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POKER INTER, IL DEBUTTO DI CONTE A SAN SIRO È DA FAVOLA

I nerazzurri travolgono il Lecce con due gol per tempo: aprono Brozovic e Sensi, chiudono Lukaku e Candreva

Non più pazza. Ma il DNA dell’Inter non può essere da squadra ordinaria e allora la prima di Antonio Conte in campionato a San Siro diventa una partita decisamente sopra i toni. Delle emozioni, del gioco, dello spettacolo. Sugli spalti, con lo stadio quasi pieno a fine agosto, per una partita non certo di cartello. E in campo, con i nerazzurri che giocano come se fosse una finale e tre dei quattro gol da cineteca. O quasi, dai. Se doveva vedersi il segno del nuovo allenatore, si è visto, molto. Ma si è vista soprattutto quell’impostazione sulla quale il leccese ha insistito tanto, già alla presentazione ufficiale: l’Inter deve giocare sempre per lasciare il segno, deve rendere orgogliosi e fare divertire i suoi tifosi. E così è stato. Serata praticamente perfetta, con qualcosa ancora da limare e, magari, un paio di bei regali a puntellare una rosa già valida, grazie anche alla bacchetta magica di Conte che ha saputo rivitalizzare giocatori che solo qualche mese fa sembravano degli ex (Candreva dice qualcosa?). E naturalmente ci sono gli innesti, che sono tutti di valore, sia quelli mediaticamente più accattivanti come Lukaku che quelli arrivati sottotono (e sottratti ai cugini rossoneri) come Sensi, che anche alla prima vera partita ha dimostrato di che stoffa è fatto. Tutto rose e fiori dunque? Non poteva esserci debutto migliore per i nerazzurri, però si è visto anche qualcosa da mettere ancora a posto, o almeno da oliare. Qualche passaggio di troppo sbagliato, una certa sofferenza a fine primo tempo e inizio ripresa, con Handanovic abbastanza decisivo in un paio di occasioni, qualche occasione di troppo sprecata in avanti. Ma quando vinci 4-0, te lo puoi permettere. Si è vista soprattutto una squadra arrivare in porta in velocità, con tre passaggi. Correre e puntare la rete avversaria fino all’ultimo secondo. Si sono visti verticalità e sprazzi di bel gioco e a fine agosto non è poco. Per la perfezione ripassare, magari con qualche altro innesto in squadra. Gli interpreti? Onore al doppio play a centrocampo: Brozovic è sempre più uomo insostituibile, Sensi non fa rimpiangere nomi più famosi. Insieme non danno punti di riferimento e il croato è sempre prezioso anche in fase di copertura (con qualche dribbling di troppo in area però…). Lukaku da solo si porta via una difesa e sulle ripartenze è un missile, Candreva irriconoscibile in positivo e anche Ranocchia fa la sua figura.

Primo tempo  

Al 3′ velo di Lukaku, assist di Martinez e tiro di Sensi deviato da Rispoli. All’11’ Lukaku parte in velocità fermato in area da Calderoni, al 14′ pericoloso contropiede del Lecce con Handanovic a uscire fuori area e il tiro di Lapadula intercettato di testa da Skriniar prima che entri in porta. Al 16′ cross potente di Candreva dalla destra, incornata di Martinez che rimbalza poco sopra la traversa. Al 18′ Tachsidis impegna Handanovic con un rasoterra insidioso a fil di palo dal limite dell’area. Al 20′ passa in vantaggio l’Inter con Candreva a servire Asamoah che la mette subito su Brozovic: gran tiro all’incrocio dei pali del croato, imprendibile. Al 23′ tocca a Sensi raddoppiare con un rasoterra millimetrico tra palo e portiere: anche questo imprendibile. Al 25′ contropiede nerazzurro sull’asse Lukaku-Martinez con Brozovic che sfiora il gol in mezza rovesciata. Al 31′ Asamoah fa la barba al palo con un gran diagonale dalla sinistra, intuito con la punta delle dita dal portiere leccese. Sul cambio di fronte La Mantia impegna Handanovic. Al 33′ Handanovic anticipa Majer in area deviando lontano una palla alta. 

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Secondo tempo

Al 46’ azione Tachsidis-Lapadula nell’area nerazzurra con il secondo che non la aggancia. Al 47’ D’Ambrosio ci mette la gamba all’ultimo su Falco che era riuscito a liberarsi dalla selva dei difensori nerazzurri. Al 50′ Handanovic smanaccia sul cross di Petriccione e poi Calderoni dalla distanza non centra la porta, al 53′ altro gran rasoterra di Sensi dal limite, fuori di un pelo. Al 53′ Lukaku mette la freccia: accelerazione imprendibile, ma il cross teso per Martinez è troppo lungo. Il belga però è in agguato e al 59′ si avventa sulla palla respinta dal portiere leccese (bel tiro di Martinez) segnando il suo primo gol nerazzurro. Al 61’ dentro Mancosu e Farias, fuori Petriccione e La Mantia nel Lecce. Al 63′ altro tiro a giro di Brozovic dalla sinistra: palla fuori di un niente. Al 65′ arriva il momento di Barella, al posto di Vecino. Al 68′ bell’azione sull’asse Lukaku-Martinez, con un gran tiro appena oltre l’incrocio dei pali dell’argentino. Si replica un minuto dopo con il belga che serve Martinez in area dalla destra, con l’argentino a incrociare. Al 72′ ovazione per Sensi, sostituito da Gagliardini. Al 77’ dentro Benzar e fuori Rispoli nel Lecce. Al 77′ Farias entra a gamba tesa da dietro su Barella: cartellino rosso per il giocatore del Lecce. Politano prende il posto di Martinez. All’80’ l’ex Sassuolo segna con un gran diagonale a giro dal limite, ma Lukaku è in fuorigioco. All’83’ c’è gloria anche per Candreva che indovina l’incrocio dei pali con un tiro imprendibile dai 40 metri.

Le formazioni

Inter schierata con Handanovic, Ranocchia (al posto di De Vrij, infortunatosi nel riscaldamento) D’Ambrosio, Skriniar, Candreva, Asamoah, Vecino, Brozovic, Sensi, Lukaku e Martinez; Lecce con Gabriel, Rispoli, Rossettini, Lucioni, Calderoni, Petriccione, Tachstidis, Majer, Falco, La Mantia e Lapadula.

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