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Prototypes for Humanity, a Dubai 3 progetti universitari italiani

16 e 17 novembre

Prototypes for Humanity, a Dubai 3 progetti universitari italiani.

Sono tre i progetti universitari italiani – di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Università degli studi di Roma Tre, Università di Trento – selezionati fra i 100 migliori progetti di innovazione e ricerca nel mondo tra oltre 450 eccellenze accademiche e che verranno presentati il 16 e 17 novembre a Prototypes for Humanityl’atteso appuntamento in programma al DIFC (Dubai International Financial Centre) di Dubai.

 

In particolare:

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  • Crisàlys (NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano) è un rilevatore di smalto per unghie anti stupro. A partire dalla formula di uno smalto trasparente che cambia colore istantaneamente al contatto con droghe da stupro, finalizzata da un gruppo di studenti americani, Crisàlys si ispira a questa tecnologia chimica e ne crea un prodotto socialmente utile nel quotidiano con un linguaggio sofisticato e spensierato, ideando un sistema di comunicazione basato su un packaging sostenibile, perché ricaricabile e quindi durevole. Un valore fondamentale sul quale si basa Crisàlys è l’inclusione, infatti il prodotto non ha un target specifico e può essere utile a chiunque senza distinzione di genere.

Progetto di: Marta Bartesaghi, Gaia D’Ettorre, Alessia Radaelli e Jeannette Rubino.
Docente: Luca Ferreccio, senior lecturer Graphic Design Area di NABA.

 

  • Olivair (Università degli studi di Roma Tre) è un drone eolico, di grandi dimensioni che rivoluziona la raccolta delle olive, facendole cadere grazie al vento prodotto dalle eliche. Imitando la natura, le olive possono essere raccolte a maturazione ottimale e anche in quelle aree troppo ripide per essere raggiunte dai trattori, riducendo così sia gli sprechi che l’impatto ambientale.

Il gruppo di Olivair nasce dal percorso di formazione Dock3 organizzato dall’università di Roma Tre.
Progetto di: Diana Zagarella, Dario Marroccu, Giacomo Longaroni e Alberto Zagarella.
Docente: Umberto Iemma, professore ordinario di costruzioni e strutture aerospaziali del Dipartimento di Ingegneria.

Alla fase di test hanno contribuito: Alessandro Lidozzi, professore associato di macchine e azionamenti elettrici, Jacopo Serafini, ricercatore di meccanica del volo, Stefano Meloni ricercatore di fluidodinamica e Luca Pustina, assegnista di ricerca.

 

  • Paladino (da Security Embedded, affiliata all’Università di Trento) è un software per proteggere i dispositivi dagli attacchi informatici. Una tecnologia di protezione delle infrastrutture critiche che consente ai dispositivi loT di operare in sicurezza, attraverso un sistema di difesa plug-and-play contro gli attacchi informatici. Paladino agisce come un semplice software che può essere installato sui dispositivi già esistenti, consentendone la messa in sicurezza senza alterare l’infrastruttura in essere, e offrendo una protezione completa, economica e immediata.

Progetto di: Michele Grisafi, Luca Degani.
Docente: Prof. Bruno Crispo, Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione Università di Trento

Sotto il patronato di Sua Altezza Sheikha Latifa bint Mohammed bin Rashid Al Maktoum, presidente dell’Autorità per la Cultura e le Arti di Dubai e membro del Consiglio di Dubai, con il Dubai International Financial Centre (DIFC) come partner principale e con il sostegno del Dubai Culture e A.R.M. HoldingPrototypes for Humanity è il più grande programma al mondo dedicato al talento accademico attraverso discipline diverse, alla ricerca di idee, progetti e innovazioni all’avanguardia che abbiano il potere di cambiare il mondo e di affrontare con un impatto positivo e concreto le sfide critiche del futuro, in particolare sociali e ambientali, che oggi riguardano tutti noi

 

Presidente della giuria è Sua Altezza Sheikha Latifa bint Mohammed bin Rashid Al Maktoum.

Gli altri membri della giuria di questa edizione sono:

  • E. Mariam bint Mohammed Saeed Hareb Almheiri, Ministra del cambiamento climatico e dell’ambiente degli EAU.
  • Arif Amiri, CEO dell’Autorità DIFC, Membro del Consiglio dell’Alleanza Mondiale dei Centri Finanziari.
  • Kristoffer Gandrup-Marino, Capo dell’innovazione dell’UNICEF, Rete africana per l’innovazione della diagnostica.
  • Chris Drake, Fondatore e CEO della società di consulenza di design industriale Hodges & Drake.
  • Mohammad Saeed Al- Shehhi, Amministratore delegato di A.R.M. Holding.

I quattro progetti internazionali vincitori quest’anno di Prototypes for Humanity Awards – che si aggiudicano il premio di 25.000$ ciascuno – sono:

 

  • In ambito SALUTE il premio va alla Nanyang Technological University di Singapore per il progetto “FormaCyte device” impianto rivoluzionario per la gestione del diabete di tipo 1. Una soluzione concreta che, grazie a un nuovo dispositivo, permette il controllo ottimale della glicemia attraverso un’erogazione sostenibile di insulina, riducendo così la necessità di immunosoppressori tossici.
  • In ambito SOCIETÀ il premio va alla Kwame Nkrumah University of Science and Technology del Ghana per il progetto “AkoFresh”Una soluzione per la conservazione a freddo di energia solare che riduce le perdite post-raccolto. Una tecnologia che affronta l’attuale spreco di cibo pre-mercato, stimato intorno al 30-50%, creando valore aggiunto per gli agricoltori.
  • In ambito AMBIENTE vince la Turchia e la Middle East Technical University con il progetto “Aerostat, palloni intelligenti riempiti di elio per il rilevamento precoce degli incendi nei boschi. Un serbatoio di elio meccanico e riutilizzabile sensibile al fumo che invia avvisi attraverso palloncini visibili anche di notte.
  • Per le CORPORATE SOLUTIONS il premio va al progetto “Carbon Capture Battery”, la tecnologia delle batterie che rende redditizia la cattura del carbonio della University of Cambridge (UK). Soluzione per generare energia catturando al contempo il carbonio, compensando così il costo della riduzione delle emissioni.

 

Tra le oltre 450 università che hanno partecipato quest’anno, si annoverano Oxford School of Medicine, MIT, Columbia University, Harvard School of Government, Royal College of Art (RCA). L’edizione di quest’anno vanta inoltre un numero record di università partecipanti da 25 nazioni africane e da altri Paesi economicamente emergenti, tra cui: University of Ibadan, Industrial Chemistry, Nigeria; CENTRO University, Industrial Design, Messico; Bakrie University, Civil Engineering, Indonesia; Cadi Ayyad University, Data Science, Marocco; State University, Business ManagementAzerbaijan.

 

Durante le giornate della manifestazione, aperta al pubblico il 16 e 17 novembre nella nuova sede del DIFC (Dubai International Financial Centre), il principale hub finanziario per il Middle East, Africa e South Asia, si possono visionare i 100 migliori progetti selezionati per questa edizione 2022, partecipare a talk nonché scoprire da vicino i progetti premiati e conoscerne gli ideatori.

 

Prototypes for Humanity è il nuovo nome del Global Grade Show, nato inizialmente nel 2015 come mostra incentrata sul design di innovazione. Con questa sua nuova identità Prototypes for Humanity consolida il suo obiettivo di diventare un catalizzatore di soluzioni concrete, di impatto tangibile, attraverso la ricerca. Il suo programma si è evoluto negli anni e oggi la prima edizione di Prototypes for Humanity si presenta come una piattaforma multidisciplinare e collaborativa ideata per creare alleanze strategiche e mettere in contatto governi e aziende pubbliche e private con le migliori start up, i talenti emergenti e le soluzioni più innovative nel settore dell’ambiente, della salute, della società e delle corporate solutions.

 

Sensibilizzare su problemi globali, ispirare soluzioni concrete e avviare nuove collaborazioni è l’obiettivo primario di Prototypes for Humanity. I progetti di quest’anno presentano infatti soluzioni concrete e rapidamente utilizzabili per risolvere esigenze urgenti e tangibili, quali il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, le disuguaglianze sociali e la scarsità d’acqua. Ma anche ipotesi di ricerca e attuazione di progetti per intervenire sul futuro a lungo termine. Un’occasione per mettere a fuoco i problemi delle comunità locali, dell’umanità e del pianeta in generale, ma anche per avere una panoramica su quelle che sono ad oggi le potenziali soluzioni più interessanti proposte da giovani menti brillanti di tutto il mondo che lavorano quotidianamente su questi temi.Prototypes for Humanity, a Dubai 3 progetti universitari italiani

 

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