CAMBIA LINGUA

Chiharu Shiota al MAO di Torino: “The Soul Trembles”, la grande mostra immersiva che esplora memoria, identità e fragilità umana

Un percorso monumentale e intimo che trasforma il MAO in un’unica, potente installazione site-specific

Chiharu Shiota al MAO di Torino: “The Soul Trembles”, la grande mostra immersiva che esplora memoria, identità e fragilità umana

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta “Chiharu Shiota: The Soul Trembles”, una delle più grandi e importanti esposizioni monografiche dedicate all’artista giapponese. Curata da Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum e ideatrice del progetto originale, insieme a Davide Quadrio, direttore del MAO, la mostra arriva in anteprima nazionale e, per la prima volta in assoluto, in un museo di arte asiatica italiano, dopo un tour internazionale in istituzioni prestigiose come il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum.

Un progetto imponente e poetico, che ripercorre l’intera carriera di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue più celebri e suggestive installazioni ambientali, celebri in tutto il mondo per la loro capacità di avvolgere, sospendere e trasformare lo spazio.

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta “Chiharu Shiota: The Soul Trembles”, una delle più grandi e importanti esposizioni monografiche dedicate all’artista giapponese. Curata da Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum e ideatrice del progetto originale, insieme a Davide Quadrio, direttore del MAO, la mostra arriva in anteprima nazionale e, per la prima volta in assoluto, in un museo di arte asiatica italiano, dopo un tour internazionale in istituzioni prestigiose come il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum. Un progetto imponente e poetico, che ripercorre l’intera carriera di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue più celebri e suggestive installazioni ambientali, celebri in tutto il mondo per la loro capacità di avvolgere, sospendere e trasformare lo spazio. Un viaggio immersivo tra fili, memorie e domande universali Il percorso espositivo si configura come una grande installazione diffusa, che si espande dalle sale temporanee alle gallerie permanenti del museo, creando un dialogo sensibile con le collezioni asiatiche del MAO. Le opere di Chiharu Shiota affrontano temi come memoria, identità, relazione con l’altro, tempo, assenza, vita e morte, esplorando l’intangibile attraverso trame visive di straordinaria forza emotiva. I celebri fili rossi o neri, intrecciati in grandi strutture spaziali, diventano metafora di legami, fragilità e tensioni interiori. Tra le opere più iconiche presenti in mostra: Where Are We Going? (2017) – il motivo della barca, ricorrente nella poetica di Shiota, evoca destini incerti e futuri in divenire. Uncertain Journey (2016) – scheletri di imbarcazioni immerse in una rete di fili rossi, simbolo degli incontri e delle traiettorie che costellano ogni percorso umano. In Silence (2008) – un pianoforte bruciato e sedute per un pubblico fantasma avvolti da fili neri: il silenzio dopo la distruzione. Reflection of Space and Time (2018) – un abito e la sua immagine riflessa che interrogano la presenza nell’assenza. Inside – Outside (2009) – un’opera sul confine tra interno ed esterno, privato e pubblico, Oriente e Occidente. Accumulation – Searching for the Destination (2021) – una monumentale installazione composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di viaggio, memoria, migrazione. Le voci dei curatori: un dialogo tra esistenza e collezioni asiatiche “Siamo stati portati a riflettere sulla vita, sulla morte e sulla natura dell’esistenza,” afferma Mami Kataoka, ricordando come la mostra, inaugurata nel 2019 a Tokyo, abbia attraversato anni segnati dalla pandemia e da conflitti globali. Per Davide Quadrio, la mostra segna un passo importante nella trasformazione del MAO: “Da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento.” Le installazioni di Shiota, monumentali e intime allo stesso tempo, trasformano il museo in un organismo vivo, in continua evoluzione. Public Programme, attività educative e catalogo bilingue Come tutte le grandi produzioni del MAO, anche “The Soul Trembles” sarà accompagnata da: public programme musicale e performativo proiezioni, incontri e conferenze laboratori per scuole, famiglie e adulti percorsi accessibili in International Signs, grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino La mostra è inoltre accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese edito da Silvana Editoriale, con testi di Kataoka e Quadrio e contributi di studiosi internazionali. Un nuovo capitolo: un’opera inedita al MUDEC di Milano Dal 19 novembre 2025, un’opera inedita di Chiharu Shiota, The Moment the Snow Melts, sarà visibile al MUDEC di Milano nell’ambito del progetto “Il senso della neve”. Una riflessione sulla precarietà della neve come metafora della natura effimera delle relazioni umane. Biografie Chiharu Shiota (Osaka, 1972) Artista riconosciuta a livello internazionale, vive e lavora a Berlino. Vincitrice del Premio all’Incoraggiamento delle Arti del Ministero giapponese della Cultura (2008, 2024), è stata protagonista di mostre in istituzioni di primo piano e ha rappresentato il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia. Mami Kataoka Direttrice del Mori Art Museum dal 2020, alla guida anche del National Center for Art Research e dell’ICA Kyoto. È stata direttrice artistica di biennali internazionali e presidente del CIMAM.

Un viaggio immersivo tra fili, memorie e domande universali

Il percorso espositivo si configura come una grande installazione diffusa, che si espande dalle sale temporanee alle gallerie permanenti del museo, creando un dialogo sensibile con le collezioni asiatiche del MAO. Le opere di Chiharu Shiota affrontano temi come memoria, identità, relazione con l’altro, tempo, assenza, vita e morte, esplorando l’intangibile attraverso trame visive di straordinaria forza emotiva. I celebri fili rossi o neri, intrecciati in grandi strutture spaziali, diventano metafora di legami, fragilità e tensioni interiori. Tra le opere più iconiche presenti in mostra:

  • Where Are We Going? (2017) – il motivo della barca, ricorrente nella poetica di Shiota, evoca destini incerti e futuri in divenire.

  • Uncertain Journey (2016) – scheletri di imbarcazioni immerse in una rete di fili rossi, simbolo degli incontri e delle traiettorie che costellano ogni percorso umano.

  • In Silence (2008) – un pianoforte bruciato e sedute per un pubblico fantasma avvolti da fili neri: il silenzio dopo la distruzione.

  • Reflection of Space and Time (2018) – un abito e la sua immagine riflessa che interrogano la presenza nell’assenza.

  • Inside – Outside (2009) – un’opera sul confine tra interno ed esterno, privato e pubblico, Oriente e Occidente.

  • Accumulation – Searching for the Destination (2021) – una monumentale installazione composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di viaggio, memoria, migrazione.

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta “Chiharu Shiota: The Soul Trembles”, una delle più grandi e importanti esposizioni monografiche dedicate all’artista giapponese. Curata da Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum e ideatrice del progetto originale, insieme a Davide Quadrio, direttore del MAO, la mostra arriva in anteprima nazionale e, per la prima volta in assoluto, in un museo di arte asiatica italiano, dopo un tour internazionale in istituzioni prestigiose come il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum. Un progetto imponente e poetico, che ripercorre l’intera carriera di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue più celebri e suggestive installazioni ambientali, celebri in tutto il mondo per la loro capacità di avvolgere, sospendere e trasformare lo spazio. Un viaggio immersivo tra fili, memorie e domande universali Il percorso espositivo si configura come una grande installazione diffusa, che si espande dalle sale temporanee alle gallerie permanenti del museo, creando un dialogo sensibile con le collezioni asiatiche del MAO. Le opere di Chiharu Shiota affrontano temi come memoria, identità, relazione con l’altro, tempo, assenza, vita e morte, esplorando l’intangibile attraverso trame visive di straordinaria forza emotiva. I celebri fili rossi o neri, intrecciati in grandi strutture spaziali, diventano metafora di legami, fragilità e tensioni interiori. Tra le opere più iconiche presenti in mostra: Where Are We Going? (2017) – il motivo della barca, ricorrente nella poetica di Shiota, evoca destini incerti e futuri in divenire. Uncertain Journey (2016) – scheletri di imbarcazioni immerse in una rete di fili rossi, simbolo degli incontri e delle traiettorie che costellano ogni percorso umano. In Silence (2008) – un pianoforte bruciato e sedute per un pubblico fantasma avvolti da fili neri: il silenzio dopo la distruzione. Reflection of Space and Time (2018) – un abito e la sua immagine riflessa che interrogano la presenza nell’assenza. Inside – Outside (2009) – un’opera sul confine tra interno ed esterno, privato e pubblico, Oriente e Occidente. Accumulation – Searching for the Destination (2021) – una monumentale installazione composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di viaggio, memoria, migrazione. Le voci dei curatori: un dialogo tra esistenza e collezioni asiatiche “Siamo stati portati a riflettere sulla vita, sulla morte e sulla natura dell’esistenza,” afferma Mami Kataoka, ricordando come la mostra, inaugurata nel 2019 a Tokyo, abbia attraversato anni segnati dalla pandemia e da conflitti globali. Per Davide Quadrio, la mostra segna un passo importante nella trasformazione del MAO: “Da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento.” Le installazioni di Shiota, monumentali e intime allo stesso tempo, trasformano il museo in un organismo vivo, in continua evoluzione. Public Programme, attività educative e catalogo bilingue Come tutte le grandi produzioni del MAO, anche “The Soul Trembles” sarà accompagnata da: public programme musicale e performativo proiezioni, incontri e conferenze laboratori per scuole, famiglie e adulti percorsi accessibili in International Signs, grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino La mostra è inoltre accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese edito da Silvana Editoriale, con testi di Kataoka e Quadrio e contributi di studiosi internazionali. Un nuovo capitolo: un’opera inedita al MUDEC di Milano Dal 19 novembre 2025, un’opera inedita di Chiharu Shiota, The Moment the Snow Melts, sarà visibile al MUDEC di Milano nell’ambito del progetto “Il senso della neve”. Una riflessione sulla precarietà della neve come metafora della natura effimera delle relazioni umane. Biografie Chiharu Shiota (Osaka, 1972) Artista riconosciuta a livello internazionale, vive e lavora a Berlino. Vincitrice del Premio all’Incoraggiamento delle Arti del Ministero giapponese della Cultura (2008, 2024), è stata protagonista di mostre in istituzioni di primo piano e ha rappresentato il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia. Mami Kataoka Direttrice del Mori Art Museum dal 2020, alla guida anche del National Center for Art Research e dell’ICA Kyoto. È stata direttrice artistica di biennali internazionali e presidente del CIMAM.

Le voci dei curatori: un dialogo tra esistenza e collezioni asiatiche

Siamo stati portati a riflettere sulla vita, sulla morte e sulla natura dell’esistenza,” afferma Mami Kataoka, ricordando come la mostra, inaugurata nel 2019 a Tokyo, abbia attraversato anni segnati dalla pandemia e da conflitti globali. Per Davide Quadrio, la mostra segna un passo importante nella trasformazione del MAO: “Da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento.” Le installazioni di Shiota, monumentali e intime allo stesso tempo, trasformano il museo in un organismo vivo, in continua evoluzione.

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta “Chiharu Shiota: The Soul Trembles”, una delle più grandi e importanti esposizioni monografiche dedicate all’artista giapponese. Curata da Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum e ideatrice del progetto originale, insieme a Davide Quadrio, direttore del MAO, la mostra arriva in anteprima nazionale e, per la prima volta in assoluto, in un museo di arte asiatica italiano, dopo un tour internazionale in istituzioni prestigiose come il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum. Un progetto imponente e poetico, che ripercorre l’intera carriera di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue più celebri e suggestive installazioni ambientali, celebri in tutto il mondo per la loro capacità di avvolgere, sospendere e trasformare lo spazio. Un viaggio immersivo tra fili, memorie e domande universali Il percorso espositivo si configura come una grande installazione diffusa, che si espande dalle sale temporanee alle gallerie permanenti del museo, creando un dialogo sensibile con le collezioni asiatiche del MAO. Le opere di Chiharu Shiota affrontano temi come memoria, identità, relazione con l’altro, tempo, assenza, vita e morte, esplorando l’intangibile attraverso trame visive di straordinaria forza emotiva. I celebri fili rossi o neri, intrecciati in grandi strutture spaziali, diventano metafora di legami, fragilità e tensioni interiori. Tra le opere più iconiche presenti in mostra: Where Are We Going? (2017) – il motivo della barca, ricorrente nella poetica di Shiota, evoca destini incerti e futuri in divenire. Uncertain Journey (2016) – scheletri di imbarcazioni immerse in una rete di fili rossi, simbolo degli incontri e delle traiettorie che costellano ogni percorso umano. In Silence (2008) – un pianoforte bruciato e sedute per un pubblico fantasma avvolti da fili neri: il silenzio dopo la distruzione. Reflection of Space and Time (2018) – un abito e la sua immagine riflessa che interrogano la presenza nell’assenza. Inside – Outside (2009) – un’opera sul confine tra interno ed esterno, privato e pubblico, Oriente e Occidente. Accumulation – Searching for the Destination (2021) – una monumentale installazione composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di viaggio, memoria, migrazione. Le voci dei curatori: un dialogo tra esistenza e collezioni asiatiche “Siamo stati portati a riflettere sulla vita, sulla morte e sulla natura dell’esistenza,” afferma Mami Kataoka, ricordando come la mostra, inaugurata nel 2019 a Tokyo, abbia attraversato anni segnati dalla pandemia e da conflitti globali. Per Davide Quadrio, la mostra segna un passo importante nella trasformazione del MAO: “Da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento.” Le installazioni di Shiota, monumentali e intime allo stesso tempo, trasformano il museo in un organismo vivo, in continua evoluzione. Public Programme, attività educative e catalogo bilingue Come tutte le grandi produzioni del MAO, anche “The Soul Trembles” sarà accompagnata da: public programme musicale e performativo proiezioni, incontri e conferenze laboratori per scuole, famiglie e adulti percorsi accessibili in International Signs, grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino La mostra è inoltre accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese edito da Silvana Editoriale, con testi di Kataoka e Quadrio e contributi di studiosi internazionali. Un nuovo capitolo: un’opera inedita al MUDEC di Milano Dal 19 novembre 2025, un’opera inedita di Chiharu Shiota, The Moment the Snow Melts, sarà visibile al MUDEC di Milano nell’ambito del progetto “Il senso della neve”. Una riflessione sulla precarietà della neve come metafora della natura effimera delle relazioni umane. Biografie Chiharu Shiota (Osaka, 1972) Artista riconosciuta a livello internazionale, vive e lavora a Berlino. Vincitrice del Premio all’Incoraggiamento delle Arti del Ministero giapponese della Cultura (2008, 2024), è stata protagonista di mostre in istituzioni di primo piano e ha rappresentato il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia. Mami Kataoka Direttrice del Mori Art Museum dal 2020, alla guida anche del National Center for Art Research e dell’ICA Kyoto. È stata direttrice artistica di biennali internazionali e presidente del CIMAM.

Public Programme, attività educative e catalogo bilingue

Come tutte le grandi produzioni del MAO, anche “The Soul Trembles” sarà accompagnata da:

  • public programme musicale e performativo

  • proiezioni, incontri e conferenze

  • laboratori per scuole, famiglie e adulti

  • percorsi accessibili in International Signs, grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino

La mostra è inoltre accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese edito da Silvana Editoriale, con testi di Kataoka e Quadrio e contributi di studiosi internazionali.

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta “Chiharu Shiota: The Soul Trembles”, una delle più grandi e importanti esposizioni monografiche dedicate all’artista giapponese. Curata da Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum e ideatrice del progetto originale, insieme a Davide Quadrio, direttore del MAO, la mostra arriva in anteprima nazionale e, per la prima volta in assoluto, in un museo di arte asiatica italiano, dopo un tour internazionale in istituzioni prestigiose come il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum. Un progetto imponente e poetico, che ripercorre l’intera carriera di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue più celebri e suggestive installazioni ambientali, celebri in tutto il mondo per la loro capacità di avvolgere, sospendere e trasformare lo spazio. Un viaggio immersivo tra fili, memorie e domande universali Il percorso espositivo si configura come una grande installazione diffusa, che si espande dalle sale temporanee alle gallerie permanenti del museo, creando un dialogo sensibile con le collezioni asiatiche del MAO. Le opere di Chiharu Shiota affrontano temi come memoria, identità, relazione con l’altro, tempo, assenza, vita e morte, esplorando l’intangibile attraverso trame visive di straordinaria forza emotiva. I celebri fili rossi o neri, intrecciati in grandi strutture spaziali, diventano metafora di legami, fragilità e tensioni interiori. Tra le opere più iconiche presenti in mostra: Where Are We Going? (2017) – il motivo della barca, ricorrente nella poetica di Shiota, evoca destini incerti e futuri in divenire. Uncertain Journey (2016) – scheletri di imbarcazioni immerse in una rete di fili rossi, simbolo degli incontri e delle traiettorie che costellano ogni percorso umano. In Silence (2008) – un pianoforte bruciato e sedute per un pubblico fantasma avvolti da fili neri: il silenzio dopo la distruzione. Reflection of Space and Time (2018) – un abito e la sua immagine riflessa che interrogano la presenza nell’assenza. Inside – Outside (2009) – un’opera sul confine tra interno ed esterno, privato e pubblico, Oriente e Occidente. Accumulation – Searching for the Destination (2021) – una monumentale installazione composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di viaggio, memoria, migrazione. Le voci dei curatori: un dialogo tra esistenza e collezioni asiatiche “Siamo stati portati a riflettere sulla vita, sulla morte e sulla natura dell’esistenza,” afferma Mami Kataoka, ricordando come la mostra, inaugurata nel 2019 a Tokyo, abbia attraversato anni segnati dalla pandemia e da conflitti globali. Per Davide Quadrio, la mostra segna un passo importante nella trasformazione del MAO: “Da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento.” Le installazioni di Shiota, monumentali e intime allo stesso tempo, trasformano il museo in un organismo vivo, in continua evoluzione. Public Programme, attività educative e catalogo bilingue Come tutte le grandi produzioni del MAO, anche “The Soul Trembles” sarà accompagnata da: public programme musicale e performativo proiezioni, incontri e conferenze laboratori per scuole, famiglie e adulti percorsi accessibili in International Signs, grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino La mostra è inoltre accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese edito da Silvana Editoriale, con testi di Kataoka e Quadrio e contributi di studiosi internazionali. Un nuovo capitolo: un’opera inedita al MUDEC di Milano Dal 19 novembre 2025, un’opera inedita di Chiharu Shiota, The Moment the Snow Melts, sarà visibile al MUDEC di Milano nell’ambito del progetto “Il senso della neve”. Una riflessione sulla precarietà della neve come metafora della natura effimera delle relazioni umane. Biografie Chiharu Shiota (Osaka, 1972) Artista riconosciuta a livello internazionale, vive e lavora a Berlino. Vincitrice del Premio all’Incoraggiamento delle Arti del Ministero giapponese della Cultura (2008, 2024), è stata protagonista di mostre in istituzioni di primo piano e ha rappresentato il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia. Mami Kataoka Direttrice del Mori Art Museum dal 2020, alla guida anche del National Center for Art Research e dell’ICA Kyoto. È stata direttrice artistica di biennali internazionali e presidente del CIMAM.

Un nuovo capitolo: un’opera inedita al MUDEC di Milano

Un’opera inedita di Chiharu Shiota, The Moment the Snow Melts, sarà visibile al MUDEC di Milano nell’ambito del progetto “Il senso della neve”. Una riflessione sulla precarietà della neve come metafora della natura effimera delle relazioni umane.Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta “Chiharu Shiota: The Soul Trembles”, una delle più grandi e importanti esposizioni monografiche dedicate all’artista giapponese. Curata da Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum e ideatrice del progetto originale, insieme a Davide Quadrio, direttore del MAO, la mostra arriva in anteprima nazionale e, per la prima volta in assoluto, in un museo di arte asiatica italiano, dopo un tour internazionale in istituzioni prestigiose come il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum. Un progetto imponente e poetico, che ripercorre l’intera carriera di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue più celebri e suggestive installazioni ambientali, celebri in tutto il mondo per la loro capacità di avvolgere, sospendere e trasformare lo spazio. Un viaggio immersivo tra fili, memorie e domande universali Il percorso espositivo si configura come una grande installazione diffusa, che si espande dalle sale temporanee alle gallerie permanenti del museo, creando un dialogo sensibile con le collezioni asiatiche del MAO. Le opere di Chiharu Shiota affrontano temi come memoria, identità, relazione con l’altro, tempo, assenza, vita e morte, esplorando l’intangibile attraverso trame visive di straordinaria forza emotiva. I celebri fili rossi o neri, intrecciati in grandi strutture spaziali, diventano metafora di legami, fragilità e tensioni interiori. Tra le opere più iconiche presenti in mostra: Where Are We Going? (2017) – il motivo della barca, ricorrente nella poetica di Shiota, evoca destini incerti e futuri in divenire. Uncertain Journey (2016) – scheletri di imbarcazioni immerse in una rete di fili rossi, simbolo degli incontri e delle traiettorie che costellano ogni percorso umano. In Silence (2008) – un pianoforte bruciato e sedute per un pubblico fantasma avvolti da fili neri: il silenzio dopo la distruzione. Reflection of Space and Time (2018) – un abito e la sua immagine riflessa che interrogano la presenza nell’assenza. Inside – Outside (2009) – un’opera sul confine tra interno ed esterno, privato e pubblico, Oriente e Occidente. Accumulation – Searching for the Destination (2021) – una monumentale installazione composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di viaggio, memoria, migrazione. Le voci dei curatori: un dialogo tra esistenza e collezioni asiatiche “Siamo stati portati a riflettere sulla vita, sulla morte e sulla natura dell’esistenza,” afferma Mami Kataoka, ricordando come la mostra, inaugurata nel 2019 a Tokyo, abbia attraversato anni segnati dalla pandemia e da conflitti globali. Per Davide Quadrio, la mostra segna un passo importante nella trasformazione del MAO: “Da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento.” Le installazioni di Shiota, monumentali e intime allo stesso tempo, trasformano il museo in un organismo vivo, in continua evoluzione. Public Programme, attività educative e catalogo bilingue Come tutte le grandi produzioni del MAO, anche “The Soul Trembles” sarà accompagnata da: public programme musicale e performativo proiezioni, incontri e conferenze laboratori per scuole, famiglie e adulti percorsi accessibili in International Signs, grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino La mostra è inoltre accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese edito da Silvana Editoriale, con testi di Kataoka e Quadrio e contributi di studiosi internazionali. Un nuovo capitolo: un’opera inedita al MUDEC di Milano Dal 19 novembre 2025, un’opera inedita di Chiharu Shiota, The Moment the Snow Melts, sarà visibile al MUDEC di Milano nell’ambito del progetto “Il senso della neve”. Una riflessione sulla precarietà della neve come metafora della natura effimera delle relazioni umane. Biografie Chiharu Shiota (Osaka, 1972) Artista riconosciuta a livello internazionale, vive e lavora a Berlino. Vincitrice del Premio all’Incoraggiamento delle Arti del Ministero giapponese della Cultura (2008, 2024), è stata protagonista di mostre in istituzioni di primo piano e ha rappresentato il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia. Mami Kataoka Direttrice del Mori Art Museum dal 2020, alla guida anche del National Center for Art Research e dell’ICA Kyoto. È stata direttrice artistica di biennali internazionali e presidente del CIMAM.

Biografie

Chiharu Shiota (Osaka, 1972)

Artista riconosciuta a livello internazionale, vive e lavora a Berlino. Vincitrice del Premio all’Incoraggiamento delle Arti del Ministero giapponese della Cultura (2008, 2024), è stata protagonista di mostre in istituzioni di primo piano e ha rappresentato il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia.

Mami Kataoka

Direttrice del Mori Art Museum dal 2020, alla guida anche del National Center for Art Research e dell’ICA Kyoto. È stata direttrice artistica di biennali internazionali e presidente del CIMAM.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×