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Champions League, 2^ giornata: il Napoli si arrende al Real, l’Inter batte il Benfica con un gol di Thuram

Un’autorete sfortunata di Meret gela lo Stadio Maradona

Champions League, 2^ giornata: il Napoli si arrende al Real, l’Inter batte il Benfica con un gol di Thuram.

Napoli-Real Madrid (2-3)

Nessuna sorpresa nell’11 scelto da Garcia, sciolto l’unico dubbio legato al ballottaggio tra Mario Rui e Olivera, vinto da quest’ultimo. A centrocampo confermati Anguissà, Lobotka e Zielinski, davanti ci sono Kvaratskhelia e Politano ai lati di Osimhen. Le scelte di Ancelotti: senza Militao e Alaba, ci sono Rudiger e Nacho al centro della retroguardia, con Carvajal e Camavinga come terzini. In mezzo ancora escluso Modric a vantaggio di Kroos, che completa la mediana con Tchouameni e Valverde. Davanti intoccabile Bellingham alle spalle di Vinicius e Rodrygo.

La gara si gioca su buoni ritmi nella prima frazione. Politano e Zielinski tra i più ispirati del Napoli. Il vantaggio arriva su palla inattiva grazie all’incornata di Ostigard. Con il passare del tempo emerge però la superiorità tecnica del Real Madrid. I Blancos sfruttano l’errore in impostazione di Di Lorenzo, trovando il pareggio con la conclusione di Vinicius. Un’azione impressionante di Bellingham, fenomenale nel saltare almeno tre giocatori azzurri prima di battere Meret, completa la rimonta.

Nella ripresa, Zielinski riporta a galla i suoi con il rigore del 2-2 concesso per un tocco di mano di Nacho. Al 78’, però, un’autorete sfortunata di Meret gela lo Stadio Maradona. Sulla respinta dopo il corner, sassata spaventosa di Valverde che colpisce in pieno la traversa, con il pallone che sbatte sulla schiena del portiere azzurro e si insacca.

Nonostante un secondo tempo di qualità, la squadra di Garcia deve arrendersi al Real Madrid di Ancelotti.

Ostigard

Inter-Benfica (1-0)

Inzaghi, dopo il turnover di Salerno, schiera la sua formazione tipo, con Sommer tra i pali e il trio Pavard-Acerbi-Bastoni in difesa. Sulle fasce largo a Dumfries e Dimarco. A centrocampo, anche per l’assenza di Frattesi, le scelte sono obbligate con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. In attacco l’inamovibile coppia Lautaro-Thuram. Cuadrado rientra in panchina dopo i recenti guai fisici. Anche Schmidt opera qualche cambio dopo la vittoria in campionato nel big match col Porto. Davanti a Trubin, trovano posto Morato e Bernat, con Aursnes schierato sulla trequarti. Otamendi confermato al centro, così come Bah a destra. Joao Neves e Kokcu ancora titolari a centrocampo. Rafa Silva e Di Maria agiscono dietro la punta, che stasera è David Neres e non Musa. Panchina per l’ex Fiorentina Cabral, così come per l’ex nerazzurro Joao Mario.

Gara molto intensa a San Siro, con le due squadre che non hanno rinunciato a creare azioni da gol, con l’Inter molto più pericolosa dei portoghesi. Due gol vengono falliti da Dumfries, ma l’unica parata degna di nota è quella di Sommer, provvidenziale nella deviazione sul destro di Aursnes, liberato in area di rigore da una rimessa laterale battuta velocemente da Bah.

La rete che decide il match arriva al 62’. Barella in verticale con l’esterno per la corsa di Dumfries, cross basso perfetto per Thuram che batte Trubin sul primo palo col destro. Poi il portiere ucraino ingaggia e vince un duello clamoroso con Lautaro, negandogli il gol due volte con parate fuori dal comune. Il capitano dell’Inter, prima della rete di Thuram, colpisce anche una traversa, un palo e una rete già fatta, ma salvata da Otamendi con un intervento disperato.

Con questa vittoria l’Inter aggancia la Real Sociedad in vetta al Gruppo D con 4 punti, al terzo posto c’è il Salisburgo a quota 3, mentre il Benfica rimane ultimo a 0 punti.

thuram

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