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Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quattordicesima Giornata

Il Milan torna alla vittoria in campionato con un 3-0 contro l’Empoli; il Parma interrompe la striscia di cinque vittorie consecutive della Lazio, imponendosi per 3-1; il Napoli consolida il primo posto in classifica battendo il Torino per 1-0; La Juventus incappa in un pareggio 1-1 contro il Lecce.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quattordicesima Giornata

La Quattordicesima Giornata della Serie A 2024/2025 ha regalato molte emozioni, con match che hanno riservato colpi di scena e momenti indimenticabili. Ecco un’analisi dettagliata di tutti i risultati.

Cagliari – Verona: 1-0

Alla Unipol Domus, il Cagliari ha superato l’Hellas Verona per 1-0 in una partita combattuta ed equilibrata.

L’Hellas Verona ha dovuto far fronte a una difficoltà iniziale con l’infortunio di Dani Silva durante il riscaldamento, che ha costretto Zanetti a schierare Belahyane al suo posto. Nonostante ciò, i gialloblù hanno avuto un approccio positivo. Anche il Cagliari, schierato con un tridente offensivo, si è reso pericoloso: Montipò ha compiuto interventi decisivi su Piccoli e Zappa, impedendo ai sardi di sbloccare il risultato. Sul fronte veronese, Lazovic e Luvumbo hanno avuto buone opportunità, ma il primo tempo si è chiuso a reti inviolate, lasciando la partita in bilico.

Nella ripresa, il Verona è sceso in campo con un atteggiamento determinato, sfiorando il vantaggio con un potente tiro di Lazovic che ha colpito la traversa. Tuttavia, il cambio di strategia adottato da Zanetti, non ha dato i frutti sperati. Il Cagliari, al contrario, ha saputo sfruttare i cambi: Felici, entrato nel secondo tempo, ha fornito l’assist decisivo per Piccoli, che al 76’ ha segnato il gol dell’1-0. Nonostante un assalto finale, il portiere Montipò e il difensore Coppola hanno evitato il raddoppio dei sardi, ma gli ospiti non sono riusciti a riequilibrare il match.

La vittoria consente ai sardi di salire a 14 punti in classifica, interrompendo una serie negativa di cinque partite senza successi. Per il Verona, invece, la sconfitta rappresenta un ulteriore passo falso: è la terza consecutiva, con la squadra di Zanetti che resta ferma a 12 punti, solo due lunghezze sopra la zona retrocessione. La gara ha confermato le difficoltà dell’Hellas nel concretizzare le occasioni e mantenere solidità, aspetti su cui sarà necessario lavorare per risollevare la stagione.

Como – Monza: 1-1

Il derby lombardo tra Como e Monza si conclude con un pareggio 1-1 allo stadio Sinigaglia, un risultato che non soddisfa nessuna delle due squadre, entrambe invischiate nella zona retrocessione.

Il Como si mostra più incisivo nella prima metà di gara, riuscendo a sbloccare il risultato al 36′. La rete arriva grazie a un colpo di testa di Engelhardt, che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, supera Turati con precisione sul palo lontano. Nonostante un timido tentativo di reazione del Monza, la squadra di Nesta fatica a costruire occasioni pericolose, chiudendo il primo tempo in svantaggio.

Nella ripresa, il Monza torna in campo con un atteggiamento più aggressivo, complice l’ingresso di Maldini al posto di Dany Mota. Il momento chiave arriva al 52′: un fallo di mano di Nico Paz in area induce l’arbitro Sacchi, dopo revisione VAR, a concedere un calcio di rigore. Caprari si incarica della battuta e non sbaglia, riportando il risultato in parità al 56’. Con il match nuovamente equilibrato, entrambe le squadre provano a cambiare le carte in tavola: il Como inserisce Verdi e Belotti, mentre il Monza risponde con Birindelli. La gara rimane aperta fino agli ultimi istanti, con occasioni da brivido per entrambe le formazioni: al 93’, Djuric colpisce un palo esterno che salva il Como, e al 95’ un colpo di testa di Belotti sfiora l’incrocio, mancando di poco il gol della vittoria.

Il Como, nonostante il buon primo tempo, si fa rimontare e manca l’opportunità di allontanarsi dalla zona calda. Il Monza, invece, pur evitando la sconfitta grazie al rigore di Caprari, non riesce a sfruttare le occasioni decisive. I lariani salgono a 11 punti, mentre i brianzoli restano a quota 10, continuando a navigare in acque pericolose.

Milan – Empoli: 3-0

Il Milan torna alla vittoria in campionato con un convincente 3-0 contro l’Empoli.

Dopo una fase iniziale di studio, il Milan ha preso in mano il controllo del gioco, mostrando un pressing alto ed efficace. La prima rete è arrivata al 19’, quando Fofana ha recuperato palla sulla trequarti, servendo Leao: dopo una deviazione di Ismajli, Morata ha infilato un preciso destro all’angolino. I rossoneri hanno continuato a insistere, creando altre occasioni pericolose con Pulisic e Leao. Al 44’, Reijnders ha raddoppiato con una conclusione ben coordinata dal limite dell’area, sfruttando una palla respinta in seguito a un contrasto aereo tra Pulisic e Ismajli. Il primo tempo si è chiuso sul 2-0 per il Milan.

Nella ripresa, l’Empoli ha provato a reagire con un atteggiamento più aggressivo e ha sfiorato il gol con un potente tiro di Maleh che si è stampato sulla traversa al 54’. Tuttavia, il Milan ha mantenuto ordine e controllo, abbassando il ritmo del gioco per assorbire la pressione avversaria. Al 64’, i rossoneri hanno chiuso definitivamente la partita: Fofana ha recuperato palla e, dopo una progressione di quaranta metri, ha servito Reijnders, che ha finalizzato in contropiede per la sua seconda rete personale. Nel finale, l’Empoli non è riuscito a creare ulteriori pericoli concreti, mentre il Milan ha sfiorato il quarto gol con Camarda, che ha tentato una spettacolare rovesciata.

Una prestazione ordinata e di qualità a San Siro consente alla squadra di Fonseca di riavvicinarsi alla Juventus in classifica, spezzando una serie di due pareggi consecutivi. L’Empoli, pur mettendo in difficoltà i rossoneri in alcuni frangenti, esce sconfitto nettamente e senza punti da una trasferta difficile.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quattordicesima Giornata

Bologna – Venezia: 3-0

Il Bologna di Italiano conquista una netta vittoria 3-0 contro il Venezia.

Il Bologna parte forte e domina i primi minuti, rendendosi pericoloso con Ndoye e Odgaard. Il vantaggio arriva al 21’ grazie a un rigore: Haps trattiene Ndoye in area e, dopo un breve controllo, l’arbitro assegna il penalty, che lo stesso Ndoye trasforma spiazzando Stankovic. Il Venezia tenta di reagire creando due buone opportunità: al 25’ Nicolussi Caviglia, servito da Oristanio, sfiora il pareggio con un tiro che però non centra la porta. Poco dopo, Pohjanpalo viene anticipato al momento della conclusione da Moro. Il Bologna torna a farsi vedere nel finale di tempo, ma non riesce a impensierire seriamente Stankovic.

Dopo l’intervallo, il Venezia prova a riorganizzarsi, ma la partita prende presto una piega favorevole per i padroni di casa. Al 69’, un fallo di Idzes su Dallinga porta al secondo rigore per il Bologna: Orsolini, entrato poco prima, firma il 2-0. Appena due minuti dopo, lo stesso Orsolini serve un cross perfetto per Ndoye, che anticipa Idzes e realizza di testa la sua prima doppietta in Serie A. Il Venezia accusa il colpo e fatica a reagire, creando solo un’occasione all’85’ con Pohjanpalo, il cui tiro al volo viene neutralizzato da Skorupski. Per il resto, il Bologna controlla agevolmente il match, portando a casa una vittoria rotonda e meritata.

Il Bologna, imbattuta in casa, domina al Dall’Ara grazie a una prestazione convincente e una doppietta di Ndoye, supportata dal rigore trasformato da Orsolini. Per il Venezia, invece, si tratta della terza sconfitta consecutiva, con la zona retrocessione che diventa sempre più un problema.

Udinese – Genoa: 0-2

Il Genoa conquista la prima vittoria sotto la guida di Vieira, superando l’Udinese per 2-0 al Bluenergy Stadium.

La partita si mette subito in salita per l’Udinese: al 4’, Touré commette un fallo ingenuo colpendo Zanoli con una gomitata. L’arbitro, dopo aver rivisto l’episodio al VAR, estrae il cartellino rosso. Il Genoa sfrutta immediatamente la superiorità numerica e passa in vantaggio al 13’: un tiro di Badelj deviato da Ekkelenkamp diventa un assist perfetto per Pinamonti, che insacca a pochi passi dalla porta. Nonostante l’inferiorità numerica, l’Udinese cerca una reazione, ma gli attacchi non creano reali pericoli per Leali. Al 25’, i padroni di casa rischiano ancora, ma Giannetti salva miracolosamente. Il primo tempo si chiude con il Genoa in controllo.

Nella ripresa, i rossoblù amministrano il gioco e sfiorano più volte il raddoppio, che arriva infine al 67’. Zanoli scatta sulla fascia e mette un cross teso in area che trova la sfortunata deviazione di Giannetti, autore di un autogol che chiude virtualmente la partita. Con il risultato al sicuro, Vieira inserisce Balotelli, che si rende pericoloso con un tiro deviato e una punizione calciata male a causa di una scivolata. Il Genoa gestisce senza difficoltà gli ultimi minuti, mentre l’Udinese subisce i fischi del pubblico di casa.

I rossoblù approfittano di una serie di errori friulani, per ottenere tre punti preziosi che li portano a 14 in classifica, fuori dalla zona retrocessione. L’Udinese, invece, resta a quota 17 e vede peggiorare ulteriormente il proprio momento, con un solo punto raccolto nelle ultime cinque partite.

Parma – Lazio: 3-1

Il Parma interrompe la striscia di cinque vittorie consecutive della Lazio, imponendosi per 3-1 al Tardini.

Il match inizia subito con grandi emozioni. Al 2′, Rovella segna un gol da fuori area, ma il VAR lo annulla per un fallo precedente commesso su Haj Mohamed. Questo episodio sembra destabilizzare i biancocelesti e, pochi minuti dopo, un errore dello stesso Rovella diventa fatale: al 6’, un suo passaggio sbagliato innesca Man, che firma l’1-0 per il Parma. I padroni di casa sfruttano l’entusiasmo e si chiudono con ordine, cercando di colpire in contropiede con la velocità degli esterni. La Lazio, nonostante lo svantaggio, risponde con determinazione e costruisce diverse occasioni da rete, ma i salvataggi decisivi di Balogh e Valeri, impediscono il pareggio. Il primo tempo si conclude con il Parma avanti, mostrando solidità difensiva e concretezza.

Nella ripresa, il Parma entra in campo con aggressività e pressing alto, trovando subito il raddoppio al 48′. Gila perde palla in uscita, permettendo a Charpentier di guidare un contropiede perfetto e servire Haj Mohamed. Il giovane tunisino sigla il suo primo gol in Serie A, diventando il secondo straniero più giovane a segnare per il Parma. La Lazio reagisce e riesce a riaprire la partita al 75’: un errore di Valeri in area regala un pallone a Castellanos, che non sbaglia e accorcia le distanze. Sul 2-1, i biancocelesti aumentano la pressione e si riversano in attacco alla ricerca del pareggio. Tuttavia, questa strategia lascia spazio ai contropiedi avversari, e il Parma ne approfitta per chiudere la partita nel recupero. All’89’, Delprato, lanciato da Charpentier in una ripartenza veloce, si trova solo davanti a Provedel e realizza il gol del definitivo 3-1, spegnendo le speranze della Lazio.

In una partita ricca di emozioni, i ducali sfruttano gli errori degli avversari e mettono in mostra compattezza e cinismo. La Lazio, pur creando numerose occasioni, paga caro le disattenzioni difensive e la mancanza di concretezza sotto porta. Una battuta d’arresto che interrompe la striscia positiva e offre spunti di riflessione a Sarri per migliorare la gestione dei momenti chiave.

Torino – Napoli: 0-1

Il Napoli consolida il primo posto in classifica battendo il Torino per 1-0 allo stadio Olimpico Grande Torino.

La gara inizia con il Torino che sfiora il gol al 4’: un colpo di testa di Adams su cross di Gineitis regala solo l’illusione del vantaggio. L’occasione scuote il Napoli, che entra progressivamente in partita creando pericoli con Lukaku e Kvaratskhelia. Il dominio del Napoli si concretizza al 31’, quando Anguissa serve Kvara, che con un dribbling penetra tra Linetty e Pedersen, trovando McTominay. Lo scozzese conclude di sinistro, battendo l’estremo difensore del Torino per lo 0-1. Il Torino reagisce subito, ma al 37’ Coco spreca un’occasione clamorosa. La prima frazione si chiude con il Napoli che gestisce il possesso per evitare rischi ulteriori.

Nella ripresa, Vanoli opera subito un cambio, sostituendo Pedersen con Lazaro, mentre Conte conferma l’undici iniziale. Il Torino inizia con un atteggiamento più propositivo, ma fatica a trovare spazi contro la difesa partenopea; cerca nuove energie con l’ingresso di Njie e Vlasic, ma continua a sbattere contro la solidità del Napoli. Nel finale, il Napoli sfiora il raddoppio: Simeone trova Milinkovic-Savic attento, mentre una rete di Neres viene annullata per fuorigioco. Nonostante i tentativi del Torino, il risultato resta invariato, e al triplice fischio il Napoli può festeggiare un’altra vittoria.

Decisivo il gol di McTominay al 31’, in una partita intensa in cui gli uomini di Conte hanno saputo capitalizzare le proprie occasioni e resistere ai tentativi dei granata. Per il Torino, pur con una buona organizzazione, è fatale la scarsa precisione sotto porta. Il Napoli esce dalla sfida con ulteriori certezze e mantiene il primato in solitaria.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quattordicesima Giornata

Fiorentina – Inter: SOSPESA

La partita Fiorentina-Inter, interrotta al 17′ minuto a causa del malore di Edoardo Bove, verrà recuperata ripartendo dal momento dell’interruzione, con il risultato di 0-0 e 73 minuti ancora da giocare. La sospensione è avvenuta in seguito allo choc dei giocatori e degli spettatori, mentre il giovane centrocampista veniva soccorso e trasportato all’ospedale Careggi di Firenze. Fortunatamente, Bove è stato estubato e non ha riportato danni neurologici o cardiologici, portando un sospiro di sollievo al mondo del calcio.

Il recupero è previsto per febbraio, con le date del 12 e 19 come ipotesi più probabili, in attesa di conferma legata agli impegni europei di Fiorentina e Inter. Se entrambe le squadre dovessero qualificarsi direttamente agli ottavi di Champions League e Conference League, evitando i playoff di febbraio, queste date potrebbero risultare praticabili. In caso contrario, con eventuali spareggi previsti nelle stesse settimane, sarebbe necessario individuare un’altra soluzione. Inoltre, il fitto calendario di impegni, che include la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, rende difficile trovare una collocazione prima di febbraio.

Secondo il regolamento, la partita sarà ripresa dal minuto esatto dell’interruzione, con gli allenatori autorizzati a utilizzare solo i giocatori tesserati al momento della sospensione, inclusi gli infortunati di allora, ma non i nuovi acquisti del mercato di gennaio. Non saranno ammessi in campo i giocatori espulsi o squalificati. Poiché non ci sono stati cambi né cartellini mostrati prima dello stop, la situazione iniziale è chiara.

Lecce – Juventus: 1-1

La Juventus incappa in un pareggio 1-1 contro il Lecce, rallentando la sua corsa in classifica e scivolando a -6 dal Napoli capolista.

La Juventus inizia con un approccio aggressivo e controlla il possesso, ma le sue prime grandi occasioni si infrangono sui pali: prima è Thuram, poi Conceicao. I bianconeri continuano a spingere e trovano il gol con Weah, ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Locatelli nell’azione precedente. Nonostante il dominio territoriale, la Juve fatica a trovare spazi a causa dell’ottima organizzazione difensiva del Lecce. Il primo tempo si chiude con i bianconeri in controllo ma incapaci di sbloccare la gara.

La ripresa si apre senza cambi ma con il Lecce più intraprendente, capace di creare pericoli in contropiede. La Juventus, pur mantenendo il possesso, appare poco incisiva e lascia spazio alle ripartenze avversarie. Il match si sblocca al 68’: Cambiaso raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia di sinistro, trovando una deviazione di Gaspar che spiazza Falcone e porta la Juve sull’1-0. La rete costringe Giampaolo a cambiare assetto: entrano Kaba e Rebic, e il Lecce si rende ancora più offensivo nell’ultimo quarto d’ora. Con il Lecce a caccia del pareggio, la Juventus si trova sotto pressione. Perin salva i bianconeri su un’incornata ravvicinata, mentre Locatelli si immola su un tentativo pericoloso di Krstovic. Tuttavia, al 93’, il Lecce trova il meritato pareggio: Krstovic si libera sulla destra e serve un cross basso perfetto per Rebic, che batte Perin e fissa il risultato sull’1-1.

Al Via del Mare, il pareggio lascia un sapore amaro alla Juventus, che paga la mancanza di precisione sotto porta e una gestione difensiva poco lucida nel finale. Per il Lecce, invece, è un punto prezioso ottenuto con grinta e determinazione, confermando la crescita sotto la guida di Giampaolo.

Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Quattordicesima Giornata

Roma – Atalanta: 0-2

L’Atalanta prosegue la sua straordinaria striscia di risultati con l’ottava vittoria consecutiva in campionato, battendo la Roma 2-0 all’Olimpico.

La partita si apre con ritmi elevati e con i giallorossi particolarmente propositivi. La Roma domina i primi minuti, mettendo in difficoltà l’Atalanta con un atteggiamento aggressivo e offensivo. L’Atalanta riesce a scuotersi solo attorno alla mezz’ora, quando Ederson pesca De Ketelaere in area, ma la conclusione di testa dell’attaccante belga trova un attento Svilar. Nonostante l’equilibrio in campo, il primo tempo si chiude senza reti e con poche emozioni.

La ripresa si apre con un’altra grande occasione per la Roma, ma il portiere atalantino è bravo e reattivo nell’uscita. Gasperini risponde a una prestazione sottotono dei suoi cambiando volto all’attacco: fuori Retegui, dentro Samardzic, Zaniolo e Brescianini per dare più dinamismo e qualità. La partita si sblocca al 69’, quando De Roon raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia di piatto: la conclusione, inizialmente innocua, trova una deviazione decisiva di Celik, che spiazza Svilar e porta i nerazzurri in vantaggio. La Roma reagisce subito, costruendo una grande occasione con Mancini al 76’, ma il difensore non riesce a coordinarsi per concludere da posizione ravvicinata. I giallorossi, a corto di energie, calano nel finale e subiscono il colpo del ko all’89’. Su calcio d’angolo battuto da Cuadrado, Zaniolo svetta di testa e, complice una deviazione di Mancini, insacca il gol del definitivo 2-0.

Grazie a questo successo, i nerazzurri di Gasperini, assente per squalifica, restano a un solo punto dal Napoli capolista. La Roma, nonostante una buona prestazione, incassa il secondo ko consecutivo sotto la guida di Ranieri e resta con soli due punti di margine sulla zona retrocessione.

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