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Torino, 10 misure cautelari per scontri e violenze durante le manifestazioni: indagati per resistenza e danneggiamento

Torino, dieci misure cautelari per gli scontri durante le manifestazioni del 2023-2024. La Polizia: “Tolleranza zero contro la violenza, garantito il diritto al dissenso ma nel rispetto della legge.”

Torino, 10 misure cautelari per scontri e violenze durante le manifestazioni: indagati per resistenza e danneggiamento.

La Polizia di Stato esegue misure cautelari su ordine della Procura di Torino. Indagini anche sui cortei pro Palestina: perquisite 13 abitazioni

Nella mattinata di oggi, la Polizia di Stato della Questura di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a 10 misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata e danneggiamento.

Le misure prevedono l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria e l’obbligo di dimora nel comune di Torino, con la prescrizione di non allontanarsi dall’abitazione tra le 19:30 e le 7:30.

L’indagine, avviata dopo una lunga serie di episodi di tensione avvenuti nel capoluogo piemontese tra ottobre 2023 e aprile 2024, mira a identificare i responsabili delle azioni violente e degli atti di vandalismo verificatisi nel corso di manifestazioni non autorizzate o degenerate in scontri con le forze dell’ordine.

Le manifestazioni nel mirino degli inquirenti

I fatti oggetto delle contestazioni riguardano diversi momenti di forte tensione sociale e politica avvenuti nel corso di oltre sei mesi di proteste a Torino, spesso in concomitanza con eventi istituzionali o cortei di matrice studentesca e antagonista.

Gli scontri durante il Festival delle Regioni (2-3 ottobre 2023)

Durante il II Festival delle Regioni e delle Province Autonome, svoltosi nel capoluogo piemontese alla presenza delle più alte cariche dello Stato, tra cui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si sono verificati due cortei non autorizzati. I manifestanti, tentando di sfondare i cordoni di sicurezza predisposti intorno all’area dell’evento, aggredirono gli agenti di Polizia con spinte, calci, sputi e aste di bandiere, lanciando oggetti e provocando il ferimento di diversi operatori.

Il corteo studentesco del 17 novembre 2023

Un nuovo episodio di violenza si è verificato in occasione di un corteo studentesco contro la riforma Valditara, durante il quale i manifestanti hanno violato le prescrizioni imposte dalla Questura, entrando in contatto fisico con gli agenti del Reparto Mobile incaricati di mantenere il percorso stabilito.

Scontri al Campus Einaudi (5 dicembre 2023)

Il 5 dicembre, presso il Campus universitario “Luigi Einaudi”, un centinaio di studenti appartenenti ai collettivi di sinistra ha impedito a un gruppo di giovani del Fuan di accedere all’ateneo per un volantinaggio. L’intervento della forza pubblica è stato necessario per evitare scontri diretti, ma quando i militanti del Fuan hanno lasciato l’area, gli antagonisti hanno aggredito gli agenti del Reparto Mobile con calci, pugni e sputi, ferendo dieci operatori e causando disordini all’interno dell’università.

La manifestazione pro Palestina del 13 febbraio 2024

Altro episodio rilevante riguarda il corteo pro Palestina tenutosi davanti alla sede RAI di via Verdi. I manifestanti hanno tentato ripetutamente di sfondare le barriere di sicurezza, aggredendo gli agenti con aste, spinte, lanci di oggetti e sputi, causando sette feriti tra Polizia e Carabinieri. Successivamente, un gruppo di partecipanti ha fatto irruzione in un McDonald’s di via Sant’Ottavio, imbrattando le pareti e causando danni stimati in circa 10.000 euro.

Le proteste durante il G7 di Venaria (29 aprile 2024)

In occasione del G7 su Clima, Energia e Ambiente, ospitato alla Reggia di Venaria, un corteo non preavvisato ha attraversato il centro di Torino. Anche in questa circostanza, i manifestanti hanno cercato di forzare i cordoni delle forze dell’ordine, sputando, colpendo con aste e lanciando oggetti, con il risultato di tre agenti feriti e un mezzo di servizio danneggiato.

Le misure e le ulteriori indagini

In totale, la Polizia ha denunciato altri 37 soggetti per i reati di resistenza aggravata, oltraggio a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata, danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

Contestualmente, su delega della Procura della Repubblica di Torino, sono state eseguite 13 perquisizioni domiciliari nei confronti di persone indagate per reati commessi nel corso delle recenti manifestazioni pro Palestina, svoltesi il 22 e 23 settembre e il 2 ottobre scorsi.

Gli accertamenti riguardano episodi di blocco stradale e ferroviario, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e violazione di domicilio. Alcuni dei soggetti perquisiti risultano anche tra i destinatari delle misure cautelari eseguite questa mattina.

Tensione crescente e attenzione delle autorità

L’inchiesta, frutto di mesi di indagini condotte dalla Digos e dalla Squadra Mobile di Torino, mette in evidenza un progressivo aumento di episodi di violenza durante manifestazioni politiche e studentesche, spesso sfociate in scontri con la Polizia e atti di vandalismo urbano.

La Procura di Torino, nel confermare l’operazione, ha ribadito la necessità di tutelare il diritto alla manifestazione pacifica ma anche di impedire derive violente e organizzazioni di natura eversiva.

Le indagini proseguono per accertare eventuali collegamenti con gruppi antagonisti organizzati a livello nazionale e per identificare i responsabili di ulteriori danneggiamenti e aggressioni registrati in occasione delle proteste più recenti.

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