I conti tornano. Se regali almeno un gol a partita, poi davanti devi avere un attacco super stellare, altrimenti nella contabilità finale soccombi. E i conti sono tornati anche a Madrid, dove l’Inter gioca la solita bella partita, senza timore, segnando anche un gol su azione da cineteca, con tacco smarcante di un ottimo Barella, ma esce sconfitta e con un piede in Europa League. Finisce 3-2 per il Real Madrid, con i nerazzurri sotto di due gol (Benzema, Ramos – retroguardia non impeccabile anche sulla stoccata di testa del difensore), poi al pareggio nel secondo tempo con Perisic, dopo il bel gol di Lautaro a fine primo tempo e con la doppia occasione per chiuderla. Non puniscono prima Perisic e poi Lautaro. E, inevitabile, dopo il retropassaggio horror di un inguardabile Hakimi, arriva l’ennesimo buco difensivo e il gol di Rodrygo a punire – lui sì – l’undici di Conte nel momento in cui sarebbe bastata la zampata giusta per conquistare una vittoria meritata e che avrebbe fatto morale. Con Lukaku (non schierato per problemi fisici) o senza, con Vidal o Sanchez, la stagione sembra avere preso una piega precisa: gioco, divertimento, tanto spirito offensivo, ma poca concretezza. Conte continua a impostare l’Inter in questa maniera, convinto delle sue scelte, può darsi che la perseveranza gli dia ragione, magari appena là davanti inizieranno a segnare con il pallottoliere. Ma fino a oggi il bilancio è deficitario su tutti i fronti e il tempo passa.
REAL MADRID: Courtois; Lucas, Ramos, Varane, Mendy; Kroos (78′ Modric), Casemiro, Valverde; Asensio (63′ Rodrygo), Benzema, Hazard (63′ Vinicius).
INTER: Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella (77′ Gagliardini), Brozovic, Vidal (86′ Nainggolan), Young; L.Martinez, Perisic (77′ Sanchez).
MARCATORI: 24′ Benzema (R), 32′ Ramos (R), 34′ L.Martinez (I), 67′ Perisic (I), 80′ Rodrygo (R)
Riproduzione riservata © Copyright La Milano