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Trapani, disposta misura coercitiva nei confronti di consiglieri comunali

Trapani, disposta misura coercitiva nei confronti di consiglieri comunali

Trapani, disposta misura coercitiva nei confronti di consiglieri comunali

Con separati provvedimenti adottati è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani la sospensione “ope legis” dalla carica di consigliere comunale o eventuali altre cariche ricoperte nei confronti di Accardi Michele Maurizio, Ferrantelli Pellegrino Guglielmo, Titone Vanessa, consiglieri comunali di Marsala eletti nella competizione elettorale del 4 e 5 ottobre 2020 e Monteleone Vincenzo, consigliere comunale in carica nel comune di Custonaci eletto nella competizione elettorale del 28 e 29 maggio 2023.

Nei confronti dei soggetti sopra riportati è scattata l’applicazione della misura coercitiva del divieto di dimora nei rispettivi comuni di residenza o abituale dimora, in quanto presunti coinvolti, a vario titolo, in reati di truffa aggravata, corruzione, malversazione e riciclaggio nell’ambito della gestione di fondi pubblici europei destinati alla formazione professionale.

Trapani, disposta misura coercitiva nei confronti di 3 consiglieri comunali

Con separati provvedimenti è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani, ai sensi dell’art. 11, comma 2, del D.Lgs. 31.12.2012 n. 235, la sospensione ope legis dalla carica di consigliere comunale o eventuali altre cariche ricoperte nei confronti di Accardi Michele Maurizio, Ferrantelli Pellegrino Guglielmo, Titone Vanessa, consiglieri comunali di Marsala eletti nella competizione elettorale del 4 e 5 ottobre 2020 e Monteleone Vincenzo, consigliere comunale in carica nel comune di Custonaci eletto nella competizione elettorale del 28 e 29 maggio 2023.

I provvedimenti sono stati disposti a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare n. R..G.I.P. n.1929/2024 – R.N.R. n.1590/2024 adottata in data 27/09/2024 dal Giudice per le Indagini Preliminari di Marsala, con la quale è stata disposta l’applicazione nei confronti dei predetti della misura coercitiva del divieto di dimora nei rispettivi comuni di residenza o abituale dimora, in quanto presunti coinvolti, a vario titolo, in reati di truffa aggravata, corruzione, malversazione e riciclaggio nell’ambito della gestione di fondi pubblici europei destinati alla formazione professionale.

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