Riccardo Cucchi a SuperNews: “Lazio in Champions League sarebbe un’impresa. Perplesso davanti alle critiche a Inzaghi. Euroderby? Impossibile dire chi è il favorito, ma…”
News.Superscommesse ha intervistato Riccardo Cucchi, storico radiocronista di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” a Radio Uno, per toccare alcuni temi del momento tra Serie A e Coppe Europee.
Riccardo Cucchi a SuperNews: “Lazio in Champions League sarebbe un’impresa. Perplesso davanti alle critiche a Inzaghi. Euroderby? Impossibile dire chi è il favorito, ma…”.
L’Euroderby Inter-Milan in semifinale di Champions League è un evento atteso da tutta Italia: chi parte favorito?
Non ci sono favoriti in un derby in generale, è una partita che fa storia a sé, figuriamoci in Champions League: impossibile dire un reale favorito. Certo, l’Inter arriva in grande condizione fisica e mentale, ma anche i rossoneri non stanno male: la vittoria sulla Lazio è bella, limpida, netta. Poi penso di poter dire che oggettivamente l’Inter è forse un tantino davanti per condizione atletica e psicologica, ma non è detto che poi questo si rispecchi sul campo.
E in quanta parte il futuro di Pioli e Inzaghi dipende da questa doppia sfida?
Io sono abbastanza perplesso quando leggo critiche a Simone Inzaghi. Ha lavorato bene all’Inter, ha preso in mano una squadra che aveva perso pezzi importanti dopo lo Scudetto con Conte e ha sempre tenuto la barra dritta. Poi forse è un po’ mancata dopo lo scontro diretto col Napoli di gennaio, perché dopo quella partita ero convinto che l’Inter fosse proprio la squadra più forte. In campionato non ha dato le risposte aspettate, però conquistare una finale di Coppa Italia e almeno una semifinale di Champions League dimostrano che Inzaghi ha fatto bene. Quindi giudicare Simone solo sulla base di questo doppio confronto sarebbe sbagliato: va giudicato per
questi due anni complessivi, che possiamo dire che siano buoni.
Anche la Juve si gioca la sua semifinale: senza vittoria in Europa League possiamo dire che sia una stagione fallimentare?
La Juve di questi due anni di Allegri è molto diversa da quella del primo ciclo di Max. Questa squadra è meno forte, è più fragile e poi hanno impattato anche gli infortuni di Pogba, Chiesa, Di Maria e di Vlahovic che sicuramente sarebbero stati importanti per la Juve. Alla fine, i bianconeri sono secondi in classifica, ogni tanto mostrano anche qualche sprazzo di gioco, sicuramente stanno mostrando grande temperamento. Allegri comunque è stato bravo a gestire la situazione in una stagione così complicata. C’è da evidenziare che poi Allegri non proporrà mai quel tipo di gioco esteticamente piacevole che ad esempio Spalletti ha mostrato con il suo Napoli, o come
sono stati Sarri, Zeman o Sacchi: Allegri punta all’efficacia, agli equilibri tattici. Se la Juve vorrà qualcosa di diverso, dovrà cambiare allenatore: altrimenti, quando si sceglie Allegri si sa che si sta intraprendendo un percorso tattico di questo tipo.
Un’ultima domanda sulla corsa Champions: oltre al Napoli, chi andrà in CL secondo lei?
La lotta è molto tesa: le sconfitte di Roma e Atalanta le allontanano un po’ dalla bagarre. Milan e Inter sono in rimonta, la Juve sembra aver trovato una quadra, forse chi rischia davvero di più è proprio la Lazio: nelle ultime quattro partite, sono arrivate tre sconfitte. Vedremo se la squadra di Sarri riuscirà nel tentativo di rimanere agganciata ad uno dei tre posti dietro al Napoli, centrando un risultato che sarebbe davvero incredibile per la rosa che ha disposizione il tecnico toscano.
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