CAMBIA LINGUA

Torino, violenze durante manifestazioni e davanti a una scuola: sei minorenni sottoposti a misura cautelare

Scontri davanti al liceo Einstein e durante il “No Meloni Day”: agenti feriti e perquisizioni domiciliari per altri episodi di protesta violenta.

Torino, violenze durante manifestazioni e davanti a una scuola: sei minorenni sottoposti a misura cautelare.

Provvedimento del Tribunale per i Minorenni dopo gli scontri con la Polizia: indagati per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale

TORINO – Sei minorenni, di età compresa tra i 16 e i 17 anni, sono stati raggiunti nella mattinata odierna da un provvedimento cautelare di permanenza in casa, eseguito dalla Polizia di Stato della Questura di Torino su disposizione del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni, su richiesta della Procura minorile. I giovani sono indagati, a vario titolo, per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale, in relazione a una serie di episodi di violenza verificatisi tra ottobre e novembre scorsi nel capoluogo piemontese.

Gli scontri davanti al liceo Einstein

Il primo episodio contestato risale alla mattina del 27 ottobre, all’esterno del liceo “A. Einstein” di via Bologna, dove era in corso un volantinaggio organizzato da Gioventù Nazionale Torino – sezione D’Annunzio. In quella circostanza, un gruppo di circa dieci studenti, aderenti al “Kollettivo Einstein”, ha interrotto l’attività di propaganda politica, rendendo necessario l’intervento della Digos.

Secondo la ricostruzione investigativa, durante l’intervento gli operatori sarebbero stati aggrediti con calci e spinte. Un attivista è stato fermato, ma nel tentativo di allontanarsi dalla zona per accompagnarlo in Questura, alcuni dei minorenni destinatari della misura avrebbero opposto reiterata resistenza, costringendo all’intervento anche il Reparto Mobile, chiamato a respingere i giovani.

Il bilancio finale parla di tre agenti feriti: due operatori della Digos con prognosi di 3 giorni e un agente del Reparto Mobile con prognosi di 4 giorni.

L’irruzione nella Città Metropolitana durante il “No Meloni Day”

Il secondo grave episodio risale al 14 novembre, quando, al termine del corteo promosso per il “No Meloni Day”, alcuni manifestanti hanno tentato di entrare forzatamente all’interno della sede della Città Metropolitana di Torino, attraverso una porta carraia di accesso al garage.

Anche in questa occasione, tra i partecipanti è stato riconosciuto uno dei minorenni colpiti oggi dal provvedimento cautelare. Gli operatori del Reparto Mobile sarebbero stati aggrediti con calci, colpi di aste di bandiera e lanci di oggetti, tra cui sellini di biciclette e un estintore, il cui gas sarebbe stato spruzzato contro le forze dell’ordine.

Il bilancio è stato particolarmente pesante: nove agenti feriti, tutti con prognosi di 7 giorni. Proprio durante questi disordini era già stato effettuato l’arresto in flagranza differita di un manifestante maggiorenne.

Perquisizioni e altri episodi sotto indagine

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, la Polizia di Stato ha effettuato anche perquisizioni domiciliari nei confronti dei sei minorenni, ritenuti coinvolti, a vario titolo, in ulteriori episodi criminosi. Tra questi:

  • l’occupazione dei binari della stazione ferroviaria Porta Nuova durante la manifestazione a sostegno della Global Sumud Flotilla del 22 settembre 2025;
  • l’occupazione dei binari della stazione Porta Susa il 24 settembre 2025, sempre nell’ambito delle iniziative legate alla Global Sumud Flotilla;
  • l’irruzione nella sede del quotidiano “La Stampa”, avvenuta il 28 novembre 2025.

Indagini ancora in corso

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino, proseguono per chiarire le singole responsabilità e il ruolo di ciascun indagato nei diversi episodi. Resta ferma, come previsto dalla legge, la presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×