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Serie A, 8^ giornata: Bonaventura trascina la Fiorentina al terzo posto e si riprende la Nazionale

Sarri la spunta su Gasperini nel big match per l'Europa all’Olimpico

Serie A, 8^ giornata: Bonaventura trascina la Fiorentina al terzo posto e si riprende la Nazionale.

Monza-Salernitana (3-0)

La squadra di casa è alla ricerca della seconda vittoria consecutiva, la squadra ospite, invece, ancora a secco di vittorie in campionato. Il Monza di Palladino si dispone con la difesa a 3 formata da D’Ambrosio, Marì e Caldirola. A centrocampo coppia centrale composta da Pessina e Gagliardini, con Ciurria e Kyriakopoulos sulle fasce. Sulla trequarti Colpani e Vignato alle spalle di Colombo. Sousa conferma Ochoa tra i pali, difeso da Daniliuc, Gyomber e Pirola. Centrocampo a quattro formato da Kastanos, Legowski, Bohinen e Mazzocchi. Davanti rientra Candreva, con Jovane, entrambi alle spalle di Dia.

Primo tempo giocato a senso unico, con il Monza avanti dopo un doppio vantaggio. Il match si sblocca al 9’, quando Pessina serve Colpani, che entra in area, salta un avversario e conclude ad incrociare verso il palo di sinistra, dove Ochoa si fa trovare impreparato. Al 18’ arriva la rete del raddoppio, con Gagliardini che, dopo un un contrasto vinto in zona avanzata, entra in area e serve alla sua sinistra Vignato, che conclude di prima intenzione con il mancino e la infila sotto le gambe di Ochoa. All’82′ ci pensa capitan Pessina a chiudere definitivamente il match, trasformando un calcio di rigore guadagnato da Bondo.

Foto Buzzi - AC Monza
Foto Buzzi – AC Monza

 

Frosinone-Verona (2-1)

Il Frosinone accoglie il Verona dopo la sconfitta per 2-0 contro la Roma. Di Francesco cambia tre giocatori rispetto alla giornata precedente: fuori Romagnoli, Bàez e Çuni, dentro Garritano, Cheddira e Reinier. Per il Verona di Baroni due cambi rispetto al match di Torino: Coppola e Saponara dal 1’ minuto al posto di Dawidowicz e Cruz.

Partita abbastanza equilibrata nei primi 45 minuti. Possesso palla in leggero vantaggio per il Frosinone, ma il Verona ci prova con qualche ripartenza, senza creare mai veri pericoli verso la porta difesa da Turati. I padroni di casa trovano il gol a fine primo tempo, con il primo centro in Serie A del brasiliano Reinier, con un tap in vincente dopo il palo colpito da Cheddira. Doppio vantaggio che arriva al 66’ dalla testa Soulè. Il trequartisto argentino la butta dentro su assist di Marchizza. Sul finale, la squadra di Baroni accorcia le distanze con Đurić, che segna di testa al 94’ su cross dalla sinistra di Tchatchoua.

frosinone-verona

Lazio-Atalanta (3-2)

Big match per l’Europa all’Olimpico. La Lazio, rispetto all’Atalanta, è rimasta indietro in classifica e deve necessariamente fare punti per ridurre il gap dalle altre concorrenti. Momento molto positivo per la Dea, dopo una striscia di cinque risultati utili consecutivi tra Serie A ed Europa League.

Sarri deve rinunciare a Immobile, out per problemi muscolari. Al suo posto ancora spazio a Castellanos, con Felipe Anderson e Zaccagni confermati ai suoi lati. Il tecnico biancoceleste continua, invece, a ruotare i suoi centrocampisti, scegliendo Guendouzi e Rovella al fianco dell’inamovibile Luis Alberto. Agiscono da esterni difensivi Marusic e Hysaj. Gasperini perde Toloi per infortunio, ma ritrova Scamacca, che torna titolare dopo l’assenza causata dai problemi muscolari. L’ex West Ham agisce al fianco di De Ketelaere, con Pasalic alle loro spalle. Panchina inaspettata per Koopmeiners e Lookman, pronti a subentrare. Il tecnico nerazzurro schiera il centrocampo tipo, mentre a sostituire Toloi è Djimsiti, con Scalvini che scala sul centrodestra.

I biancocelesti partono fortissimo e trovano il vantaggio dopo soli 5 minuti con l’autogol di De Ketelaere, che spinge inavvertitamente nella propria porta un corner di Luis Alberto. Pochi minuti più tardi la squadra di Sarri trova anche il raddoppio, con il primo gol in Serie A di Castellanos, che sfrutta bene l’assist di Felipe Anderson. L’Atalanta riemerge dalle sabbie mobili soltanto al 33′, con lo stacco di Ederson che non spreca un bel cross di Ruggeri. I tanti cambi spezzettano la partita che cambia ancora al 63′, quando Kolasinac mette in porta di testa il gol del 2-2 su assist di Koopmeiners. A sette minuti dalla fine, però, un altro subentrato, Vecino, si inserisce alla grande in area, sulla sponda di Castellanos, e segna la rete che vale il definitivo 3-2.

castellanos

Cagliari-Roma (1-4)

La squadra di Mourinho ha ritrovato la vittoria sette giorni fa all’Olimpico contro il Frosinone, ma deve riscattare le tre sconfitte e i due pareggi che inchiodano attualmente i giallorossi al 14esimo posto in classifica. Ritorno in Serie A complicato per il Cagliari, ancora a secco di vittorie in campionato.

Mourinho, vista l’emergenza in difesa, schiera Cristante al centro del reparto, disposto a tre con N’Dicka e Mancini. Senza l’infortunato Pellegrini, scelti Bove e Aouar come mezzali, in attacco il tecnico giallorosso non tocca Dybala e Lukaku. Ranieri schiera Scuffet e non Radunovic tra i pali. Panchina per Zappa, Augello e Luvumbo. La coppia d’attacco è formata da Oristanio e Petagna, mentre dietro giocano Witeska, Obert e Hatzidiakos.

Uno-due micidiale dei giallorossi, che tra il 19′ e il 20′ si portano sul doppio vantaggio. Prima è Aouar a battere Scuffet, insaccando in rete sull’assist di Spinazzola. Pochi secondi dopo, Lukaku impatta di petto da distanza ravvicinata su cross di Karsdorp. Al 51’ il Var convalida la rete di Belotti, dopo l’iniziale offside segnalato dall’assistente di Sozza. Lancio al bacio di Paredes, con l’ex Toro che protegge bene il pallone e batte per la terza volta Scuffet. Dopo pochi minuti, Lukaku cala il poker: tocco di prima dell’ispirato Paredes per il belga. Sul finale un tocco di mano di Cristante regala il penalty al Cagliari: un rigore potente e centrale di Nandez chiude la partita.

lukaku

Napoli-Fiorentina (1-3)

Squadre che si incontrano per il big match del Maradona appaiate a 14 punti, entrambe con l’obiettivo terzo posto ad appena 3 punti. Garcia si affida al tridente Politano-Osimhen-Kvaratskhelia. Anguissa e Zielinski a supporto di Lobotka in mediana. Italiano opta per Nzola in attacco, Ikonè preferito a Nico Gonzalez, con Bonaventura e Brekalo a supporto. Kayode e Parisi confermati come terzini.

Avvio decisamente migliore dei viola, con Quarta che sfiora il vantaggio in rovesciata e poi colpisce un palo, Brekalo è il più lesto nel tap-in al 7’. Gli azzurri faticano a costruire il gioco. Osimhen si vede annullare una rete per fuorigioco di Olivera. A recupero ormai concluso, su una grave ingenuità di Parisi, Terracciano stende Osimhen e l’attaccante azzurro pareggia dal dischetto. Dopo i primi 45 minuti, Garcia deve sistemare la squadra dal punto di vista tattico e aumentare la qualità in fase di costruzione. Italiano, invece, mastica amaro per il vantaggio meritato vanificato da una leggerezza in area di rigore.

Al 63’ arriva la rete dell’1-2 di Bonaventura. Duncan prova ad incunearsi in area, un rimpallo con Olivera favorisce il fantasista viola, che di piatto insacca alle spalle di Meret. La rete decisiva è del solito Nico Gonzalez, che segna sottomisura dopo l’assist di Parisi. I viola espugnano il Maradona dopo un match giocato in grande stile. La squadra di Garcia, dopo alcune partite convincenti, sembra di nuovo in difficoltà.

Dopo la sosta per le Nazionali, la 9^ giornata di campionato vedrà i campioni d’Italia far visita al Verona, mentre i ragazzi di Italiano sono attesi dal derby con l’Empoli.

bonaventura

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