Trento, il Comune finanzia 430 mila euro per potenziare i servizi a favore degli adulti fragili
La Giunta comunale lancia un bando per sostenere persone a rischio emarginazione con punti di ascolto, gruppi di mutuo aiuto e attività di socializzazione
Trento, il Comune finanzia 430 mila euro per potenziare i servizi a favore degli adulti fragili
Visto l’aumento delle persone in condizione di fragilità psichica, sociale e relazionale, la Giunta comunale ha finanziato un intervento per potenziare i servizi e i punti di riferimento destinati agli adulti a rischio emarginazione. Tra gli interventi previsti, ci sono: un punto di ascolto e sostegno, gruppi di mutuo aiuto ed attività di socializzazione, ludico-sportive e culturali di gruppo.
Il finanziamento – 430 mila euro per due annualità – sarà assegnato tramite un bando in pubblicazione nei prossimi giorni. Il soggetto gestore individuato dovrà realizzare un insieme di interventi per:
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potenziare le reti di sostegno e i servizi di prossimità nel Territorio Val d’Adige,
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contrastare marginalità, esclusione e isolamento,
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promuovere le reti territoriali tra enti pubblici, terzo settore e società civile,
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sostenere i progetti di vita e l’accesso ai diritti di cittadinanza delle persone con fragilità relazionali e sociali.
Gli interventi mirano anche a ridurre lo stigma, valorizzare il ruolo dei familiari e della società civile nella promozione della salute mentale ed aumentare la consapevolezza dei diritti delle persone con sofferenza mentale e disagio socio-relazionale.
Gli interventi finanziati (contributo coprirà il 90% delle spese) dovranno essere realizzati tra 1 gennaio 2026 e 31 dicembre 2027, prorogabili fino al 31 dicembre 2029 previa valutazione del servizio Welfare e Coesione sociale. Il soggetto gestore dovrà:
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mettere a disposizione almeno una sede attrezzata per il punto di ascolto e i gruppi di mutuo aiuto,
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realizzare attività di socializzazione, ludico-sportive e culturali in forma diffusa anche in luoghi dedicati sul territorio,
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garantire il monitoraggio di almeno 10 progetti di accoglienza adulti (circa 50 ore al mese) per favorire la permanenza a domicilio e contrastare la solitudine.
Il monitoraggio consiste nell’aiutare la relazione tra accogliente e accolto, sostenere la motivazione, affrontare momenti di crisi ed a valorizzare aspetti positivi e confrontarsi con il servizio Welfare per eventuali difficoltà.
Per la realizzazione delle attività, sarà possibile avvalersi di sia di volontari preparati sia di persone con vissuti che permettano di supportare chi è in fragilità.
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