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Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quindicesima Giornata

L’Inter ha sconfitto il Parma a San Siro; l’Atalanta ha ottenuto la nona vittoria consecutiva, battendo il Milan e portandosi prima in classifica; la Juventus ha pareggiato contro il Bologna; la Fiorentina ha battuto il Cagliari, ottenendo l’ottava vittoria consecutiva; la Lazio ha battuto il Napoli allo Stadio Maradona.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quindicesima Giornata

La Quattordicesima Giornata della Serie A 2024/2025 ha regalato molte emozioni, con match che hanno riservato colpi di scena e momenti indimenticabili. Ecco un’analisi dettagliata di tutti i risultati.

Inter – Parma: 3-1

L’Inter ha sconfitto il Parma 3-1 a San Siro in una gara dominata per intensità e qualità, portandosi in classifica con 31 punti.

Nel primo tempo, l’Inter ha creato numerose occasioni, colpendo una traversa con Dumfries e vedendo Lautaro e Calhanoglu mancare il gol. Il Parma, pur provando a rispondere con ripartenze e pressione alta, è stato punito al 40’: Dimarco ha sbloccato il match con un controllo di tacco e una conclusione precisa di destro, un gesto tecnico di alto livello che ha portato i nerazzurri avanti all’intervallo.

Nella ripresa, l’Inter ha mantenuto il controllo e raddoppiato al 56’ grazie a Barella, servito magistralmente in profondità da Mkhitaryan. Poco dopo, al 67’, Thuram ha chiuso il match deviando un colpo di testa di Bisseck sugli sviluppi di un corner. Nonostante il netto dominio nerazzurro, Darmian ha segnato un autogol all’81’, rendendo meno ampio il risultato finale. Nel finale, l’Inter ha anche visto revocare un rigore assegnato per un presunto fallo su Lautaro

Dopo il rinvio della sfida contro la Fiorentina per il malore di Bove, i nerazzurri si sono dimostrati in grande forma, mostrando solidità tattica e una manovra offensiva fluida. Il Parma, pur sconfitto, ha mostrato sprazzi di buon gioco, ma ha pagato l’imprecisione sotto porta e l’incapacità di arginare l’efficacia offensiva nerazzurra.

Atalanta – Milan: 2-1

L’Atalanta ha ottenuto la nona vittoria consecutiva, battendo il Milan 2-1 e portandosi prima in classifica con 34 punti.

La partita si è aperta con ritmi elevati: nei primi minuti, Pulisic ha impegnato Carnesecchi con un tiro insidioso, mentre Ederson ha creato un’occasione per Pasalic dopo un’azione personale. Il vantaggio dell’Atalanta è arrivato al 12’, grazie a De Ketelaere, bravo a svettare di testa su un calcio piazzato e superare Hernandez. La reazione del Milan non si è fatta attendere, con Morata che al 22’ ha pareggiato i conti su assist perfetto di Leao, dopo una rapida azione verticale orchestrata da Theo Hernandez. Tuttavia, la partita ha preso una piega diversa dopo l’uscita forzata di Pulisic prima dell’intervallo.

Il Milan, che aveva mostrato organizzazione e idee nel primo tempo, ha perso incisività nella ripresa. I rossoneri hanno faticato a costruire azioni offensive efficaci, limitandosi a contenere le avanzate dell’Atalanta. Nonostante una difesa attenta per gran parte della ripresa, la stanchezza ha iniziato a pesare nei minuti finali, portando a errori decisivi. All’87’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Kolasinac ha spizzato il pallone permettendo a Lookman di segnare di testa il 2-1. Questo gol ha scatenato la festa dell’Atalanta e sancito la sconfitta di un Milan ormai distante dalla lotta per lo scudetto.

La partita ha dimostrato lo straordinario stato di forma dell’Atalanta che, nonostante l’assenza in panchina di Gasperini, sostituito dal vice Gritti, è stato capace di gestire momenti chiave e sfruttare gli episodi a proprio favore. Al contrario, il Milan dovrà riflettere sulla mancanza di continuità e sull’incapacità di reagire efficacemente nella ripresa.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quindicesima Giornata

Genoa – Torino: 0-0

Genoa e Torino hanno pareggiato 0-0 nel match giocato al Ferraris. Una partita tattica e priva di grandi emozioni ha permesso a entrambe le squadre di muovere la classifica, portandosi rispettivamente a 15 e 16 punti, mantenendo un leggero margine sulla zona retrocessione.

Il primo tempo ha offerto poche occasioni significative. Da un lato, Vojvoda ha colpito il palo con un destro potente, mentre dall’altro Ricci ha murato un tiro a botta sicura di Badelj. Il Genoa ha mostrato ordine in costruzione, cercando di sfruttare i cambi di campo e i lanci lunghi per superare la mediana. Il Torino, invece, ha puntato su un pressing alto e combinazioni ravvicinate, ma ha faticato a creare pericoli reali.

Nella ripresa, la partita non ha subito variazioni tattiche significative. I rossoblù, spinti dal pubblico di casa, hanno guadagnato metri e cercato di aumentare l’intensità offensiva, ma senza trovare la precisione necessaria. Vieira ha cercato di modificare l’inerzia con l’ingresso di Vitinha, mentre Vanoli ha provato a rinfrescare la squadra inserendo Karamoh e Sosa. Tuttavia, le mosse dei due allenatori non hanno cambiato il corso del match. Negli ultimi minuti, un gol di Karamoh è stato annullato per fuorigioco, e Tameze ha avuto un’occasione nel recupero, ma Leali ha evitato il peggio per il Genoa.

L’incontro si è così concluso con un pareggio che rispecchia l’equilibrio generale e la scarsa incisività offensiva delle due squadre. Entrambe restano in cerca di continuità e di una vittoria che manca da diverse giornate.

Juventus – Bologna: 2-2

La Juventus ha pareggiato 2-2 contro il Bologna in un match intenso e ricco di colpi di scena. Nonostante una prestazione dominante dei felsinei all’Allianz Stadium per oltre 70 minuti, i bianconeri hanno salvato il risultato trovando il pareggio al 92’.

Il Bologna è partito forte, pressando alto e soffocando il gioco juventino. Ndoye, ispirato da un preciso passaggio di Holm, ha sbloccato la partita al 30’ con un destro potente sotto la traversa. Cambiaso si è infortunato presto, costringendo Allegri a sostituirlo con Rouhi, mentre Vlahovic ha faticato a entrare nel vivo del gioco.

Nel secondo tempo, il Bologna ha raddoppiato al 53’ con Pobega, che ha concluso con un tocco sotto dopo un assist di tacco spettacolare di Castro. Nonostante l’espulsione di Thiago Motta al 51’ per proteste, gli emiliani hanno continuato a giocare con personalità, mettendo in difficoltà la Juventus. Tuttavia, i bianconeri non si sono arresi: Koopmeiners ha accorciato le distanze al 62’, segnando il suo primo gol in maglia bianconera su assist di Danilo. Il Bologna ha avuto l’occasione per chiudere la partita con Dominguez, ma non è riuscito a concretizzare. La Juventus, invece, ha trovato il pareggio nei minuti di recupero grazie a Mbangula. Il giovane talento, entrato da poco, ha realizzato un destro a giro dal limite che non ha lasciato scampo a Skorupski, evitando così la sconfitta per i bianconeri.

La Juventus ha colto il nono pareggio in 15 giornate, un dato che evidenzia difficoltà a mantenere continuità e che allontana ulteriormente i bianconeri dalla vetta della classifica. Il Bologna, pur mantenendo l’imbattibilità in campionato, ha perso l’occasione di portare a casa una vittoria prestigiosa.

Roma – Lecce: 4-1

La Roma ha ritrovato la vittoria dopo quattro sconfitte consecutive, battendo il Lecce 4-1. Una prestazione convincente ha permesso ai giallorossi di allontanarsi dalle zone calde della classifica, mentre la squadra di Giampaolo, ora a rischio retrocessione, ha subito la prima sconfitta sotto la sua guida.

La Roma parte con il piede giusto e sblocca il risultato al 13’ con Saelemaekers, che beffa Falcone con un tiro sporco ma preciso su assist di El Shaarawy. I giallorossi dominano il gioco, sfiorando il raddoppio con un colpo di testa di N’Dicka respinto sulla linea da Krstovic. Tuttavia, il Lecce trova il pareggio al 40’ grazie a un rigore trasformato da Krstovic, concesso per un intervento falloso di Abdulhamid su Coulibaly. Prima dell’intervallo, Saelemaekers spreca un’occasione per riportare avanti la Roma.

Nella ripresa, la Roma intensifica il pressing. Mancini firma il 2-1 al 59’ con un colpo di testa in tuffo su cross di El Shaarawy. Poco dopo, un errore in uscita di Dorgu regala il pallone ad Abdulhamid, che serve Pisilli per il 3-1 al 66’. La Roma continua a spingere e all’86’ sigla il 4-1 definitivo con Koné, al primo gol in maglia giallorossa, su assist dello stesso Pisilli. Il Lecce, ridotto in 10 per l’infortunio di Gaspar a cambi terminati, colpisce un palo nel finale ma non riesce a reagire.

Claudio Ranieri può celebrare i suoi primi tre punti dal ritorno sulla panchina della Roma, mentre il Lecce, poco incisivo e fragile in difesa, deve affrontare l’urgenza di risollevarsi.

Fiorentina – Cagliari: 1-0

La Fiorentina ha battuto il Cagliari 1-0, ottenendo l’ottava vittoria consecutiva in campionato e agganciando il quarto posto in classifica, con una gara in meno.

La Fiorentina ha imposto il proprio ritmo fin dall’inizio, con rapidi fraseggi e conclusioni dalla distanza. Dopo una doppia occasione per Piccoli e Makoumbou neutralizzata da De Gea e Ranieri, la Viola è passata in vantaggio al 24’: un’azione orchestrata da Adli e Beltran ha permesso a Cataldi di segnare con un preciso piattone destro, dedicando il gol a Bove. Poco dopo, Beltran ha sfiorato il raddoppio ma è stato fermato da un intervento decisivo di Mina. Il Cagliari ha faticato a uscire dalla propria metà campo, soffocato dal pressing e dalla gestione del pallone dei toscani.

Nella ripresa è stata ancora la Fiorentina a rendersi pericolosa con Ikoné, fermato da Sherri. Il Cagliari ha cercato una reazione con un buon avvio di secondo tempo, ma la difesa gigliata ha chiuso ogni spazio. Palladino ha risposto con i cambi, inserendo Kean e Colpani per dare maggiore spinta offensiva, mentre Nicola ha mandato in campo Luvumbo e, nel finale, Pavoletti per cercare il pareggio. Nonostante gli sforzi, il Cagliari non è riuscito a creare vere occasioni da gol nei minuti finali.

La squadra di Palladino ha dominato gran parte del match grazie a un possesso palla insistente e una solida organizzazione difensiva. Questo successo conferma il momento positivo della Viola, mentre il Cagliari incassa la settima sconfitta stagionale e a un passo dalla zona retrocessione con 14 punti.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quindicesima Giornata

Verona – Empoli: 1-4

L’Empoli ha travolto il Verona 4-1 al Bentegodi, dominando un primo tempo in cui si è deciso tutto. La squadra di D’Aversa ha sfruttato i gravi errori difensivi dei padroni di casa per segnare quattro reti, tornando al successo in campionato.

Il match si è aperto con un ritmo elevato, ma al 10′ l’infortunio di Pellegri ha costretto l’Empoli a inserire Colombo, che si è rivelato decisivo. L’Empoli è passato in vantaggio al 16’ con Esposito, bravo a sfruttare un disimpegno sbagliato di Magnani. Dopo soli tre minuti, il numero 99 ha firmato il raddoppio, capitalizzando un altro errore clamoroso, questa volta di Belahyane. Al 32′, Cacace ha segnato il terzo gol con un tocco ravvicinato, approfittando della totale disorganizzazione difensiva degli avversari. Il Verona ha accorciato le distanze al 35’ con Tengstedt, che ha insaccato un assist basso di Tchatchoua. Nonostante un timido tentativo di rimonta, l’Empoli ha chiuso definitivamente la partita al 42’, con Colombo che ha realizzato il quarto gol con un preciso sinistro dopo una respinta della barriera. Poco prima dell’intervallo, il Verona ha rischiato di subire un rigore per un contatto tra Montipò e Anjorin, ma l’arbitro ha revocato la decisione dopo il controllo al VAR.

Nella ripresa, il Verona ha provato a reagire con maggiore aggressività, ma senza creare vere occasioni da gol. L’Empoli, solido in difesa, ha gestito il possesso palla e controllato la partita, chiudendo ogni varco agli avversari. I toscani, guidati da un Esposito in grande forma, hanno dimostrato superiorità tattica e mentale.

L’Empoli ha conquistato tre punti importanti, salendo in classifica con una prestazione convincente. Al contrario, il Verona, alla quarta sconfitta consecutiva, continua a vivere una profonda crisi tecnica e societaria.

Venezia – Como: 2-2

Lo scontro salvezza tra Venezia e Como al Penzo si è concluso 2-2, in una gara resa caotica dalle condizioni meteo avverse, con vento oltre i 70 km/h e pioggia battente.

Il Venezia è passato in vantaggio al 16’ con un tiro deviato di Nicolussi Caviglia che ha spiazzato Reina, dopo un inizio complicato segnato dalla contestazione dei tifosi lagunari contro la società. Nonostante le difficoltà create dal vento, il Como ha avuto occasioni con Fadera e Belotti, senza però concretizzare, chiudendo la prima frazione sotto 1-0.

La ripresa si è aperta sotto un autentico diluvio e con il Como subito aggressivo. Al 49’ Candela ha realizzato un goffo autogol, deviando nella propria porta un cross di van der Brempt per il pareggio. Poco dopo, al 56’, Belotti ha portato i lariani in vantaggio con un tocco preciso, interrompendo il suo digiuno che durava dal 29 settembre. Il Venezia ha reagito con grinta e, al 69’, Oristanio ha segnato direttamente da calcio d’angolo, sfruttando il vento per realizzare un magnifico “gol olimpico” che ha riportato la partita in equilibrio. I lagunari hanno trovato anche una rete al 87’ con una conclusione potente di Nicolussi Caviglia, ma il gol è stato annullato per un fuorigioco attivo di Pohjanpalo.

Il pareggio lascia il Venezia ultimo in classifica con 9 punti, mentre il Como aggancia il Verona a quota 12. Nonostante l’intensità della gara, le due squadre devono fare i conti con la propria fragilità e con l’urgenza di migliorare per affrontare la lotta salvezza.

Napoli – Lazio: 0-1

La Lazio ha battuto il Napoli 1-0 allo Stadio Maradona, replicando il successo ottenuto pochi giorni prima in Coppa Italia. La vittoria ha spinto i biancocelesti a 31 punti, a pari con Inter e Fiorentina, mentre il Napoli, scavalcato dall’Atalanta, perde la vetta e scivola al secondo posto.

Sotto una pioggia battente, il Napoli ha iniziato con maggiore aggressività, sfiorando il gol con McTominay e Politano, ma senza riuscire a concretizzare. La Lazio, pur compatta e ordinata, ha risposto con un sinistro insidioso di Isaksen e un colpo di testa largo di Castellanos, ben bloccati da Meret. Nel finale di tempo, Kvaratskhelia ha avuto una buona occasione su punizione, ma Provedel ha gestito senza difficoltà.

La ripresa si è aperta con un destro potentissimo di Dele-Bashiru che ha colpito la traversa, evidenziando i problemi di un Lobotka sottotono e di un Napoli poco incisivo. Al 71’, Anguissa ha colpito il palo di testa, ma i padroni di casa non sono riusciti a trovare continuità offensiva. La Lazio, invece, ha saputo sfruttare l’occasione decisiva: al 79’, Isaksen ha ricevuto palla da Noslin, si è liberato di Olivera e ha lasciato partire un sinistro a giro imprendibile per Meret, portando avanti i biancocelesti. Conte ha tentato di cambiare le sorti del match inserendo Simeone, Raspadori e Neres, ma la squadra è rimasta inefficace, con un gioco troppo lento e prevedibile.

La partita, intensa e combattuta, ha messo in luce la solidità e l’organizzazione della Lazio, mentre ha evidenziato la giornata no degli uomini chiave di Conte.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quindicesima Giornata

Monza – Udinese: 1-2

L’Udinese ha conquistato una preziosa vittoria per 2-1 contro il Monza nell’ultima partita della Quindicesima Giornata di Serie A, giocata all’U-Power Stadium.

L’Udinese è partita con determinazione e ha sbloccato il match al 6’: un cross preciso di Zemura ha permesso a Lucca di segnare di testa. Pochi minuti dopo, lo stesso Lucca ha trovato la rete del raddoppio, ma il gol è stato annullato per fuorigioco. Il Monza ha reagito con alcune conclusioni dalla distanza ma Sava e la difesa friulana hanno neutralizzato ogni tentativo. Nel finale di frazione, Thauvin ha cercato senza successo il colpo del 2-0 con una giocata di classe.

Il Monza ha iniziato la ripresa con maggiore aggressività, trovando il pareggio al 47’: Kyriakopoulos è stato rapido a sfruttare un pallone vagante in area. I brianzoli hanno sfiorato il vantaggio con Djuric, ma la sua conclusione di testa è stata deviata in angolo da Sava. L’Udinese, però, ha ritrovato il controllo del match al 70’, quando Bijol ha finalizzato un rapido contropiede, riportando avanti i friulani. Alla ricerca del pari, il Monza ha inserito Dany Mota, che si è subito reso pericoloso colpendo una traversa. Nel recupero, l’Udinese ha sfiorato il terzo gol con Abankwah in contropiede, ma il risultato è rimasto invariato.

Con questa vittoria, l’Udinese interrompe un digiuno di successi che durava da oltre un mese e risale al nono posto con 20 punti. Per il Monza, invece, la situazione resta critica: fermo a 10 punti, continua ad occupare il penultimo posto in classifica, lontano dalla zona salvezza.

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