Trento, maxi-operazione della Polizia: 23 misure cautelari contro due gruppi criminali dediti a furti e droga

In provincia di Trento, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a una vasta operazione che ha portato all’applicazione di 23 misure cautelari: 20 custodie cautelari in carcere e 3 arresti domiciliari, emesse dal G.I.P. su richiesta della Procura di Trento per reati legati a associazione per delinquere, furti in abitazione e spaccio di stupefacenti. Contestualmente, sono state eseguite 35 perquisizioni nei confronti di 35 soggetti, di cui 12 non destinatari di misure cautelari ma coinvolti nelle attività investigative.

Complessivamente, risultano 201 i capi d’imputazione relativi ai numerosi furti avvenuti tra l’estate e l’autunno 2024 e al traffico di sostanze stupefacenti. Dalle indagini della Squadra Mobile di Trento è emersa l’esistenza di due gruppi criminali interconnessi:

• uno composto principalmente da cittadini dell’Est Europa, stabiliti tra Mattarello, la Piana Rotaliana e la Val di Non, attivi nei furti e nello spaccio;

• l’altro formato da soggetti nordafricani operativi nello spaccio nella città di Trento.

Le due consorterie collaboravano stabilmente, costituendo una associazione per delinquere strutturata, con disponibilità di veicoli, utenze telefoniche, immobili utilizzati come basi logistiche e un sistema organizzato di approvvigionamento della droga. Durante le indagini sono già stati arrestati in flagranza 6 soggetti e 9 deferiti in stato di libertà. Sequestrati:

• 4,5 kg di cocaina,

• 14 kg di hashish,

• 112.000 euro in contanti,

• una pistola semiautomatica KIMBER, risultata rubata nel 2019 in provincia di Perugia.

L’operazione ha impegnato oltre 160 operatori tra personale della Questura, Squadre Mobili, Reparti Prevenzione Crimine, Unità Operative di Primo Intervento, unità cinofile antidroga e anti-esplosivo, e un equipaggio del Reparto Volo. Per gli indagati residenti fuori provincia, l’esecuzione è stata delegata alle rispettive Squadre Mobili territoriali. Come sempre, si precisa che la responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo con sentenza definitiva.

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