Lutto nel mondo del Wrestling, il leggendario Hulk Hogan è morto all’età di 71 anni
Hulk Hogan è morto per arresto cardiaco
Lutto nel mondo del Wrestling, il leggendario Hulk Hogan è morto all’età di 71 anni.
Il mondo del wrestling piange una delle sue icone più amate. Hulk Hogan si è spento all’età di 71 anni in seguito a un arresto cardiaco avvenuto nella sua abitazione. Hogan, all’anagrafe Terry Gene Bollea, era considerato un autentico pilastro del wrestling moderno e una figura simbolo della WWE, per la quale ha continuato a lavorare come ambasciatore anche dopo il ritiro dall’attività agonistica.
Una carriera straordinaria
Nato l’11 agosto 1953 ad Augusta, in Georgia, e cresciuto in Florida, Hogan si è avvicinato alla disciplina dopo essere stato notato da alcuni talent scout in palestra. Dopo aver mosso i primi passi in circuiti minori, esplose sulla scena internazionale nel 1984, quando sconfisse The Iron Sheik al Madison Square Garden, conquistando il suo primo titolo mondiale nella World Wrestling Entertainment. Fu in quel momento che nacque il fenomeno globale conosciuto come “Hulkamania”.
Con i suoi 2 metri di altezza e 145 kg di pura massa muscolare, Hogan entrava nell’arena accompagnato dal brano Real American, sfoggiando i suoi inconfondibili pantaloncini gialli e strappando la maglietta in un rituale diventato iconico. Immancabile il gesto della mano all’orecchio per incitare il pubblico e i suoi celebri bicipiti in bella mostra, simboli di forza e spettacolo.
Nel corso della sua leggendaria carriera, ha conquistato per sei volte il titolo di campione del mondo WWE e ha preso parte a otto main event di WrestleMania. Indimenticabile quello del 1987 contro André the Giant, davanti a oltre 93.000 spettatori al Pontiac Silverdome: un record assoluto per l’epoca, che contribuì a scolpire il suo mito nell’immaginario collettivo.
Il volto del Wrestling
Hulk Hogan non fu solo un campione sul ring, ma anche un vero e proprio fenomeno culturale. Prima della sua ascesa, il wrestling era un prodotto destinato a un pubblico di nicchia. Con lui, divenne uno spettacolo per famiglie, capace di attrarre grandi e piccoli grazie al carisma scenico, alle “performance teatrali” e a una presenza magnetica che andava oltre lo sport.
Con la sua scomparsa, se ne va non solo un lottatore leggendario, ma un personaggio che ha cambiato per sempre il volto del wrestling.
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