Tajani e Abodi inaugurano la seconda Giornata dello Sport Italiano nel Mondo
La seconda giornata dello Sport Italiano nel Mondo
Tajani e Abodi inaugurano la seconda Giornata dello Sport Italiano nel Mondo.
La Farnesina apre le porte allo sport come strumento di diplomazia e coesione. Nella prestigiosa cornice di Villa Madama, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, hanno inaugurato la seconda edizione della Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, appuntamento che unisce istituzioni, campioni e imprese per valorizzare il ruolo dello sport nel promuovere l’Italia a livello internazionale.
Montagna e mare, un tema proiettato verso il futuro
L’edizione 2025 è stata dedicata al tema “Montagna e Mare”, due dimensioni simboliche e complementari che anticipano i grandi eventi sportivi che attendono l’Italia nel 2026. Da un lato i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano-Cortina, destinati a lasciare un’eredità infrastrutturale e sociale di rilievo; dall’altro i Giochi del Mediterraneo a Taranto, vetrina internazionale che confermerà il ruolo dell’Italia come hub sportivo e culturale al centro del Mediterraneo.
Proprio in vista di queste sfide sarà firmato un nuovo Protocollo d’intesa tra MAECI, Ministero per lo Sport, CONI e CIP. L’obiettivo è coordinare al meglio le risorse del Sistema Paese, mettendo in sinergia la rete diplomatico-consolare e quella dei delegati del CONI, così da rafforzare la presenza e l’immagine dell’Italia nel mondo.
La diplomazia dello sport come strategia nazionale
“La lezione dello sport è chiara: si vince solo facendo squadra. L’Italia è una grande squadra che cresce, compete e dialoga nel mondo proprio come fa nello sport” ha dichiarato Tajani, sottolineando l’importanza della diplomazia sportiva come parte integrante della strategia di crescita promossa dalla Farnesina.
Il Ministro ha ricordato i numeri che raccontano il peso dello sport per il Paese: 24,7 miliardi di valore aggiunto, oltre 400.000 occupati e una quota pari all’1,38% del PIL. L’export di beni sportivi raggiunge i 4,7 miliardi, ponendo l’Italia tra i primi cinque esportatori mondiali e seconda in Europa. Dati che trovano ulteriore forza nella prospettiva dei Giochi di Milano-Cortina, stimati in un impatto economico di 5,3 miliardi e in un’eredità infrastrutturale di circa 3 miliardi.
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