CAMBIA LINGUA

Trieste, malore improvviso al Palazzo di Giustizia: salvato dai Carabinieri con RCP e defibrillatore

Arresto cardiaco al piano terra del Tribunale: decisivo l’intervento tempestivo di due militari dell’Arma

Trieste, malore improvviso al Palazzo di Giustizia: salvato dai Carabinieri con RCP e defibrillatore

Momenti di grande tensione al Palazzo di Giustizia, dove un uomo è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava al piano terra dell’edificio. La persona è stata vittima di un arresto cardiaco, ma è stata salvata grazie alla prontezza e professionalità di due Carabinieri della Stazione di via Hermet, impegnati in servizio di assistenza presso le aule giudiziarie. Resisi immediatamente conto della gravità della situazione, i due militari sono intervenuti senza esitazione: mentre uno allertava il 118, l’altro ha avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP), utilizzando anche il defibrillatore (DAE) presente all’interno della struttura.

Grazie alla tempestività dell’intervento, l’uomo è stato stabilizzato fino all’arrivo dei sanitari, giunti sul posto in pochi minuti. Il paziente è stato poi trasportato in codice rosso all’ospedale di Cattinara, dove è tuttora ricoverato ma in condizioni fuori pericolo. L’episodio sottolinea ancora una volta l’importanza fondamentale della formazione nelle tecniche di primo soccorso, in particolare RCP e utilizzo del defibrillatore, all’interno del percorso formativo delle scuole dell’Arma dei Carabinieri, elementi decisivi nei contesti di emergenza.

Nel pomeriggio di ieri, i due militari, accompagnati dal Comandante di Compagnia, Maggiore Mossenta Ottavia, hanno fatto visita all’uomo in ospedale per sincerarsi delle sue condizioni di salute. Profondamente toccanti le parole dell’anziano che, ricordando l’accaduto, ha indicato il giovane Carabiniere che gli aveva praticato il massaggio cardiaco dicendo: “Questo è il nostro eroe”. Durante l’incontro è emerso anche un forte legame umano e spirituale: i due uomini hanno scoperto di condividere il dono della fede e la devozione per Padre Pio. Al momento del congedo, il giovane militare ha stretto la mano dell’uomo, commosso fino alle lacrime, promettendogli di rivedersi dopo le dimissioni e incoraggiandolo a rimanere forte.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×