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Sondrio, espulso dal territorio nazionale cittadino con 142 segnalazioni di polizia: Accompagnato a Malpensa e rimpatriato

Il 22enne, considerato socialmente pericoloso, è stato espulso per motivi di ordine pubblico: nel suo curriculum furti, rapine, estorsioni, lesioni e uso improprio di carte di credito

Sondrio, espulso dal territorio nazionale cittadino con 142 segnalazioni di polizia: Accompagnato a Malpensa e rimpatriato

La Polizia di Stato di Sondrio ha dato esecuzione al decreto di espulsione amministrativa emesso, secondo quanto previsto dalla normativa del Testo Unico dell’Immigrazione, dal Ministro dell’Interno per motivi di ordine pubblico, nei confronti di un cittadino marocchino del 2002, entrato in Italia nel 2012 a seguito di visto di ingresso per motivi familiari e residente nel Comune di Morbegno (SO). Nella circostanza personale della Polizia di Stato appartenente all’Ufficio Immigrazione e alla Squadra Mobile della Questura di Sondrio ha proceduto all’accompagnamento coattivo dell’uomo alla frontiera aerea di Milano Malpensa dove lo stesso è stato imbarcato sul volo diretto a Casablanca.

L’uomo è emerso all’attenzione sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica per le innumerevoli segnalazioni di polizia, ben 142, per plurime fattispecie di reato contro la persona, il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti, perpetrate in Italia dal 2018 al 2025. In particolare, è stato ritenuto responsabile dei reati di furto aggravato, furto in abitazione, rapina, estorsione, ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito, minaccia, lesioni personali, rissa, resistenza a pubblico ufficiale, sostituzione di persona, interruzione di pubblico servizio, guida senza patente, porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Una carriera criminale che ha avuto inizio già alla minore età dei 16 anni, indicativa di un oggettivo profilo di elevata pericolosità sociale.

Non sono mancate segnalazioni all’Autorità Amministrativa per consumazione di sostanze stupefacenti e per esser stato rinvenuto su pubblica via in manifesto stato di ubriachezza. Nei suoi confronti è stata pure attivata su richiesta del Questore la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per un anno, ma il giovane ha più volte violato i connessi obblighi imposti e, pertanto, condannato definitivamente alla pena di 3 anni e sei mesi di reclusione.

L’elevato disvalore giuridico e comportamentale del cittadino marocchino, che ha suscitato nella collettività un giudizio di acuta riprovazione sociale, è emerso in particolare in due occasioni: nel primo caso, mentre si trovava in un locale pubblico in Colico (LC), ha sottratto il portafogli ad un avventore che era svenuto poco prima approfittando, quindi, dell’assenza di ogni capacità di difesa della sventurata vittima ed ha poi usato la carta di debito “bancomat” contenuta nel portafogli per saldare il conto delle sue consumazioni. In altro episodio di analogo disvalore l’uomo si è introdotto nella casa di un’anziana donna, di cui ha carpito la buona fede, chiedendo del cibo, per poi impossessarsi di una cospicua somma di denaro contante e monili in oro.

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