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La Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026 arriva al Quirinale: Mattarella accoglie il fuoco sacro.

Il fuoco sacro delle Olimpiadi torna in Italia dopo vent’anni: custodito al Quirinale, darà il via a una staffetta di 63 giorni che unirà territori, comunità e simboli del Paese fino all’apertura dei Giochi.

La Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026 arriva al Quirinale: Mattarella accoglie il fuoco sacro.

La Fiamma Olimpica dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026 è giunta ufficialmente in Italia, segnando l’inizio di un percorso simbolico che accompagnerà il Paese nei mesi che precedono l’appuntamento olimpico. Dopo il suo viaggio iniziato in Grecia, luogo sacro delle Olimpiadi, il fuoco ha raggiunto Roma e il Quirinale, accolto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una cerimonia densa di significato istituzionale e storico. L’arrivo della Fiamma rappresenta molto più di un rito: è l’avvio ideale del cammino che porterà alle Olimpiadi del 2026, evento condiviso da due territori e da un’intera nazione.

Dall’Antica Olimpia all’Italia: la continuità di un simbolo millenario

Accesa il 26 novembre nel sito archeologico di Olimpia, la Fiamma porta con sé la memoria del gesto originario dei Giochi antichi e la sua trasformazione in simbolo moderno di pace, dialogo e unità. In Grecia ha percorso nove giorni di viaggio, attraversando 2.200 chilometri e affidandosi alle mani di oltre 450 tedofori fino allo stadio Panathinaiko di Atene, culla dei Giochi contemporanei. È qui che Isidoros Kouvelos, presidente del Comitato Olimpico Greco, ha consegnato ufficialmente la lanterna al presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò, alla presenza del presidente del Coni Luciano Buonfiglio, dei sindaci di Milano e Cortina Giuseppe Sala e Gianluca Lorenzi e della tennista Jasmine Paolini, una delle protagoniste della staffetta greca.

L’arrivo a Roma: un volo simbolico e un’emozione collettiva

La Fiamma è partita da Atene a bordo di un Airbus 320Neo di ITA Airways intitolato a Ciro Ferrara, atterrando a Fiumicino poco dopo le 17.10. La delegazione italiana, composta da Malagò, Buonfiglio, Paolini e altre figure istituzionali, ha accompagnato la torcia nel suo rientro sul suolo italiano, un ritorno che mancava da vent’anni, dai Giochi di Torino 2006. Jasmine Paolini, già emozionata dopo l’esperienza al Panathinaiko, ha ribadito all’arrivo quanto speciale sia per un’atleta la possibilità di portare la Fiamma, definendo il momento “un sogno, un onore e un privilegio”.

L’ingresso al Quirinale: il fuoco accolto come un Capo di Stato

Scortata dai corazzieri in motocicletta, la Fiamma è stata condotta al Quirinale e consegnata al Presidente Sergio Mattarella nella Vetrata del Cortile d’Onore. L’accoglienza, organizzata con il protocollo riservato ai Capi di Stato, ha conferito alla cerimonia un carattere solenne e inequivocabile. Mattarella ha ricevuto la delegazione insieme ai massimi rappresentanti dello sport italiano e ai sindaci delle città ospitanti. Domani sarà esposto nella Sala delle Vetrate, dove sarà acceso il braciere alla presenza della presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Kirsty Coventry.

Il significato di un nuovo inizio: il percorso italiano della Fiamma

L’arrivo al Quirinale segna ufficialmente l’avvio della grande staffetta italiana. Da qui partirà un viaggio di 63 giorni che attraverserà 60 città, 300 paesi, 110 province e tutte le 20 regioni italiane, per un totale di 12.000 chilometri. Saranno 10.001 i tedofori che si alterneranno lungo un tragitto che, come ha ricordato Malagò, toccherà luoghi simbolo come il Colosseo, il Monte Rosa, Lampedusa e Venezia, intrecciando geografia, storia e identità nazionale. Ogni tappa accenderà un braciere, scandendo giornate che inizieranno alle 7.30 e si concluderanno verso le 19.30. La staffetta partirà ufficialmente il 6 dicembre, giorno di San Nicolò, dallo Stadio dei Marmi a Roma.

Un percorso che unisce territori, storie e comunità

La Fiamma non attraversa soltanto luoghi fisici, ma ricuce un tessuto simbolico che lega città, borghi, strade, ponti e infrastrutture moderne. È un viaggio che racconta un Paese nella sua continuità e nella sua diversità, esaltando radici e innovazione, tradizioni locali e vocazione olimpica. Ogni tratto del percorso diventa un segmento di una narrazione collettiva, nella quale la Fiamma rappresenta la volontà di un intero Paese di correre compatto verso l’appuntamento del 2026. La staffetta coinvolgerà atleti olimpici e paralimpici, campioni del passato e del presente, personaggi del mondo dello spettacolo e figure simboliche della vita quotidiana, tutti testimoni di valori comuni come la passione, il talento, il rispetto e l’inclusione.

L’emozione dei protagonisti: Jasmine Paolini tra gratitudine e responsabilità

La tennista azzurra Jasmine Paolini, chiamata a consegnare la Fiamma nelle mani del presidente Mattarella, ha rappresentato uno dei volti più luminosi della giornata. Reduce dal trionfo olimpico nel doppio a Parigi 2024, Paolini ha evidenziato come la Fiamma porti un messaggio di impegno, pace e passione, valori che spera possano diffondersi attraverso tutto il Paese. La sua emozione, espressa più volte, ha incarnato l’intensità simbolica di un momento che intreccia sport, istituzioni e identità nazionale.

Verso Milano-Cortina 2026: un Paese che guarda al futuro

L’arrivo della Fiamma in Italia rappresenta non solo un rito, ma una dichiarazione di impegno e di unità verso i Giochi del 2026. Come sottolineato da Malagò, Milano-Cortina sarà la prima edizione dei Giochi Invernali ospitata da più città e da regioni diverse, un modello che valorizza la pluralità culturale del territorio italiano. Sarà anche l’edizione più equilibrata nella storia in termini di diversità e inclusione.

Custodia, attesa e ripartenza

Il Quirinale, nella quiete della notte, custodirà il fuoco sacro di Olimpia, quasi a proteggerlo come un patrimonio condiviso. Domani, con la cerimonia ufficiale e l’accensione del braciere, inizierà un nuovo capitolo del viaggio italiano della Torcia. Da questa luce prenderà forma l’attesa verso i Giochi Invernali 2026, che si apriranno il 6 febbraio allo stadio San Siro di Milano, celebrando lo sport come linguaggio universale di coraggio, comunità e futuro.

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