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VERONA-MILAN 0-1: PIATEK ABBATTE IL MURO HELLAS

Al Bentegodi  il Milan, in sofferenza, strappa  tre punti importanti e ritrova il gol di Piatek che scaccia via la maledizione del n°9. Partita molto energica con un palo per parte. Al Verona, in dieci per 70′, non bastano cuore e grinta. Nel recupero espulso Calabria che salterà il derby di sabato sera.

LE FORMAZIONI

Alla ripresa del campionato Giampaolo insiste sul 4-3-2-1 lanciando dal 1′ Paquetà. Solo panchina per Castillejo, mentre in mezzo al campo chance per Biglia al posto di Bennacer.

MILAN: 4-3-2-1: Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Calhanoglu; Suso, Paquetà(46′ Rebic); Piatek.

VERONA: 3-4-2-1: Silvestri; Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic(78′ Tutino); Zaccagni(78′ Di Carmine), Verre(66′ Pessina); Stepinski.

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LA PARTITA

Avvio di gara a ritmi alti da parte di entrambe le squadre. Al 5′ Milan subito pericoloso dagli sviluppi di un calcio d’angolo, ma dopo una serie di rimpalli in area di rigore, la difesa dell’Hellas spazza via il pericolo. Tre minuti più tardi arriva la risposta dei padroni di casa: dalla destra, Faraoni mette in mezzo un cross insidioso che Donnarumma smanaccia come può. Sulla respinta, si avventa, in acrobazia, Zaccagni, ma il suo tentativo viene prontamente bloccato dall’ottimo intervento del portiere rossonero. Al 20′ episodio chiave della partita: Stepinski entra in maniera scomposta su Musacchio. Per il direttore di gara non ci sono dubbi: è cartellino rosso. Nonostante la superiorità numerica, è il Verona a rendersi pericoloso: al 30′ Verre aggancia al volo un lancio dalle retrovie e calcia verso la porta, ma la sua conclusione termina di poco alta sopra la traversa. Il Milan fraseggia nella metà campo avversaria, ma gli attacchi rossoneri s’infrangono contro il muro eretto dalla difesa veronese. La prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate.

Al rientro dagli spogliatoi, Giampaolo inserisce Rebic, al suo debutto con la maglia del Milan, al posto di Paquetà. Al 47′ classica azione di Suso sulla destra: lo spagnolo si accentra sul sinistro e lascia partire una conclusione insidiosa che finisce di poco fuori. Al 57′ rossoneri vicinissimi al vantaggio: dopo una respinta della difesa veronese, Calabria, dal limite dell’area di rigore, si coordina e calcia al volo ma il suo tentativo si infrange contro il palo. Tre minuti dopo arriva la risposta immediata del Verona: ancora Verre colpisce al volo un cross proveniente dalla sinistra, ma anche il suo tiro colpisce il legno. Al 65′ Calhanoglu calcia da fuori ma la sua conclusione viene murata col braccio da Gunter in area di rigore: è calcio di rigore per il Milan. Dal dischetto Piatek non sbaglia e porta in vantaggio i rossoneri. All’82’ Piatek trova addirittura il raddoppio ma il direttore di gara, con l’assistenza del VAR, annulla giustamente il gol al polacco. Al 93′ Calabria interviene fallosamente al limite dell’area di rigore: per Manganiello è chiara occasione da gol: cartellino rosso per il terzino. Sulla punizione seguente Veloso calcia sulla barriera e spreca l’ultima occasione del match. I rossoneri conquistano la seconda vittoria stagionale.

ANALISI DELLA  GARA

Dopo 20 minuti la partita sembra essere in discesa per gli uomini di Giampaolo che, nonostante la superiorità numerica nella prima frazione di gioco hanno faticato a creare chiare occasioni da gol. A rendersi più pericolosi sono stati addirittura i padroni di casa che con un tiro al volo di Verre hanno fatto tremare i tifosi rossoneri. Milan decisamente meglio nella ripresa con l’ingresso di Rebic largo a sinistra e l’avanzamento di Calhanoglu come trequartista. Ed è proprio da una giocata del turco che nasce l’episodio che porta al rigore realizzato da Piatek. L’attaccante polacco, parso in ripresa rispetto alle prime uscite, si è finalmente sbloccato e può lasciarsi alle spalle la maledizione del n°9 giusto in tempo per il derby di sabato prossimo. A livello tattico e di prestazione non è stato un Milan esaltante e bello da vedere: Giampaolo ha più volte richiesto tempo affinché i suoi giocatori assimilino i meccanismi ed entrino in condizione, ma la stracittadina si avvicina e il Diavolo vuole e deve farsi trovare pronto.

#ACMilan.

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