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Pantelleria, fermati quattro scafisti rumeni: organizzavano viaggi clandestini dalla Tunisia con barche a noleggio

Quattro cittadini rumeni accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: usavano imbarcazioni a noleggio per trasportare migranti dalla Tunisia a Pantelleria.

Pantelleria, fermati quattro scafisti rumeni: organizzavano viaggi clandestini dalla Tunisia con barche a noleggio.

Pantelleria – La Polizia di Stato, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, ha fermato quattro cittadini rumeni accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione, condotta dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Trapani, ha fatto luce su un’organizzazione che gestiva viaggi irregolari dalla Tunisia verso l’isola, utilizzando natanti noleggiati presso società locali.

Le indagini sono scattate dopo il rintraccio, lo scorso 1° agosto, di 17 migranti (8 iracheni e 9 iraniani) sorpresi a vagare per le strade dell’isola nei pressi di una struttura ricettiva. Ognuno di loro avrebbe pagato fino a 15mila dollari per la traversata. Subito dopo lo sbarco, gli scafisti si erano dileguati a bordo dell’imbarcazione, poi rinvenuta alla deriva e riconducibile a una società di noleggio di Pantelleria.

Grazie ai video registrati dagli stessi migranti durante il viaggio, gli investigatori hanno ricostruito l’intera dinamica: uno dei quattro rumeni, fingendosi skipper turistico, avrebbe accolto i migranti nella città tunisina di Kelibia per poi riportarli verso Pantelleria. A poche miglia dalla costa, un guasto al motore ha reso necessario l’intervento degli altri complici, che hanno trasbordato i passeggeri su un secondo natante più piccolo.

Convinti di aver portato a termine il piano, i quattro sono rientrati a Trapani e Marsala, dove sono stati bloccati dagli agenti. Insieme a loro, altri due connazionali sono stati identificati: nelle loro disponibilità sono stati trovati circa 22mila euro in contanti e un visore notturno, strumenti ritenuti utili per futuri viaggi clandestini.

L’Ufficio del GIP di Trapani, su richiesta della Procura, ha convalidato i fermi disponendo la custodia cautelare in carcere per i quattro indagati.

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