L’Italia del tennis è sul tetto del mondo. Gli azzurri vincono la terza Coppa Davis consecutiva.

La storia era già stata scritta l’anno scorso, ora l’Italia del tennis è leggenda. La selezione azzurra conquista la terza Coppa Davis di fila, superando la Spagna con un netto 2-0 grazie a Berrettini e Cobolli. Una vittoria storica che conferma la straordinaria crescita del movimento e la solidità del gruppo guidato da Filippo Volandri, capace di portare a casa la quarta “insalatiera” della storia italiana.

Un’impresa che mancava dal 1971

Nessuna nazione era riuscita a vincere tre edizioni consecutive della Coppa Davis da quando il Challenge Round è stato abolito nel 1971. L’ultimo a riuscirci era stato il Team USA, dominatore tra il 1968 e il 1972 con cinque titoli di fila (quattro dei quali ottenuti partecipando direttamente alla finale).

L’Italia diventa dunque la prima nazionale dell’era moderna a centrare tre trionfi consecutivi: un risultato da storia dello sport.

Berrettini domina Carreno

Ad aprire la sfida con la Spagna ci pensa un Matteo Berrettini in forma strepitosa. Il romano regola Carreno Busta con un solido 6-3 6-4, confermandosi ancora una volta un punto di riferimento nei momenti che contano. Sul 4-3 del primo set, Berrettini strappa il servizio allo spagnolo dopo tre palle break consecutive, convertendo la terza. Il set si chiude 6-3 grazie a un turno di battuta impeccabile.

Nel secondo parziale Carreno Busta prova a reagire, salva due break point iniziali, ma sul 4-4 Berrettini piazza il colpo decisivo per il 6-4 finale.

Cobolli eroe, rimonta di cuore contro Munar

sigillo definitivo arriva da Flavio Cobolli, protagonista di una rimonta clamorosa. Dopo un primo set complicato, perso 6-1, il giovane azzurro cambia completamente volto: Nel secondo parziale lotta punto su punto e trascina Munar al tie-break. Flavio non sbaglia e pareggia i conti sul 1-6; 7-6.

Il terzo set è una battaglia di nervi e intensità. Cobolli mantiene alta la pressione, strappa il servizio nell’undicesimo game e si impone 7-5, liberando tutta l’esplosione della gioia azzurra.