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IL GOAL DI HIGUAIN NON BASTA: A CAGLIARI IL MILAN NON VA OLTRE L’ 1-1.

Alla Sardegna Arena i rossoneri regalano un tempo ai rossoblù che partono subito forte grazie al goal di Joao Pedro, al ritorno dalla squalifica per doping. Nella ripresa Higuain trova la prima gioia rossonera, ma non basta a regalare i tre punti alla squadra di Gattuso.

Il tecnico rossonero per la trasferta cagliaritana si affida agli stessi undici che hanno battuto la Roma nell’ultima giornata. Maran, invece, decide di dare spazio a Joao Pedro alle spalle delle due punte: Farias e Pavoletti.

LA PARTITA

Il Cagliari parte meglio, e dopo soli quattro minuti si porta in vantaggio. Pavoletti imbeccato da un lancio dalle retrovie, calcia al volo in area di rigore. Donnarumma riesce a toccare il pallone che va a sbattere sul palo, ma sulla ribattuta Joao Pedro è il più lesto a ribadire in rete. Partenza subito in salita per i rossoneri che non sembrano reggere il passo dei rossoblù. Al 14′ Rodriguez supera brillantemente Castro e dalla trequarti lascia partire un violento sinistro che Cragno riesce a respingere in bello stile. Il Milan prova a reagire, ma è sempre il Cagliari a rendersi pericoloso. Un minuto più tardi i sardi vanno vicinissimi al raddoppio con Barella che centra in pieno il palo con un pregevole tiro dalla distanza. Bonaventura prova a dare la scossa ai suoi: al 18′ sfiora il pari colpendo indisturbato di testa, ma il pallone termina abbondantemente a lato. L’ex atalantino ci riprova al 26′ su un bel cross dalla destra di Calabria, ma, a tu per tu con Cragno, apre troppo l’interno e la sfera finisce alta sopra la traversa. Il Milan prova a riorganizzarsi ma il Cagliari è ben messo in campo e corre il doppio. Il primo tempo si conclude con gli uomini di Maran meritatamente in vantaggio.

Il Milan inizia la ripresa con un piglio diverso: dopo pochi secondi Suso impegna Cragno con un insidioso tiro-cross. I rossoneri hanno un atteggiamento più aggressivo e il Cagliari sembra pagare le fatiche del primo tempo. Il pressing forsennato degli uomini di Gattuso costringe all’errore la difesa sarda. Al limite della propria area di rigore Padoin, in difficoltà, fa carambolare il pallone su Kessiè: ne esce un ottimo filtrante per Higuain che supera facilmente Cragno e insacca il pari. Al 54′: è 1-1. Per il Pipita è il primo goal con la maglia rossonera, il settimo in otto gare contro il Cagliari. I rossoblù sono sulle gambe e il Milan prova ad approfittarne: al 61′ azione personale di Suso che dopo essersi liberato di un paio di difensori avversari, lascia partire un sinistro violento che finisce sul fondo. Gattuso inserisce forze fresche ma i carichi di inizio stagione sembrano frenare le possibilità di vittoria dei rossoneri. All’82’ il neo entrato Bakayoko mette un buon filtrante in area per Castillejo, subentrato per un deludente Calhanoglu, che si fa anticipare in angolo da Srna. Nel recupero il Milan va all’assalto disperato. Al 90′ Suso, uno dei migliori, impegna nuovamente Cragno con un tiro dalla trequarti. L’ultima occasione è rossonera: Bakayoko scucchiaia per Laxalt, subentrato a Rodriguez, che mette al centro un cross raccolto di testa da Higuain che spedisce a lato. A Cagliari un approccio sbagliato costa caro ai rossoneri che non vanno oltre il pari.

COS’È  MANCATO

Certamente l’assenza di un centravanti come Cutrone, fermato da un infortunio con l’Under 21, in quest’occasione avrebbe fatto più che comodo allo scacchiere di Gattuso, soprattutto in una serata nella quale è mancata la scintilla dei suoi fantasisti: Bonaventura e Calhanoglu. Mentre il primo ha provato a rendersi pericoloso in qualche occasione, deludente è stata la prova del turco. Nonostante Bakayoko e Castillejo non abbiano fatto male quando sono stati chiamati in causa, la gara di oggi ha dimostrato come il Milan non possa ancora prescindere dal tandem di sinistra che tanto bene ha fatto nella seconda parte della scorsa stagione. Carente è stata anche la condizione fisica dei rossoneri che sono risultati meno lucidi rispetto al match di San Siro contro la Roma. Una prestazione decisamente in calo nel finale che non ha permesso agli uomini di Gattuso di ottenere i tre punti. 

PUNTI FERMI

Nonostante un approccio sbagliato, il Milan ha dimostrato di  avere un’identità ben precisa alla costante ricerca del gioco. Da salvare le prestazioni di Suso e Kessiè, che hanno permesso al Milan di alzare il ritmo e agguantare il pari. Notevole anche la prestazione di Musacchio che ha sventato un paio di situazioni che potevano diventare pericolose. “Man of the match” e simbolo della voglia di questo nuovo Milan, Gonzalo Higuain, che, da vero centravanti, ha saputo finalizzare al meglio una delle poche occasioni che gli si sono presentate in serata. Resta una reazione convincente della squadra di Gattuso che giovedì sera, sarà impegnata nel primo appuntamento europeo con la trasferta sul campo del Dudelange. L’Europa League è un obiettivo a cui la società ci tiene e non si è mai nascosta nel dichiararlo, pertanto iniziare al meglio renderebbe più sereno un ambiente che ha bisogno di tempo e di risultati.  #ANewMilan

Articolo di Mattia Accogli

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