Ecco le pagelle di Milan – Fiorentina.
MILAN 4
Uno dei Milan peggiori mai visti a San Siro negli ultimi anni. Impacciato, confuso e in totale balia degli avversari.
DONNARUMMA 6,5
Un paio di parate importanti e il rigore parato su Chiesa.È uno dei pochi a salvarsi
CALABRIA 5
Giocate con approssimazione e molte sovrapposizioni a vuoti che gli fanno perdere la lucidità difensiva.
MUSACCHIO 4
Intervento duro ed evitabile che costringe il Milan, già sotto di un gol, a giocare quasi un tempo in inferiorità numerica.
ROMAGNOLI 5,5
Da buon capitano cerca di reggere la baracca finché può.
T. HERNANDEZ 5+
L’alter ego del terzino visto nelle precedenti due partite. Soffre dannatamente le incursioni avversarie ed è poco incisivo nella metà campo avversaria.
BENNACER 4
Partita da dimenticare: commette per ben due volte il fallo che porta ai calci di rigore per la Fiorentina. In mezzo al campo soccombe alla supremazia dei centrocampisti di Montella.
KESSIE 5
Solo un tempo di assoluto anonimato. L’ivoriano perde nettamente il duello con Castrovilli.
CALHANOGLU 4,5
Un fantasma. Dalle palle perse dal turco nascono i gol della Fiorentina.
SUSO 5+
Crea l’unico tiro pericoloso del Milan verso la porta di Dragowski, poi sparisce dal match e assiste alla partita da spettatore non pagante.
LEAO 6,5
La sua straordinaria giocata è l’unica nota positiva che allieta i tifosi milanisti. Il centravanti rossonero è apparso vivo e voglioso; l’unico in grado di impensierire la difesa avversaria.
PIATEK 5
Lasciato solo nel deserto in balia dei tre centrali della Fiorentina che in 3 vs 1 hanno vita facile. Il polacco si arrende alle prime spallate e non si accende mai.
KRUNIC 5 (entrato al 46′)
Fa il suo debutto stagionale con la maglia del Milan, ma nessuno avrà più suo notizie durante il corso del match.
DUARTE 5 (entrato al 57′)
Entra con grinta e cattiveria, ma, troppo spesso, si fa aggirare facilmente dagli attaccanti viola che dalle sue parti trovano terreno fertile.
CASTILLEJO s.v. (entrato al 79′)
GIAMPAOLO 4,5
Quarta sconfitta su sei gare per i rossoneri, autori di un’ennesima gara in cui hanno fatto fatica nella costruzione del gioco. La squadra è apparsa svogliata e senza un’identità precisa e le sostituzioni, fatte dal tecnico nella ripresa, hanno generato qualche mugugno dalle tribune.
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