità di questa frizzante edizione di Striscia partono proprio dai conduttori: l’inedita coppia formata da Michelle Hunziker e Nino Frassica.
Alla conferenza stampa di oggi, Michelle Hunziker si è mostrata carica per la partenza di questa nuova edizione e molto entusiasta all’idea di sintonizzarsi con il collega. La Hunziker, infatti, sembra pronta a farsi trasportare dalla comicità surreale e dall’energia di Nino Frassica: le improvvisazioni del comico sono spiazzanti, ma è proprio questo il bello! La conduttrice riesce a stargli dietro con leggerezza e spontaneità: sembrano preannunciare un’ottima coppia.
Grande sorpresa anche sul bancone di Striscia: per la prima volta in assoluto in coppia ci saranno una Velina e un Velino: la ballerina 21enne Beatrice Coari e il performer 37enne Gianluca Briganti.
E le novità non finiscono qui. Tra le fila degli inviati ci saranno tanti debutti.
Dopo il successo a Pechino Express, Fabio Caressa e la figlia Eleonora sono diventati un’acclamata coppia social. E ora il sogno di lavorare insieme si avvera grazie a Striscia la notizia e alla nuova rubrica settimanale “Gli Oscar dei Caressas”, in cui i due assegneranno gli ambiti premi satirici a politici che si improvvisano attori, cantanti stonati e ad altri protagonisti di “filmati strani” visti in tv e sul web.
Il comico Antonio Ornano sarà “Socialman”, un aspirante uomo di cultura che, cadendo ogni volta nel tranello dei social di cui è schiavo, aggiornerà i telespettatori sulle ultime tendenze: filmati curiosi, video spettacolari, challenge pericolose.
Roberto Da Crema (il Baffo), perso nello spazio siderale dell’intrattenimento televisivo, proporrà in vendita al pubblico italiano gli oggetti di cui si vogliono liberare i personaggi dello spettacolo e della politica. La rubrica si chiamerà “Robe dell’altro mondo”.
Il Grande Flagello, content creator già noto sui social, realizzerà contenuti satirici esclusivi per Striscia.
Con questa stagione partono anche due grandi collaborazioni. La prima con il giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti, direttore editoriale di Today.it, che lavorerà con Striscia su alcune indagini. L’altra con lo storico portale di gossip e notizie Dagospia.com, che fornirà contenuti esclusivi al tg satirico.
Confermati gli storici inviati: Luca Abete, Rajae Bezzaz, Vittorio Brumotti, Marco Camisani Calzolari (MCC), Fabrizio Fontana (Capitan Ventosa), Jimmy Ghione, Alessio Giannone (Pinuccio), Max Laudadio, Enrico Lucci, Moreno Morello, Stefania Petyx con il suo inseparabile bassotto, Chiara Squaglia, Valerio Staffelli e Riccardo Trombetta.
Tornano anche le rubriche “Striscia lo striscione” e “Striscia il cartellone” di Cristiano Militello, “Capolavori del mondo in cucina” di Paolo Marchi, “Paesi, Paesaggi…” di Davide Rampello e l’appuntamento con i videoclip musicali di Highlander Dj in cui i politici (e non solo) ballano e cantano.
Ai nastri di partenza anche Francesca Manzini, il trasformista Dario Ballantini, che debutta nei panni del generale Roberto Vannacci, e Giuseppe Longinotti, la Elly Schlein di Striscia.
Il titolo della sigla di chiusura del programma è “Cun a cua” (Con la coda, dal dialetto ligure), una canzone sulle infinite code e liste d’attesa che attanagliano i cittadini italiani: dai caselli autostradali ai pronto soccorso, dagli asili ai musei, passando per i concerti.
Altra novità: da questo mese in tutti gli store digitali (Amazon Music, Spotify, Apple Music, YouTube Music, etc. etc.) è disponibile la compilation “Le hit del Gabibbo”, con le più famose sigle cantate dal pupazzone rosso: da “Fritto Misto” a “Fu fu dance”, da “Caramelle” a “Puzzoni”, da “Bimba Bum” a “Specchietti”, fino alle più recenti “App-però” e “Non ci sta!”.
“CUN A CUA”, ecco la sigla della 37ª edizione di Striscia la notizia
SIAMO AI TITOLI DI CODA.
CU’ ’A CÙA
SE TU STAI MALE
L’OSPEDALE STRABOCCA.
C’È TROPPA GENTE CHE NON ENTRERÀ.
IN AUTOSTRADA C’È LA FILA,
IMBOTTIGLIATI PER L’ETERNITÀ.
MUSEO E CONCERTO CON LA CODA.
PURE ALL’ASILO IL BIMBO IN CODA SE NE STA.
PIÙ CHE PAVONI
NOI SIAM CACATUA.
OHHH… CU’ ’A CÙA.
E MARCIRAI
CON QUEL VIAVAI
NIENTE BYE-BYE.
DÀI, FACCIAMO UN BEL GIROTONDO;
METTITI UN PENNACCHIO,
PETTINA IL MUSTACCHIO.
EVVAI, QUEL CHE SARÀ SI VEDRÀ!
SE MENTRE ASPETTI
IN BORSA SCOPPIA LA BOLLA
IL CU’ ’A CÙA LA RIGONFIERÀ.
MA SE TI FANNO MALE I PIEDI
IL CU’ ’A CÙA NON TI SALVERÀ.
C’È CHI SE PIOVE NON SI BAGNA
E CHI STA A MOLLO IN CODA COME UN BACCALÀ.
NON PROTESTARE SENNÒ TI FAI LA BÙA.
OHHH… CU’ ’A CÙA!
Il museo e il murale di Striscia la notizia
Il museo di Striscia la notizia è la prima e unica esposizione permanente al mondo dedicata a una trasmissione televisiva.
La piazza da cui si accede al museo è dedicata a Gianfranco D’Angelo, primo conduttore (con Ezio Greggio) di Striscia la notizia il 7 novembre 1988. In una parte della struttura completamente rinnovata, una teca espone la storica giacca con paillettes che D’Angelo indossò a Drive in.
Nel museo sono esposti poi numerosi premi ricevuti da Striscia e veri e propri cimeli: dalle prime telecamere nascoste, alla ricostruzione in scala di tutti gli studi di Striscia dal 1988 a oggi, oltre ad alcuni oggetti legati a grandi inchieste (il tubo Tucker, il Tapiro di sale consegnato a Vanna Marchi…) o a fatti memorabili (il Gabibbo che fonda un partito, Valerio Staffelli che viene aggredito dall’allora direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, il costume delle Veline che viene denunciato per vilipendio alla bandiera italiana, la lettera scritta al Gabibbo dall’allora Presidente del Consiglio Massimo D’Alema e molto altro ancora).
I visitatori possono sperimentare dal vivo la tecnica televisiva del chroma-key e scattare foto ricordo tra Gabibbi, Tapiri e altre installazioni, come la colonna di plexiglass del volume di oltre 4 metri cubi, piena di documenti relativi alle centinaia di contenziosi legali affrontati da Striscia o i 1.690 monitor che trasmettono vecchie puntate.
Nel settembre 2019 viene inaugurato, all’esterno dello studio di Cologno Monzese, il “Wall of Fame” di Lapo Fatai, un murale dalle dimensioni di ventisette metri di larghezza per cinque di altezza. La rappresentazione è un richiamo de “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci in chiave circense: al centro, un Gabibbo di oltre due metri domina la scena. Con una frusta in mano, cerca di addomesticare 26 Tapiri d’oro che si esibiscono in acrobazie ed evoluzioni.
Fatai, graffitaro milanese, classe 1995, è autore anche delle decorazioni dei corridoi che portano allo studio.
L’allestimento del museo è curato da Vittoria Ricci.
I sottotitoli delle 37 edizioni di Striscia la notizia
1988 Striscia la notizia, Giornale Radio
1989/1990 Striscia la notizia, La voce dell’innocenza
1990/1991 Striscia la notizia, La voce dell’incoscienza
1991/1992 Striscia la notizia, La voce dell’impotenza
1992/1993 Striscia la notizia, La voce dell’incontinenza
1993/1994 Striscia la notizia, La voce dell’intenza
1994/1995 Striscia la notizia, La voce dell’insistenza
1995/1996 Striscia la notizia, La voce dell’impenitenza
1996/1997 Striscia la notizia, La voce dell’incandescenza
1997/1998 Striscia la notizia, La voce dell’insorgenza
1998/1999 Striscia la notizia, La voce dell’inavvertenza
1999/2000 Striscia la notizia, La voce dell’interferenza
2000/2001 Striscia la notizia, La voce dell’imprudenza
2001/2002 Striscia la notizia, La voce dell’insolenza
2002/2003 Striscia la notizia, La voce della differenza
2003/2004 Striscia la notizia, La voce della renitenza
2004/2005 Striscia la notizia, La voce dell’indipendenza
2005/2006 Striscia la notizia, La voce della divergenza
2006/2007 Striscia la notizia, La voce della turbolenza
2007/2008 Striscia la notizia, La voce della persistenza
2008/2009 Striscia la notizia, La voce della supplenza
2009/2010 Striscia la notizia, La voce dell’influenza
2010/2011 Striscia la notizia, La voce dell’improvvidenza
2011/2012 Striscia la notizia, La voce della contingenza
2012/2013 Striscia la notizia, La voce dell’insolvenza
2013/2014 Striscia la notizia, La voce dell’irruenza
2014/2015 Striscia la notizia, La voce dell’indecenza
2015/2016 Striscia la notizia, La voce dell’invadenza
2016/2017 Striscia la notizia, La voce dell’impudenza
2017/2018 Striscia la notizia, La voce dell’intraprendenza
2018/2019 Striscia la notizia, La voce dell’inconsistenza
2019/2020 Striscia la notizia, La voce della resilienza
2020/2021 Striscia la notizia, La voce dell’insofferenza
2021/2022 Striscia la notizia, La voce dell’inscienza
2022/2023 Striscia la notizia, La voce dell’intransigenza
2023/2024 Striscia la notizia, La voce della veggenza
2024/2025 Striscia la notizia, La voce della complottenza
Antonio Ricci
Nasce il 26 giugno 1950 ad Albenga (Savona). Si laurea in Lettere e poi in Storia dell’Arte.
Insegnante e preside (il più giovane della storia in Italia) di un istituto superiore di Genova, a soli 29 anni firma come autore la prima serata del sabato di Raiuno (Fantastico). I suoi programmi hanno fatto la storia della televisione, precorrendo i tempi e destrutturando, attraverso un linguaggio nuovo, i canoni preesistenti, come ha riconosciuto anche la Sorbona di Parigi, che nel 1999 l’ha invitato a tenere un ciclo di tre lezioni sulla televisione.
Da 37 edizioni firma il cult televisivo Striscia la notizia. Dice: «Agisco per legittima difesa, cerco di resistere alla delinquenza del potere». “Resistenza” che riceve un importante riconoscimento l’8 ottobre 2013: la Corte di Strasburgo sanziona la giustizia italiana per violazione della Carta europea dei diritti dell’uomo. Il tribunale europeo ritiene infatti lesiva della libertà d’informazione la condanna a quattro mesi di carcere ad Antonio Ricci per aver trasmesso nel 1996 una lite fuori onda fra Aldo Busi e Gianni Vattimo. Fuori onda trasmesso con uno scopo ben preciso: far emergere come anche i programmi culturali fossero costruiti per creare polemiche acchiappa audience.
Il 5 maggio 2023, a Roma, riceve il Premio Guido Carli, che va a “talenti che danno lustro all’Italia nel mondo”. La motivazione: «Antonio Ricci è il genio della televisione. Destrutturare canoni e linguaggi è il suo mestiere, fare la Velina il suo sogno irrealizzato, almeno così giura. Ligure di Albenga, si laurea in Lettere e in Storia dell’arte. A Genova è il più giovane preside della storia d’Italia, ma è la tv l’incontro della vita, a 29 anni: firma come autore Fantastico, la prima serata del sabato di Rai 1. Da lì, una scalata che gli è valsa 31 Telegatti e 33 Oscar tv. Racconta che per questioni di spazio tiene i libri sul letto e dorme sul comodino. Il giardinaggio lo inebria: con la sua famiglia ha salvato e restaurato, senza contributi pubblici, un parco inglese in Italia nominato “Parco più bello d’Italia”. Ai giovani raccomanda di non fidarsi troppo di chi dispensa consigli e avverte: “Per affondare il Titanic, bisogna fare come l’iceberg: emergere solo in piccolissima parte”».
PREMI E RICONOSCIMENTI
Dal 1980 a oggi ha vinto 31 Telegatti, compresi i Telegatti speciali per i trenta e i trentacinque anni di Striscia. Detiene il record assoluto di Telegatti vinti, oltre a quello degli Oscar Tv con 33 statuette (tra cui quella per l’edizione del 2016, non andata in onda, e quella di diamante per i vent’anni di Striscia la notizia).
Nel 1987 è al Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera, dove riceve il massimo riconoscimento, la Palma d’oro.
Nel 1994 riceve la Maschera d’argento, oscar internazionale dello spettacolo.
Nel 1995 riceve il Premio Internazionale Ennio Flaiano per «l’attenta, intelligente ricerca di nuove forme espressive, per la vivacità dei temi trattati, anche di scottante attualità sociale e politica, e per la corrosiva spregiudicatezza stilistica», e per Striscia la notizia come «programma che con maggiore continuità ha quotidianamente dimostrato la vitalità della satira televisiva».
Nel 1999 riceve a Milano lo storico Premiolino, premio “Giornalista del mese”, con questa motivazione: «Attraverso la griglia di scherzi e lazzi originali ed esilaranti, Striscia la notizia riesce a insinuare dubbi, a suggerire raffronti, a stimolare critiche sulla via di un effervescente anticonformismo. Salutare esempio di intelligenza e vivacità televisiva», spiega il Presidente del Premiolino, Gaetano Tumiati. Il premio in denaro viene devoluto al Gruppo Abele di don Luigi Ciotti.
Nel 2003 riceve dalle mani di Enzo Biagi e Giorgio Bocca il premio È Giornalismo, fondato dai due celebri giornalisti insieme a Indro Montanelli. «Un singolare cronista di questo tempo», si legge nella motivazione, «uno che porta nel giornalismo l’altra faccia della possibile verità, allarga l’orizzonte della libertà di giudizio e di espressione e dice spesso qualcosa di più della cronaca consueta». Anche in questa occasione il premio in denaro è stato devoluto in beneficenza al Gruppo Abele di don Ciotti.
Nel 2003, a Viareggio, riceve il Burlamacco d’oro, premio che la Fondazione Carnevale di Viareggio riserva a personaggi del mondo dello spettacolo e dei media i cui percorsi artistici richiamano le caratteristiche salienti della manifestazione.
Nel 2007 riceve il Premio Satira Politica, riconoscimento alla carriera consegnato in occasione dei vent’anni di Striscia la notizia. Nello stesso anno è il primo a ricevere la Fionda di Legno, assegnatagli dai Fieui di Caruggi per la campagna d’informazione contro la realizzazione nel centro storico di Albenga di quattro torri alte 80 metri al posto dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia. Il premio, che gli viene consegnato per strada davanti alle torri, da quell’anno inizierà ad assumere un certo rilievo, fino a diventare un evento (che si svolge nel Teatro Ambra di Albenga) sempre più importante a livello nazionale.
Nel 2007 a Santa Margherita Ligure (Genova) riceve il Premio Fernanda Pivano. La stessa Pivano, durante la premiazione, dichiara: «Ah, questo Antonio Ricci. Chi non lo conosce? E, più pericoloso, è che lui conosce tutti noi così bene. Non solo: chi di noi non si è divertito almeno una volta con questi suoi spettacoli denunciatari. […] Di lui mi parlava Fabrizio De André tanto tempo fa e a lui mi lega l’amore per il nostro mare ligure».
Nel 2008 riceve il Premio La Ginestra «per il graffio della satira e l’abbraccio della solidarietà» e il Premio Nazionale Pannunzio «per aver dato una nuova impronta alla comunicazione televisiva, svolgendo un ruolo di contraltare e di stimolo nei confronti del giornalismo italiano».
Nel 2009 una giuria composta da magistrati ed esponenti della società civile gli consegna il Premio Nazionale Arycanda per la Sezione Impegno Civile, un riconoscimento per «valorizzare persone speciali che lavorano e vivono ispirate dal senso di giustizia. Grazie ad Antonio Ricci nascono inchieste e, seppur satirica, quella di Striscia la notizia è un’informazione acuta e precisa».
Nel 2011 ritira il Premio Margutta per la Sezione Autore Televisivo, come riconoscimento alla carriera, e il Premio Giornalistico Cinque Terre per avere saputo «innovare brillantemente il giornalismo d’inchiesta e di costume, con una forte accezione satirica e umoristica, senza per questo privarlo di credibilità e obiettività, come dimostra nel panorama dell’informazione televisiva la voce rara, vivace e priva di conformismo di Striscia la notizia». L’ammontare del premio viene interamente devoluto alla Croce Bianca di Albenga.
Nel 2011, a Imperia, nel corso della rassegna cinematografica Musicals Movies & Co., gli viene consegnata la medaglia della Presidenza della Repubblica, come riconoscimento «per il suo ruolo di geniale innovatore nel campo dello spettacolo».
A Breno (Brescia), durante la nona edizione del Festival della canzone umoristica d’autore Dallo sciamano allo showman, viene anche premiato con la Targa Shomano 2011, come avanguardista mediatico della comunicazione satirica d’autore che ha saputo mantenere la sua innata signorilità in un mondo urlato.
Ad Albenga, inoltre, durante la cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Albingaunum – Città delle Torri 2011, riceve il Premio speciale del Presidente della Repubblica «come autore televisivo di grande successo e creatore di un telegiornale satirico capace di grandi denunce civili e politiche».
Nel 2011, a Roma, durante la terza edizione del Salone della Giustizia, riceve il Premio Codacons Amico del Consumatore «per l’ultradecennale impegno nella difesa dei diritti dei cittadini/consumatori, per il coraggio e la trasparenza con cui ha condotto la sua azione, per la capacità di far conoscere e comprendere tutti i temi trattati, riuscendo sempre a far sorridere, con garbo e ironia».
Nel 2013 ottiene il Premio Città di Osimo “Italiani con la testa”, per aver inventato, si legge nella motivazione, «un modo nuovo di divulgare vere e proprie inchieste giornalistiche sui mali del nostro Paese, contribuendo alla ricerca della verità e, spesso, alla risoluzione di spinose questioni con l’uso intelligente e raffinato dell’ironia e della satira».
Nel 2013, a Genova, nel Palazzo della Borsa, riceve il Premio Fabrizio De André, che intende valorizzare chi è capace di diffondere la cultura ligure, in special modo quella genovese, fuori dalla regione. Questa la motivazione: «Perché ogni giorno ci strappa un sorriso, pur svelandoci gli inganni e i dribbling dei potenti con voce ligure e ironia incisiva».
Nel 2014, in occasione della 41esima edizione del Premio Scanno (iniziativa creata dalla Fondazione Tanturri, che celebra personaggi che si sono distinti in letteratura, economia, diritto, medicina ed ecologia), riceve il Premio per l’Ambiente (ritirato dall’inviato di Striscia, Luca Abete) «per aver portato nel giornalismo, grazie a Striscia la notizia, l’altra faccia della possibile verità, allargando l’orizzonte della libertà di giudizio e di espressione, spesso svelando qualcosa di più della cronaca consueta», come riportato nella motivazione del riconoscimento.
Nel 2014, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, durante la quarta edizione dell’Italian Leadership Event (il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi), viene insignito dell’Italian Leadership Award «per essere stato autore tra i più creativi e inventivi, capace di dar voce alla società italiana, anticipandone le tendenze, ed essersi distinto nel panorama nazionale e internazionale come punto di riferimento della televisione italiana. Innovatore temerario e infaticabile, provocatorio, da sempre megafono della vita di tutti i suoi telespettatori».
Nel 2015 riceve dal Club Santa Chiara – Compagnia di Comunicazione il Premio Santa Chiara. Le motivazioni del riconoscimento conferitogli riprendono quanto già affermato dalla bibbia americana dello spettacolo, Variety: «Antonio Ricci, con il suo gusto tra la commedia e il varietà, ha cambiato il volto della Tv italiana». A questo, commenta il Presidente del Club Santa Chiara, Marco Palmisano, va aggiunto che fin dalla prima sua edizione di Fantastico del 1979 a oggi «Antonio Ricci ha firmato oltre 10 mila ore di intrattenimento e di svago televisivo per milioni di famiglie italiane, sempre con grande gusto e senso dell’ironia, dando un volto popolare alla satira non solo politica, ma di costume. Con Striscia la notizia, da oltre 27 anni in testa agli ascolti dell’Access Prime Time, Antonio Ricci si conferma una vera e propria macchina da guerra degli ascolti e dei gusti televisivi degli italiani. Nessuna altra trasmissione, oggi, è paragonabile a Striscia per qualità, successo e durata».
Nel 2016 riceve il premio alla carriera nell’ambito dell’undicesima edizione del Video Festival Imperia.
Nel 2016 al Festival ANTICOntemporaneo di Cassino riceve il Premio Visioni, assegnato dal presidente della giuria e direttore artistico del Festival Massimo Arcangeli, che ha detto: «L’ho sempre visto così, Antonio Ricci, come il Robin Hood di un giornalismo dalla parte dei poveri (i vessati dal Fisco, le vittime di soprusi, i truffati), potentemente animato da un senso civico e un impegno civile che, da normale lettore di giornali e fruitore di telegiornali, mi chiedo spesso dove sia finito in tanta informazione nostrana».
Nel 2017, in occasione del primo Festival Nazionale di Bioetica, organizzato a Santa Margherita Ligure dalla professoressa Luisella Battaglia, gli viene conferito uno speciale riconoscimento con la seguente motivazione: «Tutelare la salute umana contro le truffe dei ciarlatani, difendere l’ambiente dalle continue aggressioni, vigilare sul benessere degli animali contro gli abusi è fare opera di bioetica quotidiana, rafforzare il sentimento e la responsabilità di una salute globale e indivisibile. È quanto ha fatto in questi anni Antonio Ricci con la trasmissione Striscia la notizia, con determinazione pari alla leggerezza».
Nel 2018, a Milano, riceve dall’Unione Nazionale Imprese di Comunicazione (UNICOM) il premio speciale L’Italia che comunica tra le stelle, riconoscimento assegnato al personaggio dello spettacolo che nell’ultimo anno si è distinto come miglior comunicatore. La motivazione: «Amato, criticato, adulato e temuto – così lo descrive il settimanale Panorama – si è sempre distinto per le sue acute intuizioni e l’estro nell’affrontare la satira e l’ironia televisiva, inventando format, tormentoni e lanciando personaggi di successo. Mattatore indiscusso della televisione, dai primi anni 80 entra nelle case di tutti gli italiani come autore di programmi cult come Fantastico, Drive In, Paperissima, fino a Striscia la notizia, che quest’anno festeggia 30 anni. Programma satirico di informazione televisiva più longevo al mondo (già nel 2011 è entrato nel Guinness dei Primati), Striscia la notizia conta oltre 6.450 puntate e, nel corso degli anni, ha raggiunto oltre 40 miliardi di telespettatori. Un successo fatto di inchieste, scandali, interviste e grandi esclusive: un mix di componenti che ne fanno un fiore all’occhiello della televisione italiana. Ad Antonio Ricci, per la sua capacità di comunicare in maniera trasversale con eleganza e travolgente umorismo; da sempre originale, geniale e coraggioso paladino della libera informazione e denuncia sociale».
Nel 2023, a Roma, riceve il Premio Guido Carli, che va a “talenti che danno lustro all’Italia nel mondo”.
Nel 2024, a Viareggio (Lucca), durante il celebre Carnevale, riceve il Premio Gianfranco Funari – Giornalaio dell’anno 2024, con la motivazione: «Con piglio iconoclasta, Ricci si diverte a creare e a far emergere scandali e polemiche che scuotono l’opinione pubblica». Nell’occasione, Ricci ricorda i primi incontri con Funari: «L’ho conosciuto al Derby di Milano a 23 anni, mi ha insegnato la comicità ed è stato anche un maestro di vita. Io, lui e Costanzo eravamo sulla lista nera di Craxi. Berlusconi ha negoziato e hanno fatto fuori solo Gianfranco».
CINEMA
Per il grande schermo scrive la sceneggiatura del film Cercasi Gesù (1982), interpretato da Beppe Grillo, Fernando Rey e Maria Schneider, con la regia di Luigi Comencini.
PUBBLICAZIONI
Striscia la tivù (Einaudi, 1998)
Venti di Striscia (volume celebrativo per il ventennale di Striscia – Electa, 2007)
Me Tapiro (Mondadori, 2017)
Sono moltissimi i saggi dedicati a Striscia la notizia e ad Antonio Ricci. Il più importante è del novembre 2011: una ricerca quantitativo/qualitativa dell’Università Luigi Bocconi di Milano dal titolo La rilevanza sociale, culturale ed economica di Striscia la notizia. Dalla nascita a oggi, che certifica, tra l’altro, come nel corso degli anni (ovviamente fino alla data di pubblicazione) le inchieste del programma di Ricci abbiano fatto risparmiare alla pubblica amministrazione 7,8 miliardi di euro.
ARTE E AMBIENTE
Autore impegnato per la tutela dell’ambiente, dal 1999 Antonio Ricci sostiene i progetti del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Diversi i suoi interventi, sia ai convegni nazionali organizzati dal FAI, sia attraverso il suo continuo supporto con Striscia la notizia alle iniziative promosse dal Fondo per l’Ambiente.
Nel 2004 Antonio Ricci e la moglie Silvia Arnaud acquistano in una vendita all’asta battuta a Roma il Fondo storico di Carlo Levi, costituito da manoscritti, diari, schizzi e bozze di futuri lavori. Il fondo è poi stato donato alla città di Alassio.
Nel 2006 organizza con la moglie Silvia Arnaud una cordata per sottrarre alla speculazione edilizia il complesso di Villa della Pergola, ad Alassio, perfetto esempio di architettura di fine Ottocento, salvandone il parco, che era stato definito «una della meraviglie della Riviera».
Nel 2012 il parco della villa è stato aperto al pubblico con l’aiuto del FAI, nel corso di una cerimonia alla quale ha partecipato l’ambasciatore del Regno Unito, Christopher Prentice, oltre a Caroline Hanbury e agli eredi dei McMurdo e degli Hamilton-Darlymple, famiglie che in passato erano state proprietarie o avevano vissuto nella tenuta.
Nel 2007 il suo tg satirico denuncia il progetto di costruzione di quattro torri alte 80 metri nel centro storico di Albenga, contribuendo in maniera determinante alla decisione delle amministrazioni locali di non realizzare tale scempio edilizio. Circa un anno dopo, Striscia la notizia, accusata di diffamazione dalla società che proponeva il progetto, viene assolta. Nella sentenza si legge come «la critica di Ricci sia stata argomentata in modo razionale e sulla base di effettivi presupposti di fatto».
Nel 2011 viene presentato il libro La Mortola e Thomas Hanbury dell’editore Allemandi & C., che contiene gli atti della Giornata di studi svoltasi nel novembre 2007 e in cui è ripercorsa la storia di chi ha saputo trasformare una proprietà terriera in un giardino botanico di fama internazionale. Il volume è pubblicato grazie al contributo di Antonio Ricci e della moglie Silvia Arnaud.
Nel 2012 viene invitato a partecipare al convegno Cosa ci hanno insegnato 7 anni di lotta al punteruolo rosso delle palme, organizzato dal Centro Studi e Ricerche per le Palme di Sanremo, a Villa Nobel.
Nel 2013, nell’ambito della Tre giorni per il giardino promossa dal FAI al Castello di Masino, a Caravino (Torino), con Pedro Minto e Paolo Pejrone, partecipa alla conferenza sugli agapanti.
Nello stesso anno, Antonio Ricci e sua moglie Silvia Arnaud vincono il Gran Premio Giardini 2013, istituito dall’associazione Grandi Giardini Italiani, con la seguente motivazione: «Con grande coraggio hanno salvato dalla speculazione e dall’oblio uno degli ultimi giardini liguri della famiglia Hanbury. In tempo record hanno ricreato tutti i muri a secco originari e ripiantumato l’intero giardino, che torna a essere uno dei più belli d’Italia».
Nel 2014 è ospite dell’evento culturale La Milanesiana e con parole e immagini ripercorre la storia di Villa della Pergola, realizzata alla fine del XIX secolo e salvata dalla speculazione edilizia. A Cernobbio (Como), nella cornice di Villa Erba, in occasione della sesta edizione di Orticolario (il prestigioso evento dedicato al giardinaggio evoluto), presenta il libro di Alessandro Bartoli Un sogno inglese in riviera. Le stagioni di Villa della Pergola.
Nel Castello di Masino, a Caravino (Torino), in occasione della decima edizione di Due giorni per l’autunno, la mostra-mercato organizzata dal FAI, presenta il libro Storia di Quirina, di una talpa e di un giardino di montagna di Ernesto Ferrero (Edizione Einaudi), insieme all’architetto Paolo Pejrone e alla Direttrice della rivista Gardenia, Emanuela Rosa-Clot.
Inoltre, illustra il caso di Villa della Pergola ad Alassio nel seminario dal titolo «Fare sistema sul territorio: come un investimento specifico in bellezza può ricadere sul perimetro territoriale circostante», organizzato dalla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano, in collaborazione con il FAI.
Nel 2016 Antonio Ricci e sua moglie Silvia Arnaud vincono la quarta edizione del Premio Giorgio Gallesio, consegnato dal Circolo degli Inquieti di Savona e dedicato a personalità che hanno dato lustro al mondo del giardinaggio, dell’orticoltura, dell’agricoltura e della botanica, e si sono prodigate nella preservazione del paesaggio. I coniugi Ricci vengono premiati in quanto «promotori dei restauri di Villa della Pergola e dei suoi giardini ad Alassio», insieme ed ex aequo a Marco Magnifico, Vicepresidente del FAI.
Nel 2018 a Cartosio (Alessandria) è l’ospite d’onore della quarta edizione di Autunno Fruttuoso, la festa dei frutti d’autunno e della biodiversità. Durante l’evento, l’ideatore di Striscia la notizia riceve un premio per il suo impegno in campo botanico e, in qualità di grande appassionato di agrumi, dialoga con la giornalista Emanuela Rosa-Clot, direttrice del mensile Gardenia, e con il vivaista Pierfranco Montina.
Ad Albenga (Savona), riceve il Premio Carciofo d’Oro per essersi sempre battuto per tutelare l’arte e la cultura del territorio ligure.
Nel 2019 alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, in occasione delle Giornate di Studi dell’Associazione Orticola di Lombardia, tiene un incontro dal titolo Un esempio virtuoso per recuperare un giardino storico, in cui approfondisce il tema del recupero come occasione culturale e turistica, esemplificato dai giardini storici di Villa della Pergola ad Alassio.
Nel 2022 i Giardini di Villa della Pergola hanno vinto il concorso Il Parco più bello d’Italia per l’edizione unificata 2020-2022 nella categoria Parchi Privati. La giuria li ha definiti «meta di impareggiabile bellezza che affaccia sull’acqua». Il concorso Il Parco più bello d’Italia vanta il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, del Ministero dell’Ambiente, dell’UNESCO, dell’ACI e con l’adesione del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e dell’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio).
Per la selezione dei vincitori, il comitato scientifico ha valutato i seguenti parametri: l’interesse storico-artistico e botanico, lo stato di conservazione, gli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, l’accessibilità, la presenza di servizi, le relazioni con il pubblico e la promozione turistica.
Nel 2023 arriva il via libera dalla Regione Liguria per la realizzazione del progetto L’Orto Rampante, affidato all’architetto Renzo Piano. Ogni anno Italo Calvino saliva la collina di Alassio, adiacente a Villa della Pergola, per andare a trovare il suo amico Carlo Levi che, ogni anno, gli dipingeva un ritratto. Verrà data vita a una azienda agricola bio, sarà recuperata Villa Levi e verranno create tre serre per attività didattiche e ricettive.
Nel 2023 a Cologno Monzese (Milano), durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione di Striscia la notizia, Ugo Nespolo, la più alta autorità patafisica italiana e fondatore con Enrico Baj dell’Istituto Patafisico Ticinese, tra i massimi artisti italiani viventi, consegna a sorpresa ad Antonio Ricci l’ambitissimo e rarissimo diploma di Patafisico, un alto onore internazionale riconosciuto a chi pratica la Scienza delle soluzioni immaginarie. Antonio Ricci entra così nel gotha di intellettuali della Patafisica, che comprende, tra gli altri, Italo Calvino, Umberto Eco, Dario Fo, Edoardo Sanguineti, Boris Vian, Marcel Duchamp, Max Ernst, Jacques Prévert, Raymond Queneau, Topor, René Clair, Jean Dubuffet e Man Ray.
Nel 2023 Striscia la notizia ottiene la certificazione “Green Audiovisual”, che riconosce al tg satirico di Antonio Ricci le migliori pratiche di sostenibilità ambientale come pianificazione operativa, consumi energetici, logistica, food & beverage, gestione materiali, rifiuti e comunicazione, certificate dal Bureau Veritas.
MOSTRE
Nel 2007 la Fondazione La Triennale di Milano festeggia le venti edizioni di Striscia la notizia con la mostra in chiave pop Venti di Striscia. Un’esposizione durata due settimane, che vede la presenza di oltre 50 mila visitatori. Un’installazione artistica che racconta l’Italia degli ultimi vent’anni attraverso 4.138 schermi televisivi da 7 pollici. In questa occasione, 11 grandi artisti di fama internazionale (James Jarvis, Ian Stevenson, Pierluigi Cerri, Aldo Cibic, Michele De Lucchi, Piero e Francesco Lissoni, Alessandro Mendini, Mario Piazza, Italo Rota, Denis Santachiara) realizzano opere in limited edition reinterpretando il trofeo simbolo di Striscia la notizia: il Tapiro. Anche la casa editrice Electa sposa il progetto, pubblicando il libro Venti di Striscia (2007). Il testo, con una prefazione di Edmondo Berselli, ripercorre dalla A alla Z immagini, segni e simboli del tg satirico che hanno caratterizzato il suo successo. Inoltre, sempre in occasione di Venti di Striscia, l’Osservatorio sui Diritti dei minori assegna al tg satirico un premio straordinario e il suo Presidente, Antonio Marziale, elogia il modo di fare televisione di Striscia la notizia.
Nel 2008 la città di Torino inaugura alla Sala Bolaffi la mostra L’arte per strada. I manifesti del Maggio francese. Si tratta di oltre 90 manifesti e bozzetti dell’archivio di Antonio Ricci. Le opere d’arte, esposte per la prima volta in Italia, furono affisse nel ’68, a Parigi, sui muri del Quartiere latino e raccontano l’inizio della protesta del Maggio francese.
Dal 2013 al 2014 una parte dell’archivio di Street Art di Antonio Ricci è esposta alla Tate Liverpool nell’ambito della mostra Art Turning Left. Si tratta di trenta opere (su 230 totali), che comprendono una decina di manifesti dell’Atelier Populaire, una ventina di détournements situazionisti e La Bouteille di Guy Debord.
Nel 2013 la galleria dell’Institut Français di Milano ospita la mostra-evento Vive l’Armerdre!: un progetto, curato da Italo Rota, dedicato al fondatore della patafisica e padre del teatro dell’assurdo Alfred Jarry. In mostra anche alcune prime edizioni originali e due manoscritti, di cui uno inedito di Jarry, provenienti dalla collezione privata di “un véritable lutin pataphysique italien”: Antonio Ricci.
Nel 2015 nasce il museo di Striscia la notizia.
SEMINARI E DIBATTITI
Antonio Ricci è spesso invitato a tenere lezioni e seminari presso atenei italiani e stranieri.
Nel 1989 è alla Festa dell’Unità di Genova, dove insieme a Maurizio Costanzo e ad Angelo Guglielmi partecipa al dibattito dal titolo Il futuro della televisione.
Nel 1991 tiene una relazione al seminario Il linguaggio giovanile fra vecchi e nuovi modelli, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. L’intervento è stato poi pubblicato, l’anno successivo, nel volume Il linguaggio giovanile degli anni Novanta (Laterza).
Nel 1996 interviene a Firenze al seminario Il mondo della comunicazione e la lingua nazionale, serie di dibattiti presieduti da Giovanni Nencioni, presidente dell’Accademia della Crusca (Istituto nazionale per lo studio e la salvaguardia della lingua italiana).
Nel 1999 viene invitato alla Sorbona di Parigi, dove tiene un ciclo di tre lezioni sulla televisione: Tv e potere. Perché il presidente del Consiglio Massimo D’Alema scrive a un pupazzo di peluche?; Tv e realtà. L’informazione televisiva in Italia: censura e contraffazione; La Télévision du doute: guignols, sosies et montages.
Nel 2000 partecipa con Umberto Eco al dibattito Dalla paleo alla neo televisione, nell’ambito del convegno “Editoria e Innovazione” tenutosi nella sede milanese dell’Assolombarda. «Antonio Ricci è un lettore sottilissimo», dichiara Eco al Tg2 al termine del dibattito.
Nel 2006, a Genova, partecipa alla conferenza Una Tv senza senso? in compagnia del poeta e critico letterario Bernard Noël. Nel corso dell’incontro, organizzato dal Centro Culturale Europeo, l’intellettuale francese dice di Ricci: «È l’Alfred Jarry della televisione».
Nel 2009, presso la XXII Fiera del Libro di Torino, partecipa all’incontro Fondo Carlo Levi ad Alassio, occasione in cui, insieme a David Bidussa della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a Giovanni Tesio dell’Università del Piemonte Orientale e ad Alberto Beniscelli, docente di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova, presenta al pubblico l’inventario delle carte di Levi.
Nel 2011 alla Fondazione La Triennale di Milano, all’interno della quarta edizione del Forum internazionale dedicato ai rapporti tra arte, cultura e business, si tiene il workshop Cultura d’élite e cultura di massa. Ricci interviene con Carlo Guglielmi (Presidente Cosmit), Elena Miroglio (Executive Vice President di Miroglio Group) e il musicista Ramin Bahrami.
Nel 2011 all’Università Luigi Bocconi di Milano vengono presentati i risultati della ricerca La rilevanza sociale, culturale ed economica di Striscia la notizia. Dalla nascita a oggi, condotta dal CReSV (Centro di Ricerche su Sostenibilità e Valore dell’Università Bocconi) e scritta da Maurizio Dallocchio ed Emanuele Teti. Ne discutono, presso l’Aula Magna dell’ateneo: Maurizio Dallocchio (Nomura Chair of Corporate Finance), Severino Salvemini (Ordinario di Organizzazione Aziendale e Presidente di Telecom Italia Media), Francesco Perrini (Direttore del CReSV), Alessandro Salem (Direttore generale dei contenuti di RTI), Carlo Freccero (Direttore di Rai4), Livia Pomodoro (Presidente del Tribunale di Milano), Marco Magnifico (Vicepresidente esecutivo del FAI) e, naturalmente, Antonio Ricci. Durante il dibattito afferma: «Striscia è una messa in scena, una Messa in scena con i suoi riti e i suoi officianti», e celebra una sorta di liturgia della decostruzione. Sul bancone di Striscia troneggia infatti la simbologia dello «tsunami, dell’onda con la sua forma tonda, che ricorda un punto interrogativo: mai una verità, mai un punto esclamativo». E ancora: «Non possono dirmi che sono il papà di Striscia. Il dubbio è il padre di Striscia, non io».
Nel 2012 è all’Università Bocconi di Milano come ospite della lezione dei professori Fabrizio Montanari e Severino Salvemini.
Nel 2014 incontra gli studenti dell’Università Iulm di Milano in occasione della tavola rotonda A tavola con Striscia organizzata dal professore Vincenzo Russo. Ricci parla della venticinquennale esperienza di Striscia la notizia nella denuncia di truffe alimentari. Con lui, Davide Rampello, direttore artistico dell’Expo 2015 e titolare della rubrica di Striscia “Paesi, Paesaggi…”, dedicata alle eccellenze italiane, e il suo collaboratore Luca Masia.
Nel 2014, a Milano, l’Università Luigi Bocconi organizza una tavola rotonda intitolata La Milano degli anni ’80 e il bocconiano di Drive In. Dopo l’introduzione del professore Severino Salvemini, promotore dell’incontro, intervengono Antonio Ricci, creatore di Drive In, l’attore Sergio Vastano (che impersonava il bocconiano in quel famoso varietà), Myriam De Cesco, giornalista, già direttore di Capital (rivista simbolo dell’epoca degli yuppies), il critico d’arte Philippe Daverio e la bocconiana Antonella Carù.
Nel 2014, a Roma, a Villa Miani, racconta le “cose da non credere della Tv” nel corso dell’incontro Cose da non credere, promosso dall’Unione nazionale consumatori e dedicato alla consapevolezza dei consumatori. Intervengono anche Guido Bortoni (presidente dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico), i direttori Andrea Vianello (Raitre), Sarah Varetto (Sky Tg24), Luigi Contu (Ansa), il generale Cosimo Piccinno (NAS) e il dott. Antonio Apruzzese (Polizia Postale). Inoltre, presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori di Perugia, incontra il pubblico della quinta edizione di IMMaginario (festival dedicato alla cultura, alla creatività e all’innovazione), in un confronto-racconto con il direttore artistico dell’evento Alessandro Riccini Ricci e il giornalista Marco Molendini.
Nel 2015 al Piccolo Teatro Grassi di Milano ricorda l’amico Giorgio Faletti in occasione della manifestazione Milano per Gaber, che ha ospitato lo spettacolo-omaggio a Faletti L’assurdo mestiere.
Nel 2017 al Teatro Massimo di Benevento è protagonista del Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’associazione culturale filosofica Stregati da Sophia, diretta da Carmela D’Aronzo.
Nel 2017 all’Università degli Studi di Genova per il modulo dell’ISSUGE “Editoria e giornalismo, dalla scuola alla carta stampata”, di cui è responsabile il professore Vittorio Coletti, tiene un incontro con gli studenti dal titolo Raccontare l’attualità, in cui spiega come si costruisce un telegiornale che si muove tra satira e denuncia, come si raccolgono e selezionano le notizie, come si raccontano nello speciale formato, nei tempi e ritmi particolarissimi di una trasmissione che da decenni domina il campo.
Nel 2019, in tre differenti occasioni, accoglie negli studi di Striscia la notizia gli studenti di tre università di Milano (Naba, Iulm e Cattolica) e risponde alle loro domande durante una conferenza sulla storia del tg satirico e della televisione. Prima di assistere alla trasmissione fra il pubblico, gli studenti hanno visitato il museo, gli studi di Striscia e il backstage.
Nel 2019 il Piccolo Teatro Grassi di Milano celebra i 50 anni dalla prima rappresentazione di Mistero Buffo con un nuovo allestimento del capolavoro di Dario Fo e Franca Rame. Per l’occasione, Antonio Ricci, insieme a Jacopo Fo, introduce una delle serate ricordando gli amici Dario e Franca.
Nel 2023 all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano si tiene il workshop “40 anni di Drive In. La trasmissione che ha cambiato la storia della tv”, dove Antonio Ricci, davanti a oltre 600 studenti, racconta fatti storici e aneddoti legati al rivoluzionario varietà degli anni Ottanta. Durante il convegno intervengono Victoria Cabello, Alessandro Cattelan, Carlo Freccero, Barbara Palombelli, Massimo Scaglioni, direttore del Ce.R.T.A. – Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi dell’Università Cattolica, e Anna Sfardini, direttore del master Fare TV.
Nel 2024 all’Università La Sapienza di Roma, Antonio Ricci tiene la lezione-evento “Drive In e la Storia della Televisione” in cui racconta il suo rivoluzionario programma agli studenti del Dipartimento di storia, antropologia, religioni, arte e spettacolo: «Il segreto di Drive In era offrire l’alto e il basso, mescolando vari livelli di lettura. Non era una trasmissione di nicchia, puntava al nazional-popolare in senso quasi gramsciano». Con lui, Victoria Cabello, Enrico Mentana e Barbara Palombelli – moderati dal docente Andrea Minuz e dal giornalista Michele Masneri – ricordano la storia dirompente di un fenomeno tv rimasto nella memoria collettiva di più generazioni. Nella giornata vengono presentate le ricerche di Luca Barra (Università di Bologna) sulla storia delle tv locali e l’evoluzione della comicità, di Damiano Garofalo e Giulia Crisanti (Sapienza) sul contesto televisivo anni ’80 e l’americanizzazione della scena italiana e quella di Francesca Cantore e Silvia Campisano (Sapienza) dal titolo “La ricezione italiana di Drive In: dal duopolio agli anni dieci del 2000”.
PROGRAMMI TV
1979 Fantastico varietà, Raiuno
1980 Te la do io l’America varietà, Raiuno
1980 Hello Goggi varietà, Canale 5
1981 Fantastico 2 varietà, Raiuno
1982 Fantastico 3 varietà, Raiuno
1982 Orrore: Sabani o della crisi di identità varietà, Rete 3
1983 Buone Notizie rubrica all’interno di Domenica In, Raiuno
1983 – 1988 Drive In varietà, Italia 1
1984 Te lo do io il Brasile varietà, Raiuno
1987 Lupo solitario varietà, Italia 1
1988 Matrioska varietà, mai trasmesso
1988 L’Araba Fenice varietà, Italia 1
1988 Odiens varietà, Canale 5
1988 – oggi Striscia la notizia varietà, Italia 1 e poi Canale 5
1989 Barzellettieri d’Italia varietà, Italia 1
1990 Free dog, Fantastico Trapani varietà, Raidue
1990 Natale in casa Gabibbo film, Italia 1
1991 Mondo Gabibbo varietà, Italia 1
1990 – 2006, 2008, 2010, 2011, 2013
Paperissima – Errori in TV varietà, Italia 1 e poi Canale 5
1990, 1995, 1997, 1999, 2001, 2003, 2005, 2007, 2008, 2009, 2011 – oggi
Paperissima Sprint varietà, Italia 1 e poi Canale 5
1996 Quei due sopra il varano sit-com, Canale 5
1998 Doppio Lustro varietà estivo in occasione dei dieci anni di Striscia la notizia, Canale 5
2002, 2004, 2008, 2012 Veline varietà, Canale 5
2003, 2010 Velone varietà, Canale 5
2006, 2007, 2016, 2017 Cultura Moderna varietà, Canale 5 e poi Italia 1
2007 Cultura Moderna Slurp varietà, Canale 5
2009 – 2013 Striscia la Domenica varietà, Canale 5
2010, 2011 Le Nuove Mostre varietà, La5
2014 Giass varietà, Canale 5
RADIO
1980 Grillo e il professore su RMC con Beppe Grillo
Michelle Hunziker
Solare e autoironica, mamma di tre figlie (Aurora, Sole e Celeste), è una professionista dello spettacolo con la risata negli occhi.
Nata a Sorengo (Canton Ticino) il 24 gennaio 1977, da madre olandese e padre svizzero-tedesco, studia tra Berna, Zurigo e Solothurn fino a ottenere il diploma al liceo linguistico.
Nel 1993 lascia la Svizzera per l’Italia e viene scelta dalla Riccardo Gay per la storica campagna pubblicitaria Roberta Intimo.
Dal 1996 inizia la sua carriera televisiva, che si svolge tra l’Italia e la Germania.
Debutta nel 1996 con I Cervelloni (Raiuno), al fianco di Paolo Bonolis. Nella stagione televisiva successiva collabora per la prima volta con Antonio Ricci, che la vuole accanto al Gabibbo in Paperissima Sprint (Canale 5). Tra il 1997 e il 1998 conduce Colpo di Fulmine (Italia 1) e fa il suo esordio come attrice nella miniserie televisiva di Vincenzo Verdecchi La forza dell’amore (Canale 5). Sempre nel 1998, presenta La festa del disco (Canale 5), affiancando per la prima volta Pippo Baudo. Per due edizioni (1998 e 1999) è la padrona di casa di Nonsolomoda (Canale 5).
Nel 2000, insieme a Gerry Scotti, conduce Donna sotto le stelle (Canale 5) e presenta per la prima volta Zelig (Canale 5) con Claudio Bisio, che affianca anche nei successivi Zelig in tour (2002), Zelig Circus e Zelig Off (entrambi del 2003). Nel 2002 è la volta di Scherzi a parte (Canale 5) con Teo Teocoli e Massimo Boldi. Nello stesso anno e in quello successivo conduce il Festivalbar (Canale 5), con Alessia Marcuzzi e Daniele Bossari.
Il 2004 è ricco di impegni per la showgirl svizzera.
Debutta al fianco di Ezio Greggio dietro al bancone di Striscia la notizia, trasmissione che da quell’anno conduce ininterrottamente per tutte le successive edizioni.
Nel 2004 presenta anche un altro programma firmato Antonio Ricci, Paperissima – Errori in TV (Canale 5), con Gerry Scotti. Ed è sempre la stessa coppia, ormai consolidata, a condurre le edizioni del 2006, 2008, 2011 e 2013 del varietà.
Insieme a Fabio De Luigi, è protagonista della sit-com Love Bugs (Italia 1) e debutta in teatro con il musical Tutti insieme appassionatamente (di Saverio Marconi, con la Compagnia della Rancia), che viene riproposto anche la stagione teatrale successiva. È poi al fianco di Gerry Scotti nel programma Chi ha incastrato lo zio Gerry? (Canale 5).
Nel 2005 presta la voce all’ippopotamo Gloria del film d’animazione della DreamWorks Madagascar.
Nel 2006, con Pippo Baudo, conduce il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo (Canale 5). Nello stesso anno torna a teatro con il musical Cabaret (di Saverio Marconi, con la Compagnia della Rancia), riproposto anche l’anno successivo.
Nel 2007 affianca Pippo Baudo alla conduzione del 57° Festival della Canzone Italiana (Raiuno) e fa parte del cast del film Natale in crociera, insieme a Christian De Sica e a Fabio De Luigi, con la regia di Neri Parenti, esperienza che ripete anche nel 2008 con Natale a Rio e nel 2009 con Natale a Beverly Hills.
Nel 2008 torna a presentare il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo (Canale 5), sempre insieme a Pippo Baudo.
Nel 2010, e successivamente nel 2011 e nel 2013, recita nello spettacolo teatrale Mi scappa da ridere.
Nel 2014 torna alla guida di Zelig (Canale 5) per due puntate speciali, affiancata da Rocco Papaleo e dal Mago Forest.
Nel maggio 2016 conduce dall’Open Air Theater dell’ex area Expo di Milano la Bocelli and Zanetti Night, in onda su Canale 5, gala benefico per raccogliere fondi a sostegno dell’alfabetizzazione. Nello stesso anno presenta insieme a Christian De Sica i festeggiamenti dei vent’anni del programma Zelig (Canale 5).
Nel 2017 pubblica con Mondadori il libro Una vita apparentemente perfetta.
Nel 2018, dopo i successi di Striscia, conduce il 68° Festival della Canzone Italiana (Raiuno) insieme a Claudio Baglioni e a Pierfrancesco Favino, e il programma Vuoi scommettere? (Canale 5). Nello stesso anno vince il Premio Biagio Agnes.
Nel 2019 conduce in prima serata su Canale 5 il talent show All Together Now e Amici Celebrities con Maria De Filippi.
Nel 2022 celebra i suoi 25 anni di carriera, presentando, su Canale 5, il one woman show Michelle Impossible, che torna con altre due edizioni nel 2023 e 2024.
Nel 2024 presenta su Canale 5 la prima edizione di Io Canto Family.
Dal 2004 a oggi Michelle Hunziker ha condotto 1.389 puntate di Striscia la notizia
Nino Frassica
Attore, comico, conduttore radiofonico e televisivo, inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo nelle televisioni locali messinesi durante gli anni Settanta. Notato da Renzo Arbore, interpreta una parte nel suo film FF.SS – Cioè: …che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? e, successivamente, nei varietà di Rai 2 Quelli della notte e Indietro Tutta.
Chiamato come comico in programmi di Rai 1 come Fantastico, Domenica In, Scommettiamo che…?, nel 2000 diventa il maresciallo dei Carabinieri Nino Cecchini nella fiction Rai Don Matteo.
Nel 2015 entra nel cast fisso del programma Che fuori tempo che fa (Rai 1) di Fabio Fazio e dal 2017 è anche a Che Tempo Che fa (Rai 1/Nove).
A livello internazionale, viene scelto dalla regista Sofia Coppola per un ruolo nel film Somewhere e ottiene una parte nel lungometraggio The Tourist, lavorando a stretto contatto con Johnny Depp.
Frassica spopola anche nel mondo radiofonico con i suoi programmi Meno male che c’è Radio 2 (Rai Radio 2), 150 percento Nino Frassica (Rai Radio 1) e il Programmone (Rai Radio 2).
Nel 1986 scrive il libro Sani Gesualdi, primo in classifica nelle vendite per varie settimane, seguono il Terzesimo libro di Sani Gesualdi, Il manovale del bravo presentatore e come diventare maghi in 15 minuti. Nel 2014 esce La mia autobiografia 70% vera, 80% falsa e nel 2018 Novella Bella.
Nel 2005 Nino Frassica ha condotto 4 puntate di Striscia la notizia: 2 ad aprile con Nino D’Angelo e 2 a maggio con Mino Reitano
Beatrice Coari, la nuova velina di Striscia la notizia
Beatrice Coari, 21 anni, di Genova, è la nuova Velina di Striscia la notizia.
Dopo il diploma al liceo linguistico, si iscrive all’Università di Genova, dove studia Economia delle Aziende Marittime, della Logistica e dei Trasporti.
Oltre all’italiano, parla fluentemente inglese, francese e spagnolo.
«La danza è sempre stata nel mio dna. Quando ballo mi sento viva», dichiara Beatrice, che coltiva questa passione da quando aveva 4 anni. A trasmettergliela è stata la mamma. Infatti, inizia a studiare danza classica nella sua stessa scuola, con la stessa insegnante. La nonna materna, invece, pur non avendo praticato questa arte, è stata un pilastro fondamentale per lei, perché l’ha sempre sostenuta nel suo percorso artistico. E non è un caso, dato che a sua volta era figlia di una sarta del teatro Carlo Felice di Genova.
Crescendo, Beatrice studia anche danza moderna, contemporanea, e la heels dance.
Nel 2023 si avvicina anche al mondo della moda e subito si aggiudica il titolo di Miss Miluna Liguria, che le dà la possibilità di partecipare alle finali del concorso Miss Italia.
Sportiva di natura, ama il mare, le piace molto camminare in montagna, sciare e stare a contatto con la natura. Seconda di quattro figli, è molto legata alla sua famiglia, che rappresenta il suo porto sicuro.
Gianluca Briganti, il nuovo velino di Striscia la notizia
Gianluca Briganti, 37 anni, è il nuovo Velino di Striscia la notizia.
È nato a Viareggio, in Toscana, da mamma cilena e papà napoletano. Fin da bambino ha una forte attitudine per la danza e già a 5 anni balla con la mamma sui ritmi sudamericani. Nonostante questo, l’unico sport che pratica fino ai 19 anni è il calcio. Solo un anno dopo riscopre la passione per la recitazione e il ballo, in particolare per lo stile americano modern jazz.
Diplomato nel 2010 in danza, recitazione e canto all’Accademia “MAS Music Arts & Show” di Milano, inizia a lavorare nei più famosi musical europei come performer: Flashdance (Milano), Tarzan (Stoccarda), The Bodyguard (Milano), Cats (Wunsiedel), La famiglia Addams (tour italiano), Priscilla – la regina del deserto (tour italiano), Il mondo di Patty (tour italiano e spagnolo) e Dirty Dancing (tour italiano), dove interpreta il ruolo del protagonista, Johnny Castle.
In televisione salta da un programma all’altro: Crozza nel paese delle Meraviglie (La7), Zelig Event (Canale 5), Pintus @Ostia Antica (Italia 1), Wanna dance? (Boing), Pintus @Forum (Italia 1), Special 90 (Italia 1). Nel 2022 è stato uno dei ballerini della serie televisiva statunitense Pitch Perfect: Bumper in Berlin (Peacock, in Italia su Sky e Now) e della miniserie italo-tedesca-statunitense Those About to Die (Peacock, in Italia trasmessa su Prime Video).
Si definisce un figlio del mondo, dato che per lavoro ha vissuto a Roma, Milano, Berlino, Stoccarda, Miami, Dallas e Las Vegas, dove è stato il primo italiano in assoluto nel cast del Magic Mike live.
Oltre all’italiano, parla fluentemente inglese e spagnolo.
Gianluca, innamorato del palcoscenico e delle performance, è appassionato di fitness e skateboarding. Adora l’estate, cucinare e mangiare.
I conduttori delle 37 edizioni di Striscia la notizia
Ezio Greggio, Gianfranco D’Angelo, Raffaele Pisu, Lando Buzzanca, Giorgio Faletti, Teo Teocoli, Sergio Vastano, Gino Bartali, Emma Coriandoli (Maurizio Ferrini), Claudio Bisio, Gianni Fantoni, Ric, Alba Parietti, Enzo Iacchetti, Mauro Iacchetti, Lello Arena, Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Gene Gnocchi, Tullio Solenghi, Gerry Scotti, Franco Oppini, Claudio Lippi, Paolo Bonolis, Luca Laurenti, Sconsolata (Anna Maria Barbera), Alessandro Benvenuti, Sasà Salvaggio, Michelle Hunziker, Emilio Fede, Franco Neri, Maria De Filippi, Garrison Rochelle, Kledi Kadiu, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini, Giobbe Covatta, Mike Bongiorno, Gaspare (Nino Formicola), Zuzzurro (Andrea Brambilla), Gigi D’Alessio, Dario Ballantini, Leo Gullotta, Francesco Facchinetti, Pino Insegno, Pino Campagna, Loredana Lecciso, Nino Frassica, Nino D’Angelo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Massimo Lopez, Flavia Vento, Beppe Braida, il Gabibbo, Mino Reitano, Elisabetta Canalis, Maddalena Corvaglia, Virginia Raffaele, Piero Chiambretti, Maurizio Battista, Mara Venier, Christian De Sica, Belén Rodríguez, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Francesca Manzini, Cristiano Militello, Sergio Friscia, Vanessa Incontrada, Alessandro Siani, Roberto Lipari, Diletta Leotta, Silvia Toffanin, Valeria Graci, Lorella Cuccarini e Luca Argentero.
Le veline (e i velini) delle 37 edizioni di Striscia la notizia
Cristina Prevosti, Stefania Dall’Olio, Eliette Mariangelo, Micaela Verdiani, Jordy Gordon, Indra Smith, Simonetta Pravettoni, Terry Sessa, Annalisa Gambi, Laura Paternoster, Monica Spreafico, Ana Laura Ribas, il Velino Edo Soldo, Cecilia Belli, Fanny Cadeo, Laura Valci, Miriana Trevisan, Laura Freddi, Alessia Merz, Cristina Quaranta, Roberta Lanfranchi, Marina Graziani, Alessia Mancini, Elisabetta Canalis, Maddalena Corvaglia, Giorgia Palmas, Elena Barolo, Giulia Olivetti, il Velino Luca Maria Todini, Lucia Galeone, Vera Atyushkina, la Velina extralarge Emanuela Aurizi, Melissa Satta, Thais Wiggers, Veridiana Mallmann, Federica Nargi, Costanza Caracciolo, Alessia Reato, Giulia Calcaterra, i Velini Elia Fongaro e Pierpaolo Pretelli, Ludovica Frasca, Irene Cioni, Shaila Gatta, Mikaela Neaze Silva, Giulia Pelagatti, Talisa Jade Ravagnani, Anastasia Ronca, Cosmary Fasanelli, Beatrice Coari e Gianluca Briganti.
Dopo aver fatto un tuffo nel passato e aver approfondito le novità, siamo pronti per partire anche noi con la 37esima edizione di “Striscia la notizia – la voce della complottenza“.
Ci vediamo lunedì 23 settembre, alle ore 20:35 su Canale 5!
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