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Caso scommesse, Florenzi ai pm: «Nessuna puntata sul calcio»

Al terzino è contestato l’"esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa”

Caso scommesse, Florenzi ai pm: «Nessuna puntata sul calcio».

È durato circa un’ora il colloquio fra il calciatore Alessandro Florenzi e la pm Manuela Pedrotta nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse illegali nel mondo del calcio della Procura di Torino.

Il calciatore del Milan, ascoltato in veste di indagato, ha lasciato il Palazzo di Giustizia intorno alle 17. Il terzino ex Roma ha ammesso davanti agli inquirenti di aver scommesso, ma mai sul calcio. Il rossonero ha riferito alla pm di aver puntato solo su altri giochi, tra cui la roulette.

«Alessandro Florenzi è stato ascoltato dal pm Manuela Pedrotta chiarendo la propria posizione e ribadendo la sua assoluta estraneità a qualsiasi tipo di scommessa sul calcio, né del resto è emerso alcun indizio o contestazione in tal senso». Lo affermano i legali del calciatore, Gianluca Tognozzi e Antonio Conte. Il calciatore – aggiungono – «ha anche riconosciuto di aver giocato su piattaforme illegali e ha fornito tutti i chiarimenti richiesti al Pm per definire la propria posizione al più presto».

Esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa. Questa l’accusa mossa dai pm di Torino al campione d’Europa con la Nazionale Italiana e oggi in forza al Milan. Al calciatore è contestata la fattispecie prevista all’art. 4 della legge 401 del 1989. La stessa per la quale è indagato l’ex Roma Nicolò Zaniolo.

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