fbpx
CAMBIA LINGUA

Formula 1, gara di Suzuka: vince Verstappen e si laurea campione del mondo, 2° Perez e 3° Leclerc

Sul circuito giapponese si abbatte il diluvio. A trionfare è Max Verstappen che vince il secondo titolo mondiale davanti a Perez e Leclerc. Out Sainz.

Formula 1, gara di Suzuka: vince Verstappen e si laurea campione del mondo, 2° Perez e 3° Leclerc.

Dopo le qualifiche che si sono corse sul circuito asciutto e hanno visto la pole di Verstappen, ecco che ritorna la pioggia. I pioti partono con le gomme intermedie in una condizione che è difficilissima per la scarsa visibilità e la troppa acqua in pista. Verstappen parte benissimo e alla prima staccata è già davanti. Al primo giro ecco il primo colpo di scena: dopo qualche contatto al via, si gira Carlos Sainz e finisce a muro. La direzione gara prima fa uscire la safety car, ma poi decide di esporre la bandiera rossa a causa delle condizioni precarie della pista. La pioggia aumenta e i piloti in pit lane decidono di montare le gomme da full wet aspettando di rientrare in pista. I piloti attendono ai box la decisione della direzione gara sul fatto di far ripartire o meno la gara, ma il tempo passa inesorabile e la pioggia non accenna a fermarsi. Nel frattempo, scoppiano le polemiche: la FIA, appena fatta uscire la bandiera rossa, ha deciso di far uscire i mezzi di sgombero, in particolare i trattori, per togliere dalla pista la Ferrari di Sainz, ma incredibilmente non si accorge che Gasly era indietro, mettendo a rischio la vita del pilota stesso facendolo passare a due metri dal trattore. Un episodio gravissimo, che porta alla memoria la vicenda di Jules Bianchi e dalla quale, così facendo, non sembra si sia tratta una lezione, mancando, oltretutto, rispetto per Jules e la sua famiglia. Scatta la gara a tempo, come a Singapore, e non più a giri, ma il tempo scorre veloce e i piloti sono sempre fermi in corsia box. Si attende. A un’ora dalla fine dell’evento la direzione gara decide di far partire i piloti sotto il regime di safety car, in condizioni ancora difficilissime soprattutto per la visibilità, dove la sensibilità dei piloti deve fare la differenza. Verstappen parte forte, ma Leclerc gli rimane attaccato. Le auto alzano tanta acqua in pista e i piloti faticano a vedere. Dopo un paio di giri su gomme da bagnato estremo, i piloti rientrano ai box per rimontare le gomme intermedie. Leclerc perde un po’ di tempo ai box con Perez che gli rientra davanti, favorendo così Verstappen che tenta la fuga. Il campione del mondo, complice una macchina ben bilanciata, scappa via, mentre il monegasco della Ferrari fa molta fatica. Ottima gara di Vettel che, anticipando il pit stop, compie una bella rimonta fino alla sesta posizione. Bella lotta per il quarto posto tra Ocon e Hamilton, con il francese che difende la posizione con i denti. Perez rimonta su Leclerc e a otto minuti dalla fine lo va ad insidiare. Il monegasco resiste e si porta casa la seconda posizione, ma complice un errore all’ultima curva gli viene inflitta una penalità di 5 secondi a fine gara consegnando il secondo posto al messicano della Red Bull, chiudendo così in terza posizione.

Verstappen vince un’altra gara e si laurea campione del mondo. Domani si attenderà la decisione FIA sul caso “budget cap”, ma nel frattempo la Red Bull vola e dimostra di essere di un livello superiore a tutti, mentre “Super Max” dimostra di essere il numero 1 un altro anno.

Formula 1, gara di Suzuka: vince Verstappen e si laurea campione del mondo, 2° Perez e 3° Leclerc

 

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano