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Torino, ragazzo sequestrato per un debito di droga: arrestati 2 uomini dalla Polizia di Stato

Un quarantenne ed un ventottenne sono stati arrestati a Torino per sequestro di persona a scopo di estorsione. Il giovane era trattenuto contro la sua volontà per due giorni nel Parco Sempione, liberato grazie a un intervento lampo della Polizia

Torino, ragazzo sequestrato per un debito di droga: arrestati 2 uomini dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato di Torino ha arrestato un uomo italiano di 40 anni e un cittadino rumeno di 28 anni, entrambi accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso. L’operazione è scattata dopo la segnalazione di uno zio, preoccupato per la scomparsa del nipote, di cui non aveva più notizie da due giorni.

La denuncia e la richiesta di riscatto

Secondo la ricostruzione, lo zio del ragazzo aveva ricevuto, dopo due giorni di silenzio, un messaggio su Instagram da un utente sconosciuto.
Dietro a quel profilo, però, si celava proprio il nipote scomparso, che lo invitava ad attenersi alle istruzioni che gli sarebbero state comunicate. Poco dopo, nella chat si è inserita una terza persona, che ha preteso una somma di denaro per “ripianare un debito di droga” contratto dal giovane.
Compresa la gravità della situazione, lo zio ha contattato il numero di emergenza 112 e, insieme a una pattuglia della Squadra Volanti della Questura di Torino, ha raggiunto Parco Sempione, luogo indicato per l’incontro.

L’intervento degli agenti e la liberazione

Sul posto, l’uomo ha individuato il nipote, scortato da due individui che lo seguivano da vicino. I poliziotti, già appostati nelle vie di fuga del parco, hanno agito rapidamente: quando i due uomini si sono accorti della loro presenza e hanno tentato di fuggire, sono stati bloccati e tratti in arresto. Dalle prime verifiche è emerso che il ragazzo era stato trattenuto contro la sua volontà per due giorni all’interno del Parco Sempione, sotto minaccia di ripercussioni, per un debito di droga di appena 50 euro. Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto la custodia cautelare per entrambi gli indagati.

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