Torino. Rapina gli esercizi commerciali per comprarsi sostanze stupefacenti
Segnatamente, a partire dal mese di novembre 2023, veniva registrata una recrudescenza del fenomeno delle rapine in danno di esercizi commerciali nella zona nord di Torino.
Torino. Rapina gli esercizi commerciali per comprarsi sostanze stupefacenti.
Nel corso della mattinata di martedì 9 aprile 2024, gli investigatori della Squadra Mobile di Torino hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto, di nazionalità italiana, gravemente indiziato di aver perpetrato, nel periodo corrente tra l’8 novembre ed il 6 dicembre 2023, dieci rapine in danno di esercizi commerciali e farmacie torinesi.
Segnatamente, a partire dal mese di novembre 2023, veniva registrata una recrudescenza del fenomeno delle rapine in danno di esercizi commerciali nella zona nord, che portava a ritenere, alla luce del particolare modus operandi adottato dal malvivente, che i vari crimini fossero imputabili ad un unico soggetto, il quale, mediante l’uso di arma da taglio e con il volto parzialmente travisato con uno scaldacollo, si impossessava di denaro contante, confezioni di profumi, prodotti per il maquillage, nonché, in alcune occasioni, diverse confezioni di Viagra. I mirati servizi, opportunamente predisposti da quest’Ufficio, finalizzati a contrastare il fenomeno in parola, consentivano, nella seconda decade del mese di dicembre, di identificare il presunto responsabile di tali episodi delittuosi in un soggetto di nazionalità italiana, dimorante in questo capoluogo.
Conseguentemente, veniva effettuata presso il suo domicilio una perquisizione delegata, che consentiva di rinvenire alcuni capi di abbigliamento, verosimilmente indossati durante gli atti predatori, nonché parte della refurtiva. In quell’occasione, l’indagato rendeva, peraltro, spontanee dichiarazioni, assumendosi la paternità delle rapine contestante, riferendo che aveva perpetrato le stesse per racimolare il denaro necessario per acquistare sostanze stupefacenti.
L’intera attività investigativa permetteva, quindi, di acquisire a suo carico gravi indizi di colpevolezza per tutti i reati contestati, tali da determinare il Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ad emettere il provvedimento restrittivo in narrazione.
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