Museo Criminale di Torino: un viaggio immersivo nella mente dei serial killer tra storia, psicologia e realtà
Un percorso unico che svela il lato più oscuro dell’essere umano
Museo Criminale di Torino: un viaggio immersivo nella mente dei serial killer tra storia, psicologia e realtà
Il Museo Criminale di Torino è un luogo che invita il visitatore ad abbandonare certezze e distanze emotive per addentrarsi nei meandri più inquietanti della natura umana. Il museo propone un percorso rigoroso, documentato e profondamente umano, che affronta la storia dei serial killer attraverso un taglio educativo, storico e psicologico.
Un viaggio narrato da una voce d’eccezione
All’ingresso, i visitatori ricevono un’audioguida, elemento centrale dell’esperienza. La voce è quella di Gianfranco De Angeli, celebre narratore della trasmissione Lucignolo, capace di dare tono e profondità a un racconto che scava nelle pieghe più oscure del crimine. Per oltre un’ora, il pubblico viene accompagnato dentro storie drammatiche e reali: vite spezzate, impulsi incontrollabili, meccanismi mentali che sfuggono alla logica comune.
Un percorso storico dal Medioevo a oggi
Il museo permette di ripercorrere l’evoluzione del crimine seriale dal Medioevo ai giorni nostri, analizzando cause, contesti, influenze sociali e psicologiche. L’esposizione è costruita con reperti autentici, ricostruzioni fedeli, documenti d’epoca e ambientazioni immersive. Obiettivo: fornire ai visitatori strumenti per comprendere l’eziologia del crimine e riflettere sulla parte più fragile – e più oscura – dell’essere umano.
Serial killer da tutto il mondo: le storie dei protagonisti
La storia del crimine raccoglie figure che incarnano il lato più oscuro dell’umanità. Dalla Contessa Sanguinaria Elizabeth Báthory, accusata di aver torturato centinaia di giovani donne, alla Saponificatrice di Correggio Leonarda Cianciulli, che negli anni ’30 trasformò le sue vittime in sapone e dolci, l’orrore assume forme diverse.
Negli Stati Uniti il terrore ha il volto di Jeffrey Dahmer, autore di omicidi segnati da cannibalismo e necrofilia, e di Albert Fish, l’Uomo Grigio, che confessò abusi e omicidi su minori con una crudeltà inquietante. A loro si aggiunge John Wayne Gacy, il Killer Clown, responsabile di almeno 33 vittime e ispirazione del famigerato Pennywise. In Colombia, negli anni ’90, Luis Alfredo Garavito, detto La Bestia, violentò e uccise oltre 150 bambini, mentre negli USA Ed Gein, il Macellaio di Plainfield, diede vita — suo malgrado — a personaggi iconici dell’horror moderno.
Non meno disturbante è Charles Manson, manipolatore capace di guidare la sua “famiglia” verso gli omicidi Tate-LaBianca. A terrorizzare la California fu invece Ricardo Ramírez, il Night Stalker, autore di furti, stupri e omicidi notturni. Chiude questo viaggio nell’oscurità Aileen Wuornos, una delle serial killer più spietate d’America, segnata da un passato di traumi e violenze.
Crimine e psicologia: la verità scomoda
Il museo invita a riflettere su un concetto essenziale: il serial killer non è un personaggio cinematografico. Nella realtà non esiste distinzione immediata tra “buoni” e “cattivi”, e nessuna caratteristica fisica permette di capire chi possa trasformarsi in un assassino. Come afferma Simon R. (1996): “In ognuno di noi vi è un po’ di quell’odio, di quell’aggressività che potrebbe spingerci ad essere violenti. Gli uomini cattivi fanno ciò che quelli buoni si limitano a sognare”.
Informazioni utili – Orari e biglietti
Galleria Tirrena, Via dell’Arcivescovado 9 – Torino
Aperto 7 giorni su 7 – 10:30 / 18:30
Prezzi:
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Con audioguida: 15€
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Con telefono personale: 13€
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Gruppi (min. 10 persone): 10€ a persona
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Tessera Museo: 8€
WhatsApp: +39 344 5374324
Email: museocriminaletorino@gmail.com
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