Tragedia a Castelvetrano: uccide la moglie e si lancia dal tetto. La città sconvolta.
Francesco Campagna, 55 anni, ha colpito la moglie Mary Bonanno con una chiave inglese, poi si è suicidato. Nessuna denuncia o segnale di conflitti pregressi. Il dramma sconvolge la comunità.
Tragedia a Castelvetrano: uccide la moglie e si lancia dal tetto. La città sconvolta.
Francesco Campagna, 55 anni, ha colpito la moglie Mary Bonanno con una chiave inglese, poi si è suicidato. Nessuna denuncia o segnale di conflitti pregressi. Il dramma sconvolge la comunità.
Castelvetrano – Una tragedia familiare ha sconvolto questa mattina il centro di Castelvetrano, in provincia di Trapani. Francesco Campagna, 55 anni, infermiere all’ospedale Villa Sofia di Palermo, ha ucciso la moglie Mary Bonanno, 49 anni, insegnante presso l’istituto comprensivo Giuseppe Di Matteo. Dopo averla colpita alla testa con una chiave inglese, l’uomo si è lanciato dal tetto della palazzina in cui vivevano, togliendosi la vita.
Il dramma si è consumato nell’abitazione della coppia, situata in via IV Aprile. A lanciare l’allarme sono stati alcuni parenti, preoccupati per l’impossibilità di mettersi in contatto con i due coniugi. I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato la saracinesca del garage aperta. Una volta entrati, hanno scoperto i due corpi senza vita: quello della donna sulle scale interne della palazzina, colpita da un oggetto contundente, e quello dell’uomo nel cortile interno, dopo un volo dal tetto.
Una famiglia apparentemente serena
Campagna e Bonanno avevano tre figlie. Una di loro, infermiera come il padre, viveva ancora con la coppia, ma non era in casa al momento della tragedia. Anche l’unica vicina – una zia dell’uomo che abita al secondo piano – si trovava fuori città, ospite della figlia a Marsala.
Secondo i primi rilievi effettuati dai carabinieri e dal sostituto procuratore Paolo Bianchi, che coordina l’indagine della procura di Marsala, accanto al corpo della donna è stata trovata una chiave inglese, ritenuta compatibile con le ferite alla testa. L’ipotesi di omicidio-suicidio è al momento la più accreditata. Non risultano denunce, querele o segnalazioni precedenti da parte della coppia, né da parte di vicini o conoscenti.
Una settimana di silenzio e isolamento
Un parente dell’uomo ha riferito che Francesco Campagna, da circa una settimana, si era allontanato dalla casa familiare e viveva in una casa di campagna nei pressi di Selinunte. Non è chiaro se alla base di questo allontanamento vi fossero tensioni familiari o altri problemi personali. “Non so se avesse litigato con Mary o se fosse successo qualcosa”, ha dichiarato il familiare. La distanza emotiva e fisica sembra essersi consumata nel silenzio, senza che alcun segnale d’allarme venisse colto da chi stava loro accanto.
Il paradosso del post contro la violenza sulle donne
Fa riflettere un post pubblicato da Campagna su Facebook nel 2016: una foto che lo ritraeva abbracciato a Mary Bonanno su una vecchia ferrovia, con il messaggio “No alla violenza sulle donne”, accompagnato dal logo di ActionAid. Un gesto simbolico che oggi, alla luce dei fatti, appare tragicamente paradossale.
Il cordoglio della comunità scolastica e della città
La notizia ha sconvolto la comunità scolastica in cui Mary Bonanno era profondamente inserita. La dirigente dell’Istituto Di Matteo, Vania Stallone, ha ricordato la docente come “una presenza preziosa, discreta ma incisiva, profondamente vicina ai nostri alunni più fragili”.
Colleghi e amici si sono radunati davanti alla palazzina. “Era un tesoro di persona, una collega d’oro”, ha detto commossa Samuela, una docente che aveva lavorato con lei fino allo scorso anno. “Il prossimo 26 giugno dovevamo cenare insieme per festeggiare la fine dell’anno scolastico. Ora piangiamo la sua morte”.
Anche il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha espresso cordoglio con un post su Facebook: “Un dramma consumato nel silenzio delle mura domestiche, che provoca sgomento e profonda riflessione. Il dolore si fa collettivo. Castelvetrano oggi si ferma, riflette e si stringe nel silenzio”.
Indagini in corso
I corpi dei due coniugi sono stati trasferiti all’obitorio del cimitero di Castelvetrano, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Saranno l’autopsia e gli ulteriori accertamenti a chiarire con maggiore precisione le dinamiche dell’accaduto. Intanto, la città resta attonita di fronte a una tragedia che ha strappato due vite e lasciato un vuoto profondo in una famiglia apparentemente normale e serena. Una ferita che impone nuove riflessioni sul disagio sommerso e sulla necessità di cogliere anche i segnali più silenziosi.
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