Catania, continua la raccolta di arance nei campi confiscati alla Mafia con un progetto inclusivo
L'agrumeto è diventato teatro di un originale approccio metodologico per un programma terapeutico e riabilitativo
Catania, continua la raccolta di arance nei campi confiscati alla Mafia con un progetto inclusivo.
Continua nel segno dell’inclusione sociale la raccolta “solidale” di arance promossa dal Comune di Catania, con l’assessore ai Beni confiscati alla mafia Michele Cristaldi, nel terreno di contrada Jungetto sottratto alla criminalità.
Un gruppo di ragazzi con disabilità si è cimentato sul campo, con il recupero di numerose ceste di arance, nell’ambito di un progetto “Erasmus+ “Hi Ability”, messo a punto dalla cooperativa Controvento con l’obiettivo di promuovere la natura come spazio inclusivo di educazione attraverso attività all’aperto.
L’agrumeto è diventato per l’occasione il teatro di un originale approccio metodologico di un programma terapeutico e riabilitativo basato sul valore socio-educativo dell’ambiente naturale.
Le arance sono state destinate ai giovani adulti che partecipano all’attività di avviamento alla residenzialità autonoma, in linea con l’attività di beneficenza promossa dall’Amministrazione comunale e messa in atto da decine di altre associazioni e realtà del terzo settore che hanno effettuato la raccolta destinandone i frutti a istituti di assistenza, parrocchie, enti caritatevoli.
“L’adesione al nostro ‘approccio’ di lotta alla criminalità – ha detto l’assessore Cristaldi – è andata oltre ogni previsione con una partecipata raccolta, in gran parte effettuata, a conferma delle grandi energie e dello straordinario impegno a favore della collettività di tante realtà associative.
“Quintali di arance – conclude Cristaldi – “di un terreno confiscato, e sottratte al deterioramento, sono state donate in beneficenza diventando simbolo di cooperazione, riscatto e inclusione sociale”.
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