Roland Garros: Musetti supera Rune e ottiene il pass per i quarti
Musetti-Rune 3-1 (7-5; 3-6; 6-3; 6-2)
Roland Garros: Musetti supera Rune e ottiene il pass per i quarti.
Lorenzo Musetti scrive una nuova pagina della sua giovane carriera, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale al Roland Garros. Il tennista azzurro ha superato il danese Holger Rune, numero 10 del ranking ATP, con il punteggio di 7-5, 3-6, 6-3, 6-2. Per i quarti di finale l’appuntamento è fissato a martedì 3 giugno contro l’americano Tiafoe.
Musetti-Rune 3-1 (7-5; 3-6; 6-3; 6-2)
Il primo set è stata una vera battaglia mentale e fisica durata oltre un’ora, vinta da Musetti grazie a una gestione impeccabile dei momenti chiave. Rune ha reagito nel secondo parziale, portandolo a casa con maggiore aggressività, ma l’azzurro non si è lasciato condizionare e ha alzato il livello nel terzo e quarto set. Decisivi la maggiore incisività al servizio, una crescente lucidità nelle fasi di scambio prolungato e alcune splendide soluzioni in rovescio lungo linea, spesso vincenti.
Musetti ha iniziato e chiuso il match con un ace, segno di una solidità che sta diventando sempre più costante nel suo tennis. Per l’italiano, attualmente ottava testa di serie del tabellone parigino, si tratta della prima affermazione in carriera contro Holger Rune, in una rivalità che fino a ieri lo vedeva sotto 0-2 nei confronti diretti.
L’avversario dei quarti
Dopo un cammino impeccabile, che lo ha visto imporsi sul tedesco Yannick Hanfmann, poi sul colombiano Daniel Elahi Galán e sull’argentino Mariano Navone, Musetti prosegue una stagione sulla terra battuta di altissimo livello. Il prossimo ostacolo sulla sua strada sarà lo statunitense Frances Tiafoe, numero 16 al mondo, che affronterà martedì 3 giugno per un posto in semifinale. Nei sette precedenti tra i due, Tiafoe è in vantaggio 4-3, ma Musetti ha già dimostrato di saper ribaltare le statistiche: proprio come ha fatto stasera contro Rune, che lo aveva battuto nelle prime due sfide.
Il giovane classe 2002 continua a dimostrare una crescita costante, sia tecnica che mentale, e il suo percorso a Parigi è la conferma di un potenziale che si sta trasformando sempre più in realtà.
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