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US Open: il copione è sempre lo stesso, la finale sarà Sinner contro Alcaraz

Sinner-Auger Aliassime 3-1 (6-1; 3-6; 6-3; 6-4)

US Open: il copione è sempre lo stesso, la finale sarà Sinner contro Alcaraz.

La storia si ripete, la finale maschile dello US Open sarà nuovamente Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz. L’azzurro, campione in carica a Flushing Meadows, ha conquistato l’accesso all’ultimo atto del torneo, vincendo la semifinale in quattro set contro Auger Aliassime e raggiungendo così la sua quarta finale Slam del 2025. Domenica 7 settembre, alle ore 20 italiane, il numero uno del mondo proverà a difendere il titolo affrontando il rivale spagnolo in un match che mette in palio non solo il trofeo, ma anche la leadership del ranking ATP.

Un Sinner cinico in semifinale 

Sinner ha staccato il pass per la finale superando in quattro set Felix Auger-Aliassime con il punteggio di 6-1, 3-6, 6-3, 6-4. Un successo significativo anche sul piano personale, visto che fino a quest’anno l’italiano non era mai riuscito a battere il canadese. Tra Cincinnati e lo Slam americano, però, l’inerzia si è ribaltata, e il ventiquattrenne altoatesino ha riequilibrato il bilancio degli scontri diretti. Per Auger-Aliassime, alla seconda semifinale Major in carriera, resta comunque una prestazione di livello.

Dopo un primo set dominato dall’azzurro, il secondo ha visto il canadese rialzarsi, approfittando di un calo in battuta di Sinner. Nel terzo, nonostante le difficoltà con la prima di servizio, l’italiano ha trovato il break decisivo al momento giusto, rientrando in controllo. Il quarto set è stato il più combattuto: Sinner ha dovuto cancellare ben cinque palle break nei primi turni di battuta, per poi colpire alla prima occasione utile, chiudendo la pratica dopo poco più di tre ore.

Sinner contro Alcaraz, la sfida continua 

Quella degli US Open sarà la terza finale Slam consecutiva tra Sinner e Alcaraz, con il bilancio che sorride di misura allo spagnolo (5 titoli Major contro i 4 dell’italiano). Nel 2025 i due hanno monopolizzato i grandi palcoscenici: si sono sfidati in cinque finali consecutive nei tornei in cui entrambi hanno partecipato, da Roma fino a New York, alimentando una rivalità che sta già segnato la nuova epoca del tennis.

Oltre allo Slam americano, però, ci sarà in palio anche la corsa al numero uno del ranking mondiale. Sinner è arrivato a New York in vetta dopo 65 settimane da leader, ma la situazione potrebbe cambiare. Alcaraz, forte del titolo a Cincinnati e con pochi punti da difendere rispetto al 2024, ha già virtualmente superato l’azzurro. Per mantenere la corona, Jannik non ha alternative, deve alzare nuovamente il trofeo sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium.

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