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Trento, giornata di riflessione sulla demenza al Teatro Cuminetti

Il 30 novembre a Trento si terrà un incontro con esperti e testimonianze dirette, seguito dal toccante spettacolo di danza "Sbiadito", per promuovere una comunità amica delle persone con demenza.

Trento, giornata di riflessione sulla demenza al Teatro Cuminetti.

È in programma sabato 30 novembre alle 8.45 al Teatro Cuminetti “Intrecci: scienza, arte e comunità uniti per la demenza”, una giornata di conoscenza, incontro e approfondimento aperta a tutti sul mondo della demenza e sulla costruzione di comunità amiche delle persone con demenza. Tematiche che spesso spaventano e allontanano, evocando una dimensione di vita legata alla perdita dell’autonomia, in cui il disorientamento spazio-temporale e l’isolamento prendono il sopravvento.

Durante la giornata, i partecipanti potranno ascoltare le testimonianze dirette di familiari e di persone con demenza e confrontarsi con la dottoressa Teresa Di Fiandra del Ministero della sanità e con gli esperti del Cimec (Centro Interdipartimentale mente e cervello dell’Università di Trento). Potranno infine assistere allo spettacolo di danza Sbiadito. Quando la malattia bussa alla porta della compagnia teatrale Il Collettivo Clochart, che al termine del convegno, alle 16, sarà portato in scena al Teatro Cuminetti. Il linguaggio artistico è infatti un elemento essenziale della giornata.

Teatro Cuminetti

L’opera esplora il profondo e delicato tema della demenza in modo empatico e sincero, offrendo al pubblico un’esperienza emotiva toccante, che trasmette il senso della fragilità umana con una coreografia capace di catturare ricordi sfumati.

Lo spettacolo può essere visto anche da coloro che non hanno preso parte al convegno. Per prenotarsi è possibile contattare i numeri 349.2135673 e 348.8435856 o scrivendo all’indirizzo email collettivoclochart@gmail.com.

I partecipanti al convegno potranno inoltre accedere con biglietto a tariffa ridotta nei musei che collaborano all’iniziativa: Muse, Castello del Buonconsiglio, Museo diocesano Tridentino e Museo spazio archeologico sotterraneo del Sass.

L’evento è promosso dal Gruppo di lavoro attivo dal settembre del 2023 nell’ambito del territorio Val d’Adige. Nato con l’obiettivo di avviare un processo di cambiamento sociale e culturale significativo, il Gruppo di lavoro si impegna a rendere Trento “una comunità amica delle persone con demenza” con azioni di sensibilizzazione, formazione, prevenzione e promozione.

L’aumento della conoscenza e della consapevolezza verso la malattia favorisce un clima di accettazione nei confronti delle persone con demenza e facilita la creazione di un ambiente sociale inclusivo e accessibile, in cui anche le persone con decadimento cognitivo si sentono riconosciute. In una “Comunità Amica” tutta la popolazione, le istituzioni, le associazioni, le categorie professionali puntano quindi a creare una rete di cittadini consapevoli, che sappiano ascoltare e rapportarsi alla persona con demenza per farla sentire a proprio agio. Diventa così possibile avviare un processo di “rigenerazione umana” capace di rendere la realtà urbana con i suoi spazi, le sue iniziative e le sue relazioni sociali pienamente fruibile.

Sarà realizzata la mappatura degli spazi pubblici cittadini più vissuti dalle persone con demenza e si avvierà un processo di coprogettazione per rendere gli ambienti e gli spazi della città più accoglienti e adatti alle esigenze delle persone con demenza.

Si tratta del primo passo verso un percorso di cambiamento sociale e culturale significativo per dare concretezza all’impegno di associazioni, enti locali, terzo settore e sistema sociosanitario-assistenziale nella costruzione di una comunità amica delle persone con demenza.

Il Gruppo di lavoro è coordinato dal servizio Welfare e coesione sociale del Comune di Trento in collaborazione con le Aziende pubbliche di servizi alla persona Beato de Tschiderer, Civica Trento e Margherita Grazioli, l’associazione Alzheimer Trento e il Centro Auser, il Gruppo S.T. gestioni, il Centro disturbi cognitivi e demenze dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, il Muse, il Castello del Buonconsiglio, il Museo diocesano Tridentino e il Museo spazio archeologico sotterraneo del Sass affiancati da un gruppo di dodici persone con deficit cognitivo.

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