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ICARDI REGOLA UNA BELLA SPAL, L’INTER VOLA AL TERZO POSTO

Tre punti pesantissimi per una brutta Inter, passata in vantaggio con il centravanti e poi per lunghi tratti in balia del gioco e della velocità dei biancazzurri che trovano il pareggio nel secondo tempo. La risolve il capitano su assist al bacio di Perisic e Handanovic salva il risultato: Spal-Inter 1-2

Inter never gives up. E così i nerazzurri tornano da Ferrara con un 2 a 1 sulla Spal, tre punti pesantissimi (per come è girata la partita e per il gioco espresso) e la quarta vittoria consecutiva in campionato che apre le porte del terzo posto solitario a due lunghezze dal Napoli. Luciano Spalletti alla vigilia aveva suonato la carica: io sento la musica della Champions anche a Ferrara. Questo in sintesi l’avvertimento del mister nerazzurro. E a Ferrara l’Inter, più che la musichetta, della Champions ha sentito le fatiche e le vertigini. Inizio illusorio, con i nerazzurri avanti e l’atteggiamento di Eindhoven, poi dopo il vantaggio di Icardi gli spazi aperti lasciati dalla Spal si sono rivelati un vantaggio per la squadra di casa e un problema per l’Inter, apparsa in balia degli uomini di mister Semplici per ampi sprazzi della partita e con Fares e soprattutto uno strepitoso Lazzari a fare il bello e il cattivo tempo. I ricambi, a differenza della partita con il Cagliari, non hanno girato a dovere. Male Miranda, autore di un fallo da rigore e colpevolmente bucato da Paloschi sul gol del momentaneo pareggio spallino. Male Keita, l’ombra di se stesso. Così così Borja Valero e la differenza in mediana si è sentita. Malino anche Asamoah. Fondamentali Handanovic, che ha salvato il risultato con almeno due interventi miracolosi, Icardi, solito implacabile uomo gol, ma anche l’apporto di un Nainggolan non al top della forma ma sempre decisivo sui passaggi e quello di un Perisic impalpabile che però buca ad arte la difesa sul gol del vantaggio. La Spal ha messo in difficoltà l’Inter con la velocità e il gioco di squadra, l’Inter ha ribaltato la partita con la fisicità e con i suoi uomini migliori. Ora c’è la pausa per le nazionali e poi il derby. Questa sera Lazzari e Paloschi hanno fatto vedere il diavolo a qualche difensore dell’Inter, fra due settimane i nerazzurri il diavolo lo incontreranno veramente. Per continuare a sognare c’è bisogno di una migliore gestione della palla e della partita. E soprattutto di non mollare mai, ma in questo l’Inter non ha bisogno di lezioni.

Primo tempo

Inter in campo con il tradizionale 4-2-3-1 ma con qualche novità: Handanovic, Vrsaljko, Skriniar, Miranda, Asamoah, Valero, Vecino, Nainggolan, Perisic, Keita e Icardi. La Spal si schiera con un 3-5-2: Gomis, Cionek, Djourou, Felipe, Lazzari, Valoti, Schiattarella, Missiroli, Fares, Antenucci, Petagna. Bastano 14 minuti all’Inter per passare in vantaggio al Mazza di Ferrara. Tiro d’istinto di Keita in area che viene murato, lo stesso Keita recupera e la passa a Vrsaljko che dalla destra serve Icardi: l’argentino la spizzica in porta di testa con la deviazione di braccio di Djourou. Quattordici minuti nei quali i nerazzurri avevano fatto la partita, con attacchi ripetuti e diverse occasioni. Poi, quando trovano il vantaggio, gli Spalletti boys si ricordano di avere un po’ di pazzia nel proprio DNA e rimangono in balia della Spal per una decina di minuti. Prima è Handanovic a metterci una mano all’ultimo secondo sul colpo di testa di Petagna al 16’ e poi Antenucci a tirarla fuori (con Handanovic spiazzato) sul rigore concesso al 17’ per atterramento di Felipe in area ad opera di Miranda. Passata la buriana, l’Inter recupera metri preziosi. Almeno un paio di altre occasioni nitide per raddoppiare, la più clamorosa al 30’ quando Keita ruba palla sullo sciagurato retropassaggio dei giocatori spallini, arriva in area e, a tu per tu con Gomis, cerca di passarla a colpo sicuro a Icardi, solo alla sua destra, ma la palla viene intercettata dal portiere. Icardi si fa anticipare all’ultimo secondo, praticamente sulla linea di porta, da Cionek su un calcio d’angolo battuto al 39’. Al 40’ azione personale di Keita che dal limite vede il suo tiro murato da Cionek. Poi la Spal riprende quota e si rivede il film di inizio partita. Gli spallini vanno vicini al gol in almeno a due occasioni. Inter salvata solo da un Handanovic miglior uomo in campo che respinge il tocco ravvicinato di Felipe al 45’ (un mezzo miracolo) e subito dopo quello di Valoti. Primo tempo a ritmi altissimi con gli spazi aperti e i terzini dell’Inter a soffrire le folate offensive, soprattutto sulla destra dove Asamoah non riesce a tenere Lazzari.

Secondo tempo

Si riparte con lo stesso tenore, Spal subito avanti e al 46’ brividi per un cross di Lazzari mancato da Antenucci e mandato in corner da Vrsalijko. Gli uomini di Semplici pressano alto mettendo in difficoltà l’lnter e con Lazzari sempre pronto a scappare via veloce. Poi i nerazzurri trovano coraggio e ritornano ad affacciarsi nell’area spallina, ma manca l’ultimo passaggio per chiuderla. Al 56’ azione veloce della Spal con Antenucci che la spara tesa tra le braccia di Handanovic dal limite dell’area. Si ha sempre l’impressione che i biancoazzurri da un momento all’altra possano fare male. Al 62’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Petagna la recupera in mischia e la spara incredibilmente alta da due passi. Al 64’ Lazzari semina Asamoah in area e spara un siluro appena sopra la traversa. Per l’Inter ci vuole una scossa e Spalletti al 65’ fa entrare Politano per uno spento Keita. Al 70’ si rivedono i nerazzurri: Icardi da centro area serve Nainggolan che fa la barba al palo. Ma al 71’, dopo quasi un’ora di pressione, arriva il meritato pareggio della Spal su cross di Fares. La deviazione di Vrsaljko la sposta quel che basta per un Paloschi che si beve Miranda in velocità e la spazza dentro. Spalletti si gioca il tutto per tutto: fuori Borja Valero e dentro Lautaro Martinez. Passa un minuto, Perisic s’inventa un passaggio al bacio che buca centralmente la difesa, lanciando Icardi che si gira e la spara millimetricamente in porta per il vantaggio nerazzurro. All’80’ fuori anche Icardi per riequilibrare un po’ la mediana inserendo Gagliardini. Al 92’ Perisic buca centralmente e la spara nello specchio della porta: Gomis devia in angolo. Al 93’ pallonetto delizioso di Nainggolan che libera Politano, solo in area: Gomis la para, ma Politano recupera ancora palla e sugli sviluppi dell’azione guadagna un angolo. È il prologo della fine, dopo 90’ minuti di sofferenza l’Inter conquista i tre punti più importanti nella partita più brutta (sconfitte a parte), aggrappandosi ai suoi fuoriclasse, Icardi e Handanovic prima di tutti.

articolo di Claudio Primavesi

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