Colpo su colpo. È un campionato che si decide partita dopo partita, dove nessuno molla. E la risposta dell’Inter ai quattro gol della Juventus con il Cagliari arriva con i tre rifilati al Napoli al San Paolo, dove il 2 mancava dal 1997. Ronaldo segna una tripletta? Lukaku risponde con una doppietta e Lautaro con un gol di rapina. Conte, nonostante il rientro di Sensi, Barella e Sanchez, schiera una squadra fotocopia di quella che ha dovuto affrontare in emergenza l’ultimo mese, con un centrocampo dove il fisico predomina sulla tecnica e la fantasia. Inter e Napoli si specchiano e ognuna cerca di trarre vantaggio dalle sue qualità: gli azzurri dal palleggio, i nerazzurri (questa sera in casacca nera) dalla fisicità e dalle giocate verticali in velocità. Ed è da una di queste che arriva il vantaggio, complice anche una scivolata di Di Lorenzo a centrocampo che al 14’ permette a Lukaku di fare 70 metri e insaccare di potenza sul palo interno. Il raddoppio sembra la fotocopia, con il belga a scappare via veloce al 33’ e una bomba dalla sinistra che passa tra le gambe del difensore azzurro e quelle del colpevole Meret, fino ad allora autore di due parate importanti su colpo di testa di Vecino e tiro ravvicinato di Lautaro. Però il Napoli, al quale non si può rimproverare troppo se non la mancanza di un centravanti di peso e una preoccupante pochezza difensiva, non si arrende. Allo scadere del primo tempo Zielinski pesca Callejon libero sul lato destro dell’area e il cross per Milik è perfetto per insaccare da due passi. Due a uno e palla al centro. Le squadre rientrano in campo senza cambi e il film della partita è lo stesso con l’Inter che arretra ancora di più, quasi ad aspettare e aprire l’avversario sulle ripartenze. Ed è proprio su una di queste che al 17’ Vecino pesca Lautaro in area: Manolas lo anticipa goffamente, servendolo con il piede, ma l’argentino è lesto a tirare d’istinto con l’esterno sul palo lontano per il 3-1. La partita però non perde d’intensità. Il Napoli continua a giocare. L’Inter cerca di raffreddare il gioco, ma spesso sbaglia le uscite e ci deve mettere una pezza più di una volta Handanovic, come sempre decisivo (da segnalare anche una traversa di Insigne su punizione). Nel secondo tempo Conte cerca di tenere alta la pressione inserendo prima Barella, Sensi e nel finale Borja Valero al posto di Lukaku, ma il risultato non cambia: il 2020 inizia come era finito il 2019 e la prossima domenica sarà un altro banco di prova con la Beneamata ad affrontare sul terreno di casa l’Atalanta senza i diffidati Barella e Skriniar.
NAPOLI: Meret, Hysaj (36′ st Lozano), Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui, Allan, Fabian Ruiz (39′ st Llorente), Zielinski, Callejon, Milik, Insigne.
INTER: Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Candreva, Gagliardini (11′ st Barella), Brozovic, Vecino (28′ st Sensi), Biraghi, L. Martinez, R. Lukaku (43′ st Borja Valero).
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